giovedì, Dicembre 19, 2024
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Tiny Epic Dungeons Deluxe – La nostra recensione

Consigliatissimo agli amanti del genere e non, ma con una buona predisposizione al lancio dei dadi.

Il Dungeon Crawler secondo Gamelyn

Piccoli, grandi dungeons. Già, proprio così. Oggi vi parleremo di Tiny Epic Dungeons Deluxe, gioco edito da Gamelyn Games ( designer: Scott Almes ) e su cui finalmente siamo riusciti a mettere le nostre zampacce da amanti di esplorazioni di polverosi e puzzolenti cunicoli pieni zeppi di trappole, mostri, tesori e … dadi.

Tiny Epic Dungeons, come di norma per tutta la serie Tiny Epic, si presenta in una box molto ridotta, facilmente trasportabile ma non per questo povera di materiale e “ciccia da gioco”. Questa versione Deluxe include anche la mini espansione The Potions & Perils.

Ma veniamo al dunque.

tiny epic dungeons meniac recensione 4

Caro Dungeon non ti temo!

In estrema sintesi trattasi di un Dungeon Crawler cooperativo a chiaro tema Fantasy e dal sapore roguelike, piuttosto classico nel suo essere, con alcuni spunti interessanti a livello di gestione dei dadi.

Il setup è abbastanza rapido. Si prepara il mazzo stanze, seguendo le indicazioni del regolamento, i mazzi mostri, divisi in Goblin e Minion, si sceglie un avventuriero per giocatore ( da 1 a 4 ) , ognuno con le proprie caratteristiche e le proprie abilità uniche, e si prende la relativa plancia, la miniatura corrispondente ( miniature e non meeple, come di solito la serie tiny epic vuole, ndr ) e segnalini vita e energi; si preparano i mazzi magie e oggetti, la plancia ” torcia”, ovvero il tracciato di quanti turni ci mancheranno prima di fallire miseramente e si piazzeranno i token di gioco necessari in uno spazio accessibile a tutti i giocatori. In ultimo si pesca, o si sceglie, una carta boss e si piazza la tessera “entrata” al centro tela tavolo ai cui punti cardinali vanno piazzate tessere stanza a faccia in giù pescate dall’ apposito mazzo precedentemente preparato..

Una partita si divide in due atti:

Atto I : si esplora alla ricerca della stanze dei minion e di quella del boss

Atto II : si combatte il boss

Ogni eroe in gioco potrà contare su un set di azioni attivabili a proprio piacimento come Muoversi, compiere Azioni Eroiche -nello specifico attaccare, ricercare, disinnescare trappole, lanciare incantesimi, riposare – compiere Azioni Gratuite.

Ci potremo muovere di tante tiles quanto è il nostro valore di movimento, tenendo sempre bene a mente che dovremmo interrompere l’ azione se finiremo in una casella contenente nemici oppure se strada facendo sentiremo la necessità di compiere un’ azione eroica. Potremmo eseguire azioni eroiche fintanto che sarà possibile in base alle nostre statistiche e alla nostra riserva di energia.

Muovendoci nel dungeon andremo a scoprire nuove stanze. Ogni volta che ne riveleremo una starà a noi decidere come piazzarla, tenendo conto dei vincoli di continuità dei percorsi indicati nella stanza stessa. La dimensione massima consentita di ogni dungeon è pari ad una griglia 7X7.

Facendoci strada nell’ ignoto sarà necessario risolvere alcune prove di abilità che potranno basarsi su forza, destrezza e intelletto. Si lanceranno tanti dadi quanti indicati sulla nostra plancia in base alla caratteristica base della prova e cercando di eguagliare o superare un certo valore numerico.

Del pool di dadi lanciati ne potremo scegliere soltanto uno come risultato finale, al quale potremo aggiungere alcuni plus in base ai risultati ottenuti sui dadi che non verranno scelti. In buona sostanza, se tra i dadi che non abbiamo scelto sono usciti un 1 o un 2, questi potranno essere aggiunti al dado principale, andandosi così a sommare. In ultimo, tutti i dadi che non abbiamo utilizzato potranno donarci un recupero di salute oppure un recupero dell’ energia a seconda delle icone che saranno presenti sul risultato ottenuto.

Il combattimento funziona allo stesso modo solo che dovremo lanciare insieme ai nostri dadi anche un dado mostro che determinerà il risultato del contrattacco. Per sconfiggere un mostro bisognerà superare il suo valore di difesa, infliggendo così tanti danni quanto sarà la differenza tra il nostro risultato di attacco e la difesa del mostro. Il contrattacco invece si svolgerà all’ inverso: il risultato del dado mostro, aggiungendoci alcune condizioni speciali dettate proprio dal tipo di nemico che stiamo combattendo, dovrà superare la nostra difesa e infliggerà tanti danni quanta sarà la differenza.

In entrambe i casi andranno tenuti in considerazioni eventuali modificatori ottenuti durante le fasi di gioco e l’ utilizzo di abilità adatte allo scopo.

Gli attacchi potranno essere di tipo melee, ranged o magico e bisognerà tenere conto delle regole riguardanti la linea di vista. Inoltre i mostri, a secondo della tipologia di attacco che verrà sferrato, potranno beneficaiare di alcuni boost.

Alla fine del turno di ogni giocatore l’ apposito token torcia, sull’ apposta plancia, scalerà di uno spazio, attivando anche effetti avversi a secondo dello spazio che andrà ad occupare oltre che ad attivare i nemici che si muoveranno e/o attaccheranno a seconda di quali azioni saranno indicate nelle loro carte.

Per concludere l’ Atto I sarà necessario sconfiggere tanti minion quanti sono i giocatori in partita, oltre ad aver rivelato la carta della tana del boss. Le stanze Minion conterranno anche degli altari di protezione per il boss che entreranno in gioco nell’ Atto II.

Nell’ Atto II si combatterà il boss che vanterà una stanza ad-hoc, oltre che una barra di punti vita popolata da più segnalini Punti Ferita ( tanti quanti sono i minion sconfitti) che dovremo saper gestire durante lo scontro. Occhio che in alcuni punti del tracciato vita del boss sarà presente l’ icona di un altare. Questi punti del tracciato non potranno essere superati se prima non costringeremo il boss a spostarsi nella tessera dungeon che contiene un altare.

In pratica gli altari sono delle difese di cui dovremo tenere conto durante lo scontro. I goblin continueranno ad assediare il dungeon anche in questa fase del gioco e saranno delle vere rotture alle quali fare fronte. In più dovremo sempre fare i conti con il tempo in quanto il secondo atto prevede un nuovo Tracciato Torcia che segnerà turno dopo turno l’ avvicinarsi della nostra fine.

A tutto questo vanno aggiunte molte altre piccole regole e plus vari, come ad esempio come i set di equipaggiamento leggendari che doneranno boost alle nostre caratteristiche ed altro ancora.

La partita viene vinta se il boss viene sconfitto mentre invece gli eroi possono perdere in diversi modi come esaurire gli spazi nella plancia torcia oppure se 4 goblin sono in gioco e viene richiesto di aggiungerne un successivo.

E quindi?

Tiny Epic Dungeons è un gioco arduo che richiede un’ attenta pianificazione delle mosse. L’ atmosfera si sente tutta, i materiali sono buoni ( forse le carte stanza sono un pochino leggerine e tendono ad imbarcarsi facilmente, ndr ), le miniature di piacevolissima fattura. L’ artwork è molto ben realizzato e i token in legno e i meeple dei mostri sono deliziosi e l’ iconografia molto funzionale.

L’ aspetto roguelike è ben implementato e dona una buonissima longevità al titolo, visti anche i diversi boss a corredo. Il fattore fortuna è piuttosto mitigato dalla possibilità di poter applicare plus ai risultati ottenuti dalle abilità dei personaggi. Quindi è molto probabile che un tiro apparentemente sfortunato possa tramutarsi in un successo. Il loot è una garanzia, ovvero sia che si sconfiggerà un nemico, sia che si razierà un tesoro, verremo sempre ricompensati con oggetti, magie, equipaggiamenti o recupero di punti vita.

Di contro c’è il tempo. La torcia scende inesorabile, i goblin tendono ad apparire come funghi in autunno e dovremo sempre bilanciare bene esplorazione e combattimento in modo da rivelare la tana del boss il prima possibile e allo stesso tempo sconfiggere i minion mentre si cerca di tenere a bada il proliferare di piccole creature verdi.

Le classi selezionabili dai giocatori, 8 in tutto, sono ben bilanciate nelle caratteristiche e si posso creare party veramente congeniali al caso. Certo è che se si cerca una sfida maggiore si può sempre scendere in campo con un party bizzarro che, al netto della prima impressione, potrebbe anche donare soddisfazioni enormi una volta rodate le possibilità offerte dai personaggi.

Non c’è la concezione di morte permanente. Se la salute di un eroe scenderà a zero, questo diventerà incosciente e al suo prossimo turno potrà eseguire soltanto un’ azione di riposo per recuperare punti vita ( 3 soltanto, ndr ) e un’ azione di movimento. Questo è un bene ma anche una male in quanto rianimare un eroe, senza poter compiere azioni “consistenti” non farà altro che favorire il consumarsi del tracciato torcia.

Il gioco scala molto bene ma abbiamo riscontrato che c’è un certo sbilanciamento tra i due atti. Riuscire a completare l’ Atto I è una vera e propria impresa mentre l’ Atto II, anche grazie al reset del tracciato torcia, risulta molto più facile da affrontare. Almeno finora questa è stata la nostra impressione dopo diverse partite, durante le quali soltanto due volte abbiamo avuto il piacere di conoscere il tanto temuto boss.

Tempi morti? Quasi nulli. Rischio giocatore Alpha? Altissimo.

La versione deluxe include anche una mini espansione che aggiunge al gioco alcune caratteristiche interessanti come ad esempio i Mixy Goblin, Goblin che una volta uccisi esploderanno, con relativi malus del caso, lasciando cadere una pozione che potrà essere equipaggiata dagli eroi ed utilizzata come azione gratuita durante il turno.

Il gioco è in inglese ma, oltre al regolamento, è completamente indipendente dalla lingua. Comunque, se avete problemi con l’ inglese, a questo LINK trovate i vari regolamenti in italiano “non-ufficiali”. Sono molto ben fatti, tanto che si possono stampare e rilegare per essere perfettamente inseriti nella box di gioco.

Tiny Epic Dungeons ci è piaciuto un sacco. Se leggendo il regolamento, senza mettere mano al gioco, ci era sembrato piuttosto cervellotico e poco fluido, giocando si è rivelato essere il contrario. Scorre tutto benissimo e dopo un paio di giri di torcia, giusto per rimanere del mood del titolo, tutto è molto semplice e immediato.

E poi cavolo, il poter giocare ad un Dungeon Crawler contenuto in una scatola così piccola ma con così tanto da dire e da fare non è roba di tutti i giorni.

Consigliatissimo agli amanti del genere e non, ma con una buona predisposizione al lancio dei dadi.

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Augh.


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