Tainted Grail: La Caduta di Avalon – La nostra recensione
Affascinante, crudele, profondo e magnetico come pochi altri giochi. Cosa volere di più?
C’era una volta un regno prosperoso…
Ci ho messo un bel po’ prima di buttare giù questa recensione perchè questo gioco ce lo siamo goduto, con calma, molta calma.
Tainted Grail: La caduta di Avalon ( Awaken Realms / ed. italiana by Giochi Uniti ) è uno dei titoli che più mi ha rapito, convinto e coinvolto negli ultimi mesi. Un gioco che è capace di trasportarti profondamente all’ interno del proprio universo.
Il gioco è basato sul mito e le leggende che girano intorno a Re Artù ma si posiziona in un periodo storico posteriore alla tavola rotonda, ben 400 anni dopo che il leggendario Re aveva apposto gli stemmi del regno sull’ isola di Avalon, un periodo in cui l’ isola è avvolta da una misteriosa anomalia che divora terre e persone.
Pochi spiragli di umanità riescono ancora a resistere, affidandosi al potere di statue mistiche, i Menhir, erette secoli indietro per glorificare l’ opera umana e che grazie alla loro fiamma tengono in equilibrio il bene e il male. Ma la fiamma inizia ad esaurirsi perchè, come ben sapete, l’ essere umano dimentica ( diciamo che più o meno questo è il LORE introduttivo, ndr ).
Alla ricerca di una soluzione
Nei panni di intrepidi eroi ( 1-4 giocatori / età 14+ ), ognuno con un background ben definito, dovremo porre fine alla minaccia attraverso 15 capitoli, cercando di riportare la fiamma dei Menhir all’ antico splendore.
Non starò a raccontare le regole, che sono ben espresse, al netto di qualche refuso, all’ interno dell’ esaustivo regolamento.
Sappiate che in Tainted Grail si esplora ( … e l’ ombra di The 7th Continent aleggia pesante in questa meccanica, ndr ), si combatte, si affrontano scontri diplomatici, si fanno scelte, si sopravvive racimolando cibo sufficiente e si guadagnano reputazione ed onore, oltre che gli immancabili soldi.
Il tutto sarà regolato da una meccanismo giorno/notte/riposo e dall’ energia a nostra disposizione la quale ci permetterà di poter eseguire azioni in sequenza fintanto che saremo in grado di soddisfarne i requisiti. A tutto ciò aggiungete il terrore, status che aggiungerà malus alle nostre caratteristiche, portandoci anche a subire incubi durante il nostro riposo.
L’ esplorazione sarà “narrata” tramite apposite Carte Terreno a doppia faccia che pian pianino andranno a comporre una mappa dettagliata e affascinante, ma che scompariranno sotto i nostri occhi ogni volta che ci allontaneremo troppo, a meno di aver dato un pizzico di vita ad un Menhir il quale ci permetterà di scoprire i confini ad esso adiacenti in orizzontale e in verticale.
Giusto per mettere un pochino di pepe al tutto vi dico anche che specifiche carte terreno potrebbero trasformarsi… e qui dico stop al televoto.
Il tempo sarà la spada di Damocle di tutta l’ esperienza. I Menhir perdono forza turno dopo turno e una volta spenti, arrivederci ai suonatori!
E poi arriva lui, il deck-building, perchè Tainted Grail non si fa mancare nulla. Pertanto ho trovato il sistema di combattimento e diplomazia, basato proprio su tale meccanica, veramente innovativo e molto profondo.
Tramite apposite concatenazioni, riportate sulle carte a nostra disposizione, partendo sempre dalla carta opponente, saremo in grado di infliggere danni, proteggerci, pescare carte etc etc cercando quindi di avere la meglio sul cattivone di turno oppure per portare a nostro pro un incontro diplomatico.
E qui entrano in gioco le caratteristiche di ogni personaggio, upgradabili, che influiranno attivamente sulle possibilità di concatenazione e la costruzione del mazzo personale che andrà pian piano modellata a seconda del nostro stile di gioco.
Ho sintetizzato al massimo, quasi banalizzando, ma queste meccaniche sono molto profonde, ben contestualizzate e molto molto tattiche, oltre che, a mio personale avviso, fresche.
Vi assicuro che ogni scontro è una vera sfida e regalerà moltissime soddisfazioni quando il mazzo inizierà a comporsi di possibilità cucite su misura rispetto al personaggio. Tenete conto che il gioco consta di più di 750 carte.
Strategie e mosse oculate, oltre ad un’ attenta pianificazione di gruppo, nel caso si giochi con più eroi, sarà fondamentale per non perire malamente e lasciare che l’ anomalia prenda il sopravvento. C’è da dire che ogni carta terreno indicherà sempre, tramite apposite icone, cosa ci troveremo ad affrontare e cosa potremo fare in quel determinato spazio.
Esplorare ci permetterà di scoprire segreti, di caricarsi sulle spalle missioni secondarie, di approfondire il LORE grazie agli NPC… insomma…avventura totale.
Ma visto che tutto ciò non bastava, Awaken Realms ha ben pensato di inserire anche un Diario di Esplorazione e un Libro dei Segreti, all’ interno dei quale plasmare il nostro percorso grazie ai bivi narrativi che creeranno un’ esperienza di gioco sempre più complessa a seconda delle nostre scelte e dell’ evolversi degli eventi.
I materiali sono buoni. Le carte sono di media caratura e quindi se volete evitare di rovinarle le buste protettive sono assolutamente consigliate. Adoro le miniature di eroi e Menhir e l’ artwork del gioco in generale. Siamo di fronte ad un immaginario dark-fantasy-medioevale e le illustrazioni, di ogni singola componente, sono splendide.
Sul lato narrativo non ho nulla da ridire, semplicemente stupendo e immersivo e, fin dalle primissime battute, rimarrete assuefatti dall’ universo di gioco e alla fine di ogni sessione non vedrete l’ ora di scoprire di più. Nulla è lasciato al caso e come ciliegina sulla torta sono presenti anche delle lettere “anticate” dedicate ad ogni eroe che fungono da introduzione al personaggio e al suo perchè.
Non posso tralasciare le plance giocatore con tutti gli incavi per posizionare i vari cubetti adibiti a caratteristiche, punti vita, energia, terrore, risorse, reputazione e soldi.
Non ultima la box che prevede tutti gli spazi adeguati per riporre le varie componenti, salvataggi inclusi. Già perchè Tainted Grail include un sistema di salvataggio che si avvale sia di apposite schede da compilare sia di spazi dove riporre i mazzi di carte.
Da avere. Punto.
Personalmente trovo che sia il miglior gioco in solitario che abbia mai giocato. Con questo non voglio dire che in gruppo sia meno godibile, sia chiaro, anzi devo ammettere che con altri giocatori il saper collaborare al meglio, specialmente quando bisognerà dividersi i compiti oppure partecipare a scontri, regala non poca soddisfazione ma cavolo, in solo questo gioco spacca di brutto.
Ma il setup richiederà ore, direte voi. No, il setup è molto veloce, cosa abbastanza strabiliante per questo genere di titoli.
Detrattori dell’ Alea tenetevi forte… in questo gioco c’è pochissima. Forse forse l’ unica casistica dove la dea bendata fa la sua comparsa è durante gli scontri in quanto non potremo scegliere le carte dal nostro mazzo ma dovremo draftarle.
C’è però da dire che il nostro mazzo lo conosciamo e se la mano pescata non sarà di nostro gradimento potremo sostituirla draftando nuovamente. Inoltre, evolvendo nella storia e guadagnando esperienza, acquisiremo nuove carte e così il nostro mazzo prenderà forma e saremo sempre più confidenti durante ogni draft.
Su questo gioco ci sarebbe da scrivere ore ed ore, perchè ingloba tantissime sub-meccaniche e situazioni ma non voglio annoiarvi più di tanto.
Tainted Grail si potrebbe riassumere come un’ avventura fantasy con un grande cuore gestionale dove un’ attenta pianificazione a medio-lungo termine sarà d’ obbligo per riuscire a portare a casa risultati goduriosi.
Un peso massimo che vi terrà impegnanti per diverse ore, dove fallire è all’ ordine del giorno ma ritentare sarà un obbligo.
Consigliato? Che ve lo dico a fare… si, senza remore. Affascinante, crudele, profondo e magnetico come pochi altri giochi. Cosa volere di più?
Al momento non è facile reperirlo ma vi consigliamo di farvi un giro su Magic Merchant, magari attivando la notifica di disponibilità.
Augh.