Yars: Recharged – La nostra recensione
Visto l’ esiguo prezzo, Yar’s Recharged è un gioco dal puro sapore arcade che dovreste provare
Il ritorno dell’ insetto mutante!
Yars: Recharged è il nuovo uscito della serie Recharged di Atari, serie che sta ridando vita ad intramontabili classici. Questa volta si tratta del remake di Yars’ Revenge, titolo uscito su Atari 2600 nel 1982.
Il gameplay di base è rimasto piuttosto invariato nella sua forma. Parliamo di un top-down shooter dove, nei panni di un insetto mutante appartenente alla razza Yar, dovremo far fronte alla minaccia dell’ invasore alieno Qotile.
Per sconfiggere Qotile è necessario prima far fuori tutti gli scudi che lo proteggono, torrette comprese, per accumulare così energia a sufficenza per attivare il cannone Zorlon, unica arma in grado di mettere fine alla minaccia.
Come nell’ originale il nostro insetto potrà distruggere gli scudi sia colpendoli con i propri proiettili, sia divorandoli. La vera differenza di gameplay sta nella presenza delle torrette, dei power-up e nell’ assenza della safe-zone.
Remake… Recharged
In Yars’ Revenge, oltre a Qotile e il suo temibile Swirl ( un proiettile rotante ), era presente un piccolo proiettile che ci inseguiva costantemente e l’ unico modo per evadere da questa incombente minaccia era quello di rifugiarsi una zona centrale all’ interno della quale si era immuni, ma di contro non si poteva nemmeno colpire il nemico, oltre che lo Swirl ci avrebbe comunque devastato.
Questa feature, se così la vogliamo chiamare, non è più presente in Yars: Recharged e sono stati inseriti stage multipli, anche di grandi dimensioni con più Qotile da dover far fuori, scudi di diversa natura e robustezza, potenziamenti a tempo, le già sopracitate torrette, uno stile grafico sci-fi minimal di grande impatto, musiche di tutto rispetto ( by Megan McDuffee ) e due modalità di gioco, Arcade e Missions, comprensive di co-op locale.
Arcade allo stato puro
Non siamo nel terreno dei bullet-hell più estremi, sia chiaro, piuttosto ci si trova di fronte ad uno shooter ragionato, se vogliamo anche piuttosto statico, che riesce comunque a riportare la magia dell’ originale pur cambiandone la sostanza.
Yars’ Revenge, che per me è uno dei migliori titoli per Atari 2600, ma che non raggiunse mai l’ onda del culto videoludico, è un titolo visionario e innovativo. Uno shooter atipico nella forma e nella sostanza che trasmette quella voglia di andare oltre, di rompere i confini che erano stati tracciati.
Yars: Recharged, pur essendo un titolo godibilissimo, non riesce a ritrasmettere questa emozione. Certo, sono passati decenni e stupire sarebbe stata impresa impossibile, ma manca qualcosa, quel qualcosa che poteva dare di più a questo remake.
Inoltre il gioco mantiene la sua formula di gameplay per tutti gli stage che andremo ad affrontare, risultando alla lunga piuttosto ripetitivo. Schiva i proiettili quando le torrette si attivano, fai attenzione allo Swirl, spacca gli scudi, spara con il cannone.
Con questo non voglio dire che il lavoro svolto da Adamvision Studios e SneakyBox sia un fallimento, anzi… è un gioco piacevolissimo e sfidante ma purtroppo presenta poca varietà, almeno nella sua modalità Arcade ( 30 stages in tutto ).
Già perchè oltre alla modalità Arcade avremo la possibilità di tuffarci nelle sfide. 30 challenge ci attendono nella modalità Missions e metteranno a dura prova la vostra destrezza e che donano rigiocabilità alla ricerca dell’ highscore migliore, con tanto di leaderboard globale.
La difficoltà crescente in entrambe le modalità vi porterà a dosare bene ogni movimento e ogni strategia di offesa ma tenete bene a mente che fallire nella modalità Arcade vi porterà a dover ritornare sui vostri passi, fin dal primo livello.
Personalmente adoro questa scelta perchè una volta presa confidenza con i pattern nemici e dei proiettili, impiegherete poco tempo a portare a termine la modalità principale.
Concludo sottolineando che, visto l’ esiguo prezzo, Yars: Recharged è un gioco che dovreste provare perchè, se non avete mai avuto modo di giocare l’ originale, vi immergerete in un piccolo pezzo di storia e magari vi verrà anche la curiosità di mettere le mani sopra allo storico Revenge.
Questo vale anche per gli altri titoli della serie Recharged finora rilasciati, di cui QUI trovate la recensione di Gravitar: Recharged.
Augh.