mercoledì, Dicembre 18, 2024
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Within the Blade – La nostra recensione

Se siete appassionati di ninja e volete un gioco impegnativo, Within the Blade è sicuramente da provare

Dentro la lama

La parola ninja significa “esperto nel ninjutsu”, ovvero l’arte di rendersi invisibili attraverso una serie di tecniche, con lo scopo di muoversi attraverso i nemici senza farsi individuare.

Come potete immaginare, di videogiochi con un ninja protagonista ne sono stati sviluppati un bel pò: dal primo Shinobi di Sega, a The Last Ninja uscito su C64, passando per il fantastico Tenchu fino ad arrivare all’impegnativo reboot 3D di Ninja Gaiden, la figura del combattente delle ombre ha dato vita a esperienze variegate che hanno segnato diverse epoche del medium videoludico.

Proprio in questi giorni arriva su console, dopo essere uscito su PC un anno e mezzo fa, Within the Blade che per l’occasione cambia titolo (prima era conosciuto come Pixel Shinobi: Nine Demons of Mamoru) e si pone come un mix tra Mark of the Ninja e The Messenger ( recensione QUI ), altri due titoli sui ninja usciti negli ultimi anni.

within the blade meniac recensione cover 5

Un ninja contro tutti

Mettiamo subito in chiaro una cosa: la storia del gioco non è nulla di che e fa da contorno alle varie missioni che Hideaki, un ninja del clan Black Lotus, dovrà portare a termine cercando di completare una serie di tre obiettivi per guadagnare più monete e punti esperienza.

Oltre ai dialoghi con altri personaggi e con i boss di fine livello, gli sviluppatori Ametist Studio hanno inserito anche alcune scene statiche che però non spiccano per qualità, con anche dei piccoli errori nei testi in inglese.

Insomma meglio sorvolare e passare subito al punto forte di Within the Blade, ovvero il gameplay. Il gioco può sembrare di primo acchito un action arcade, ma una volta preso il controllo del nostro ninja scopriremo che un approccio alla garibaldina non sarà per niente efficace.

Magari riusciremo a finire il livello, ma sicuramente senza completare gli obiettivi proposti e con un sacco di monete in meno.

within the blade meniac recensione cover 2

La componente stealth del gioco sarà la vera sfida da padroneggiare per riuscire a eliminare i nemici senza farci scoprire, fare in modo di non finire nelle trappole ben celate e disseminate lungo gli stage e aprire tutti i forzieri per recuperare oggetti utili quali nuove armi o materie per il crafting.

Una volta finita una missione potremo decidere di tornare al villaggio iniziale e potenziare Hideaki: con i punti esperienza guadagnati salendo di livello, potremo sbloccare nuove abilità come nuove mosse, aumentare la salute e poter costruire nuove armi o pozioni.

Certo non pretendete una componente ruolistica super sviluppata, ma ho trovato piacevole questo ulteriore livello di profondità che aiuta a rendere il gioco meno monotono e anche leggermente meno difficile.

L’ arte della pazienza

Within the Blade non un gioco da prendere alla leggera: richiede una discreta dose d’impegno e la morte del nostro protagonista è sempre dietro all’angolo.

I controlli per fortuna sono precisi e rispondono bene senza nessun ritardo cosa che rende molto piacevole riuscire ad effettuare uccisioni nei modi più disparati: piazzare trappole, nascondersi nell’erba alta o piombare in testa ad un nemico dalla cima di una albero sono tutte azioni che vengono naturali dopo pochi minuti.

Il gioco spiega in un tutorial le varie mosse base ma il bello sarà sbloccare quelle più complesse nell’albero delle abilità e cercare di rimanere nell’ombra fino alla fine del livello.

Per quanto riguarda il comparto tecnico ci troviamo di fronte ad una pixel art funzionale e niente più, forse un pò scarna, con nemici troppo generici ma che hanno numerose animazioni di morte che sorprendono sempre ad ogni uccisione.

Merito come dicevo dei controlli che restituiscono il giusto feedback ad ogni colpo portato a segno.

I boss per fortuna sono meglio caratterizzati, divisi tra umani e spiriti malvagi con schemi di attacco molto vari e davvero divertenti da affrontare.

Per quanto riguarda gli scenari, Within the Blade è composto da cinque aree suddivise in cinque livelli che vanno da ambienti naturali tipici giapponesi a interni un pò anonimi e poco definiti: certamente si poteva fare qualcosa di più per quanto riguarda la varietà e la generazione procedurale non aiuta al riguardo.

Comunque se siete appassionati di ninja e volete un gioco impegnativo, Within the Blade è sicuramente da provare, forse all’inizio ci vorrà del tempo ad assimilare tutte le tecniche, ma una volta entrati nelle sue logiche stealth riuscirete a divertirvi parecchio. 


within the blade meniac recensione cover 6

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