Death Tales – La nostra recensione
Nonostante risulti un po’ ripetitivo Death Tales ci ha divertito
Ladro-Mietitore
State cercando un picchiaduro a scorrimento che sappia infondere in voi un po’ di spirito di Ghost ‘n Gobliniana memoria?
Bene, allora leggete le nostre impressioni su Death Tales ( giocato su Nintendo Switch ).
In questo platform-beat ‘em up a scorrimento 2D, sviluppato da Arcade Distillery, vestiremo i panni di un giovane ” falcia anime”, un Mietitore per l’ appunto, intento nell’ attraversare una serie di stage, facendo fuori tutto quello che si muove, selezionabili su una mappa a nostro piacimento.
La storia è semplice, come ci si può aspettare da titoli tutta azione e dal cuore arcade: siamo un piccolo Mietitore che ha ben deciso di cambiare vita e darsi al saccheggio e alla ruberia. Stop. Ne più ne meno.
Ci sposteremo di stage in stage abbattendo nemici di ogni sorta, acquisendo tesori ed oggetti equipaggiabili e potenziando le nostre abilità. Da ciò capite che il gioco include anche leggerissime meccaniche da gdr, ma leggerissime leggerissime.
Ready, Action
L’ azione è frenetica e i combattimenti piuttosto soddisfacenti. In molti stage, per poter avanzare, dovremo far fuori un certo numero di nemici. Inoltre muovendoci sulla mappa potremo decidere di affrontare stage opzionali o accettare quest da alcuni NPC, sempre molto strambi.
Un gameplay semplice ma efficace. Molto interessante l’ artwork che risulta colorato ed evocativo. Diciamo che in più di una occasione mi ha ricordato uno stile “Burtoniano”.
Interessanti i boss di fine livello che non risultano mai banali e anche abbastanza ostici da battere.
Sono presenti anche delle piccole parti decisionali dove scegliere cosa fare e vi assicuro che alcune scelte sono a dir poco complicate.
Anche il level design ha il suo perchè e i livelli si articoleranno sia in orizzontale che in verticale. La mappatura dei tasti è buona e anche la realizzazione delle combo è immediata e ben costruita, sempre nell’ accettazione della sua semplicità.
Il Dash molto spesso non risulta utile ai fini del combattimento in se ma più che altro lo sarà per raggiungere piattaforme distanti.
Peccato che i movimenti risultino un pochino legnosi e che negli scontri che vedranno coinvolti più nemici si perda di vista cosa stiamo facendo a causa della sovrapposizione dei personaggi.
Sul fronte audio siamo su buoni livelli. Non vi aspettate chissà quale meraviglia ma alla fine l’ OST risulta piacevole e molto ben calata all’ interno del mood che il gioco vuole trasmettere.
Ci siamo o no?
Il gioco risulta povero di opzioni come difficoltà o mappatura dei tasti ma non lasciatevi ingannare da queste mancanze in quanto poi, pad alla mano, tutto risulterà gradevole, strutturato e ben bilanciato.
Peccato che andando avanti si soffra un po’ di ripetitività ma tirando le somme Death Tales ci ha divertito. Tenete presente che è anche possibile giocare in coop locale.
Il gioco non è localizzato in italiano e quindi è consigliata una conoscenza base dell’ inglese al fine di effettuare le scelte personali migliori quando presentate.
Non siamo di fronte ad un piccolo capolavoro ma se amate i giochi pieni di azione e con un artwork molto gradevole, se pur con toni molto cupi, nemici strambi ma minacciosi e una piccola dose decisionale allora non esitate dall’ aggiungerlo alla vostra libreria.
Augh.