Cloudpunk – La nostra recensione
…a qualcuno potrebbe piacere, specialmente se siete alla ricerca di un titolo leggero dove potervi dedicare all’ esplorazione, mettendo da parte l’ azione vera e propria
La scura città di Nivalis
Riponevo diverse aspettative da questo titolo. Il suo essere di “Blade-Runneriana” memoria mi gasava non poco, visto il mio amore per la pellicola e per tutto ciò che è a stampo cyberpunk. Mi aspettavo un buon antipasto a tema Cyberpunk pronto a colmare il vuoto lasciatomi da Deus Ex, serie videoludica che adoro.
Purtroppo, pad alla mano, le mie aspettative sono crollate.
Metropoli sulle nuvole
Cloudpunk mette in scena uno stralcio della vita di Rania, una ragazza che abbandona la sua vita di provincia a causa di eventi non molto felici e si reca nella metropoli di Nivalis in cerca di riscatto. Non avendo alcuna entrata economica accetterà di lavorare per la Cloudpunk, un’ azienda di consegne.
Consegne, già consegne e in questo caso faremo solo questo, andare da un punto A ad un punto B prendendo in carico merce e consegnandola, al netto di qualche piccola divagazione esplorativa e qualche missione che prova, ma non riesce, a spezzare il tedio di fondo.
Se da un lato il viaggiare a bordo della nostra vettura a propulsione tra i cieli della maestosa metropoli è alquanto soddisfacente, questo non si può dire del gameplay che risulta molto piatto e poco stimolante.
Nelle 10 ore che saranno necessarie per portare al termine la storia non dovremo fare altro che alzarci in volo, raggiungere un determinato punto della mappa, parcheggiare il nostro veicolo e spostarci sulle nostre gambe per brevi tragitti al fine di recuperare o consegnare.
Non posso esimermi dal segnalare che le sessioni a piedi risultano a volte frustanti a causa della prospettiva bloccata e spesso, cambiando visuale, faticheremo ad individuare il nostro personaggio a causa dei toni piuttosto scuri dell’ ambientazione.
Durante gli spostamenti in volo accederemo a piccoli sprazzi di storia, sia personali che a carattere generale. Ecco, questi risultano interessanti in quanto lasceranno velato il corso degli eventi, raccontando un po’ del passato di Rania e tessendo la tela di ciò che Cloudpunk è in realtà, oltre che raccontarci ombre e luci di Nivalis.
E quindi …
L’ aspetto grafico di Cloudpunk è molto interessante. Tutto è costruito a blocchi il che rende l’ esperienza visiva molto piacevole. La città risulta viva grazie al traffico aereo, alle persone e i mercanti che la popolano e alle mille luci che la fanno risplendere nel suo essere dark.
Esplorare la città è interessante. I quartieri sono ben caratterizzati e apprezzo quanto ci sia stato lo sforzo di rendere tutto credibile, lo sforzo di dare vita ad una società corrotta e marcia, stratificata e socialmente divisa in classi.
Da questo punto di vista Cloudpunk merita di essere vissuto. Parlare con i vari abitanti della città ci farà scoprire aspetti, motivazioni e vizi che risultano piacevoli da conoscere per contestualizzare meglio il tutto.
Aggiungo anche che la verticalità del mondo di gioco rende gli spostamenti intriganti e ben sviluppati.
Purtroppo però la noia ha pervaso tutte le ore di gioco dedicate al titolo di ION LANDS/ Merge Games. Si tratta più che altro di un open world dove girovagare ha un senso ma quando si tratterà di mettere la carne sul fuoco questa avrà poco gusto.
Personalmente non mi ha convinto più di tanto ma a qualcuno potrebbe piacere, specialmente se siete alla ricerca di un titolo leggero dove potervi dedicare all’ esplorazione, mettendo da parte l’ azione vera e propria.
Augh.