Maeshowe – La nostra recensione
Maeshowe si è rivelato l’ ennesimo gioco riuscito di DDP, dove una sentita ambientazione fa da sfondo ad un’ esperienza di gioco tesa e ben strutturata anche se semplice nelle meccaniche
Il tumulo di Maeshowe
Eccoci a voi, pronti a raccontarvi cosa ne pensiamo di Maeshowe – an Orkney Saga ( 1-2 giocatori / età 12+ ), gioco edito da Dragon Dawn Producions ( designer: Lee Broderick ).
Maeshowe mette in scena la lotta per la sopravvivenza dei vichinghi Earl Rognvald Kali Kolsson e Earl Harald Maddadson, personaggi ripresi da veri eventi che vedono il tumulo a camera neolitica di Maeshowe come protagonista.
Il gioco vuole che i due si siano rifugiati all’ interno della tomba, scavando dall’ alto con le spade, per trovare rifugio durante una terribile tempesta di neve.
Dopo una caduta di circa 7 metri, si rendono conto che non potranno uscire da dove sono entrati e quindi si dovranno mettere a scavare con spade e mani, cercando una via di uscita prima che le razioni di cibo finiscano, portandoli a morte certa oppure rischiando di essere prima pervasi dalla follia.
Scavare, scavare, scavare
Il setup del gioco è ultra rapido. Si sceglie il lato della plancia centrale ( 1 o 2 giocatori ), si posizionano i segnalini salute e i segnalino cibo negli apposti spazi come descritto dal regolamento. Poi si decide la difficoltà della partita che sarà tarata in base a quanti gettoni passaggio verranno messi in gioco. In ultimo si mescola il mazzo di gioco e voilà… pronti per tentare la fuga.
Il mazzo è il cuore pulsante dell’ esperienza. All’ inizio si pescano 5 carte dal mazzo. Poi bisognerà sempre giocare una carta, che diventerà attiva e andrà posizionata al di sotto della plancia, dando così inizio alla ” riga di carte “, e subito dopo andrà scartata una carta dalla mano.
Ogni carta, sia quella giocata sulla riga sia quella scartata, andranno ad attivare delle azioni da compiere immediatamente come ad esempio recuperare o perdere salute, recuperare o perdere cibo, riorganizzare la riga delle carte, mescolare il mazzo, rimuovere un gettone passaggio, aggiungere gettoni passaggio etc etc.
Una volta giocate le carte andranno ripescate tante carte sono necessarie per riformare una mano di 5.
Inoltre le carte riporteranno negli angoli in altro una runa di colore rosso o blu. Se ad un certo punto tutte le carte che si avranno in mano riporteranno rune dello stesso colore, quindi 5 rune blu o 5 rune rosse, il giocatore impazzirà, perdendo così permanentemente 1 punto salute e dovrà poi rimescolare tutte le carte, comprese quelle della mano e gli scarti, formando così un nuovo mazzo di pesca.
Scopo del gioco è riuscire ad eliminare tutti i gettoni passaggio che abbiamo deciso di impiegare ad inizio partita. Per rimuovere un gettone passaggio bisognerà mettere in fila 4 carte “scava passaggio” consecutivamente.
Si perde se non si può più giocare o scartare una carta una carta oppure se si perde tutta la salute.
Quando la semplicità paga
Maeshowe è un gioco molto semplice, con pochissime regole. Stiamo nei territori dei giochi il cui core-play è la gestione della mano e una forte componente push-your-luck.
E’ un gioco dove bisogna saper sacrificare per poter sopravvivere. Adoro questi titoli dove spesso è necessario rinunciare o abbandonare per poter continuare la corsa. Molto spesso infatti capita di procurarsi una ferita oppure perdere del cibo pur di poter scartare una carta veramente scomoda.
Gira bene sia in solitario che in due giocatori. Nel caso di 2 giocatori, cooperativo, ognuno avrà la sua mano di carte ma la riga di carte sarà sempre unica.
Inoltre in 2 si potrà beneficiare del token Jarl che permetterà a chi lo possiede di passarlo all’ altro giocatore, saltando così la fase di gioco e salvaguardando le carte oppure evitando di “rompere” una riga di carte ben costruita.
Il timing di ogni partita si aggira sui 20 minuti in solo e circa 30/35 in due. Anche a livello di longevità siamo su buoni lidi in quanto, oltre al mazzo base, Maeshowe contiene anche 6 mini espansioni ( Ingordigia, Accumulo, Crollo, Conservazione, Orrore, Speranza ) composte da 3 carte c.u. che vanno ad inserire nel gioco nuove possibilità, sia in bene che in male, aumentando non poco la rigiocabilità nel medio-lungo termine e anche la varietà di situazioni che vi si presenteranno in mano a seconda di quante espansioni deciderete di includere in partita.
Sono rimasto colpito anche dalla presenza del regolamento in Italiano ( è il primo gioco di Dragon Dawn Productions che trovo tradotto nella nostra lingua, ndr ).
Il gioco è indipendente dalla lingua in quanto le carte, oltre all’ illustrazione centrale, riportano soltanto icone ma nonostante ciò avere le regole in italiano, con tanto di cenni storici a corredo, è sempre molto piacevole, al netto di qualche piccolo errore di traduzione che però non inficia la comprensibilità del tutto.
A livello di illustrazioni delle carte non ho nulla da dire. Chi conosce i giochi di DDP sa a cosa mi riferisco. Per tutti gli altri sappiate che l’ artwork è cupo e dettagliato quanto basta a creare la giusta atmosfera.
Plancia, token, segnalini in legno e carte sono di buona fattura.
Come neo posso segnalare alcune mancanze nel regolamento come ad esempio la descrizione di cosa accadrà se il cibo finisce. Si muore? Si perde un punto salute ogni volta che andrebbe rimossa una unità di cibo? Ad esempio noi abbiamo optato nel perdere salute in assenza di cibo ma è stata una nostra assunzione dettata da altre situazioni simili in altri giochi da tavolo.
Al netto di quanto sopra, Maeshowe si è rivelato l’ ennesimo gioco riuscito di DDP, dove una sentita ambientazione fa da sfondo ad un’ esperienza di gioco tesa e ben strutturata anche se semplice nelle meccaniche.
Consigliato? Si, ne vale la pena.
Per i vostri acquisti vi consigliamo MagicMerchant.it, il Mega-Store online di Giochi da Tavolo, di carte e di Ruolo.
Augh!