Atari 50: The Anniversary Celebration – La nostra recensione
Atari 50: The Anniversary Celebration è quel qualcosa che deve essere presente in tutte le librerie videoludiche domestiche del pianeta
C’era una volta…
Atari, per festeggiare i suoi 50 anni, sta letteralmente producendo di tutto e di più, dando in pasto ai gamers di ogni generazione titoli remasterizzati, titoli originali e collection di ogni tipo, oltre a versioni “modernizzate” di giochi su cartuccia.
Oggi vi parlerò di Atari 50: The Anniversary Celebration, un compendio della storia della celebre software/hardware house.
Cercherò di non dilungarmi troppo perchè ci sarebbero da scrivere montagne di righe e il mio obiettivo sarà quello di portare alla vostra attenzione quanto sia fondamentale questa collection/documentario, senza scendere troppo in mille sfaccettature.
Timeline ricca mi ci ficco
Parliamo di una collezione ( dev. Digital Eclipse ), organizzata su una linea temporale, che ci permetterà di vivere, approfondire e mettere letteralemte mano a ciò che ha reso grande il brand Atari.
Si parte naturalmente dal 1972, anno in cui la società fu da Nolan Bushnell e Ted Dabney, e si percorrerà un lungo escursus temporale, ricco di dettagli, filamati, documenti e giochi.
Non c’è filtro… tutto è raccontato in modo preciso e reale, rendendo quindi lo spettatore partecipe dell’ evoluzione del medium, presentando gioie e dolori di una grande azienda con tanto di conflitti interni, successi, fallimenti e molto altro.
A questo va aggiunto un bel roster di giochi che spazieranno dai più blasonati titoli Atari fino ad arrivare a perle di assoluta bellezza quali Tempest 2000 ad opera del mitologico Jeff Minter oppure titoli meno conosciuti ai più come Liberator o Canyon Bomber, senza tralasciare richiami all’ Atari Lynx, Atari 800 e Atari Jaguar.
Da citate anche la presenza anche di giochi che non hanno mai visto la luce ma che sono rimasti allo stadio “prototipo” quali Millipede per Atari 5200, Saboteur per Atari 2600 e Akka Arrh, titolo destinato al mercato Arcade che ma che non mise mai piede in una sala giochi.
Insomma, c’è tanta, anzi tantissima robetta di spessore.
Ciliegina sulla torta sono poi diversi giochi inediti sviluppati espressamente per questa uscita quali Neo Breakout, Haunted House, Quadratank, Swordquest AirWorld, Touch Me, VCTR-SCTR, Yar’s Revenge Enhanced.
Da avere
Questa opera, perchè a tutti gli effetti di questo si tratta, è qualcosa di strabordante e ben realizzato.
C’è tutto quello che serve per entrare in un mondo fatto di pixels, budget, organizzazioni commerciali, prodotti, illuminazioni varie e altrettante oscure ombre.
Il tutto è tradotto in italiano, cosa non da poco, al netto di qualche piccole errore che poteva essere sanato.
Sia che si voglia approfondire il tutto, sia che ci si voglia immergere nella storia di un mercato che deve ad Atari la sua evoluzione ( Change my mind, ndr ), sia che non si abbia la benchè minima idea di cosa si stia parlando, questa Atari 50: The Anniversary Celebration è quel qualcosa che deve essere presente in tutte le librerie videoludiche domestiche del pianeta.
Non aggiungo altro.
Augh.