Twilight Inscription – La nostra recensione
Richiede dedizione, non c’è dubbio, ma una volta padroneggiato risulta un’ esperienza corposa e soddisfacente, sia per gli amanti dei Roll & Write sia per chi è alla ricerca di qualcosa di “ciccioso”
Roll & Write galattico
Twilight Imperium è tra i più famosi e apprezzati giochi da tavolo sci-fi a stampo 4X ( exploration, expansion, extermination, exploitation ).
Oggi vi parliamo di Twilight Inscription ( 1-8 giocatori ), gioco prodotto da Fantasy Flight Games ed edito in italiano da Asmodee Italia.
Trattasi della trasposizione in chiave Roll & Write del mastodontico fratellone, anzi, cugino per essere precisi.
Perchè cugino? Il gioco riprende tutti i canoni principali del boardgame ma li trasporta in un contesto completamente differente, con meccaniche di navigazione, esplorazione, guerra ed espansione ad-hoc.
In parole povere la linea di sangue è la medesima ma la forma e il carattere sono assolutamente ben diversi.
Roll & Write, ma non aspettatevi un qualcosa di facile approccio. Stiamo sempre parlando di un universo di gioco complesso, basato su molti fattori e scelte strettamente personali.
Pax Magnifica Bellum Gloriosum
Il core di Twilight Inscription è molto semplice: spendere risorse.
Ma dato questo assunto, che può sembrare piuttosto minimale preso com’è, in realtà il gioco è molto complesso, specialmente per chi non ha mai avuto a che fare con un titolo con molte opzioni disponibili e scelte da fare al momento in modo corale.
Dopo un setup abbastanza semplice, dove bisognerà preparare il mazzo Eventi, mazzo che decreterà il numero di round totali di gioco e le carte obiettivo in essere per la partita, ogni giocatore si troverà davanti 4 schede, suddivise in Navigazione, Espansione, Guerra e Industria. Ognuna di queste schede pullula di icone, rendendo il tutto abbastanza caotico e confusionario a prima vista.
Ogni giocatore poi sceglierà la sua fazione di appartenenza. Ogni fazione avrà le proprie peculiarità e abilità da poter sfruttare in gioco al momento opportuno.
Scelta la fazione, tra i giocatori, verrà decretato un portavoce. Il portavoce fungerà da supervisore, oltre che sarà incaricato di “generare eventi e risorse “.
Veniamo nello specifico, riassumendo al massimo in quanto per vari approfondimenti del caso c’è sempre il regolamento.
All’ inizio di ogni round il portavoce gira una carta evento, se ne leggono le descrizioni in modo da avere chiaro come influirà l’ evento nel gioco. La carta evento potrebbe mostrare alcune risorse da poter utilizzare immediatamente. Queste risorse saranno uguali per tutti i giocatori.
A questo punto ogni giocatore sceglierà la scheda sulla quale andare a spendere le risorse indicate. La scheda sarà denominata scheda attiva e dovrà essere l’ unica sulla quale andare a “lavorare” per l’ intero round.
Poi il portavoce lancerà i dadi. I dadi andranno a delineare altre tipologie di risorse delle quali i giocatori potranno beneficiare, sempre sulla scheda attiva.
I dadi si suddividono in 3 dadi neri e 3 dadi focus di colori differenti. Le risorse dei dadi neri saranno sempre disponibili per tutti mentre quelle generate dai dadi focus saranno disponibili soltanto per i giocatori che avranno sbloccato in game i relativi dadi.
Le schede naturalmente offrono approcci differenti al fine di guadagnare punti. Inoltre possono sbloccare e far guadagnare asset, ovvero risorse spendibili dal giocatore per una serie variabile di opzioni in gioco.
I punti, menzionati appena sopra, si guadagneranno portando a termine determinate combinazioni di azioni come ad esempio spendere asset o risorse al fine di completare una determinata opzione presente sulla scheda.
Inoltre, spendendo sempre asset o risorse si andranno a sbloccare anche ulteriori opzioni utili, come ad esempio guadagnare asset speciali che permetteranno la produzione di specifiche unità di battaglia, moli di attracco, tecnologie come il motore gravitazionale per sfruttare i Wormhole etc etc.
Interessante la scheda battaglia, che ci permetterà di “sfidare” i giocatori alla nostra destra e alla nostra sinistra, tramite il posizionamento delle nostre unità in un’ apposita griglia a più livelli.
Personalmente adoro come viene gestita la scheda Industria dove bisogna saper sacrificare per ottenere.
Spendo qualche carattere anche per introdurre la scheda Mecatol Rex, scheda comune a tutti che simboleggia la capitale del decaduto Imperium Lazax e che, se reclamato l’ asset specifico in gioco, permetterà in estrema sintesi di guadagnare ulteriori punti in base all’ ordine di conquista ( in poche parole, chi primo arriva più punti guadagna, ndr ).
A questo si aggiungono le reliquie, altri asset reclamabili che daranno accesso ad opzioni in game, oltre che ad altri punti vittoria, i voti, utilizzabili in Eventi di tipo Consiglio intergalattico, lo sviluppo industriale ( adoro il dover distruggere un asset specifico al fine di poterne reclamare gli adiacenti, ndr ), gli obiettivi scelti ad inizio partita da poter completare e molto altro ancora.
Un Round termina quando tutti avranno finito di “segnare” la propria strategia sulla scheda attiva. Il portavoce quindi girerà una nuova carta evento e lancerà nuovamente i dadi.
Si va avanti così fino ad arrivare a scoprire l’ ultima carta evento del mazzo.
Epico o non Epico? Questo è il dilemma …
Twilight Inscription è, come definito sulla stessa box, un Roll & Write epico. E’ proprio così?
Di certo l’ ambientazione, basata su un colossal come Twilight Imperium, favorisce l’ appellativo di epico ma stringendo stringendo, l’ ambientazione tende a farsi dimenticare in fretta.
Certo, ci sono le fazioni a ricordarci che siamo nel bel mezzo di una lotta per l’ egemonia galattica ma poi, data la frenesia e la complessità delle azioni, che sembrano banali ma alla fine sono piuttosto cervellotiche, si tende a dimenticare il contorno e ci si focalizza sul tracciare linee, barrare asset e costruire incrociatori.
L’ epicità la si ritrova nel gameplay in quanto Twilight Inscription è di certo un cinghiale nel panorama dei “Rolla e Scrivi” e una singola partita potrebbe tenervi incollati al tavolo per 2 abbondanti ore.
Interessante la scelta delle quattro schede per giocatore che danno la possibilità di definire la propria strategia e saremo liberi di focalizzarci su una o più schede, oppure utilizzarle a pieno tutte. Inoltre le schede presentano due facce.
Il lato A, differente per ogni tipologia di scheda e il lato B invece uguale per tutti, permettendo di imbastire partite simmetriche o asimmettriche.
I materiali sono buoni per essere un Roll & Write. Partiamo dai dadi di dimensioni importanti per poi passare alla schede e alle carte di ottima fattura e ben organizzate nell’ iconografia.
Il regolamento invece, nonostante sia pieno di esempi, l’ ho trovato poco chiaro in alcuni passaggi e molte cosucce s’ impareranno sulla propria pelle giocando.
C’è da dire che insieme al regolamento base c’è anche una sorta di Quickstart che ci guiderà nei primi Round di gioco, introducendoci alle meccaniche base.
Questo però non basta per padroneggiare il titolo e sovente bisognerà ricorrere al manuale per capire se ciò che è stato fatto è regolare o meno.
Diciamo che la curva d’ apprendimento è in salita. Consiglio almeno 2 o 3 partite di prova prima di mettersi al tavolo e prendere le redini come portavoce.
Una volta però familiarizzato con termini e concetti tutto inizia a prendere forma e le partite filano via lisce, senza tempi morti e con un buon coinvolgimento.
Un po’ me lo aspettavo in quanto se parliamo di un gioco a brand ” Twilight” non poteva essere diversamente.
L’ interazione tra giocatori è molto bassa; ognuno guarderà il proprio orticello cosmico, al netto delle battaglie che comunque non impegneranno più di tanto visto che si risolveranno sempre confrontando valori numerici di presenza nello spazio condiviso.
Longevità assicurata, vuoi per le plance a doppia faccia, vuoi per il numero di fazioni presenti che danno quel leggero sprint al tutto, vuoi per gli obiettivi scelti ad inizio partita.
Certo, il mazzo eventi poteva essere più ciccioso, permettendo magari più varietà agli eventi possibili durante la costruzione del mazzo.
Nonostante le carte evento vengano mescolate e organizzate in pile separate in base al grado stampato sul dorso e in base al colore ( 3 carte per gli eventi di grado 1 e 4 carte per i gradi 2,3,4,5 ), e quindi possono essere risolte in ordine differente, alla fine diventano scontate e alquanto prevedibili, permettendo ad un giocatore abituale di fare conto sulla tipologia di risorse che potranno essere scoperte di Round in Round.
Il gioco può essere giocato anche in solitario, avvalendosi di una IA, ma sinceramente non abbiamo provato questa modalità.
Possiamo però affermare che il titolo non soffre di scalabilità, data la sua natura, ma già in 4 giocatori è necessario avere un piano di appoggio di dimensioni considerevoli vista la dimensione e l’ ingombro delle schede.
Twilight Inscription è un buonissimo gioco. Richiede dedizione, non c’è dubbio, ma una volta padroneggiato risulta un’ esperienza corposa e soddisfacente, sia per gli amanti dei Roll & Write sia per chi è alla ricerca di qualcosa di “ciccioso”.
Astenersi neofiti.
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Augh.