Sisters Royale – La nostra recensione
Se siete alla ricerca di un bullet-hell con un design e un concept sopra le righe, ma senza chissà quali pregi artistici e con uno stoaria piuttosto frivola, questo è il titolo che fa per voi
C’è un uomo da sposare!
Cinque sorelle. Un uomo da sposare. Ecco che la storia è servita.
Già, in Sisters Royale, shoot ‘em up di stampo bullet-hell sviluppato da Alfa System, vestiremo i panni di una delle cinque sorelle, selezionabile all’ inizio, con l’ unico scopo di confrontarci con le altre al fine di riuscire a sposare un uomo di cui tutte sono innamorate.
Capite fin da subito che non sarà la storia la vera protagonista di questo titolo, anche se lo sviluppatore ha ben pensato di arricchirne i dettagli inserendo tra uno stage e l’ altro alcune scene statiche dove le sorelle dialogheranno, aggiungendo però veramente poco allo strato narrativo e creando perlopiù siparietti più o meno interessanti.
E che Inferno sia.
Detto ciò veniamo al cuore del gioco ( abbiamo provato il gioco su PS4, ndr ). Parliamo di un titolo con visuale top-down prettamente arcade dove ci troveremo ad attraversare una serie di stage popolati da nemici di ogni genere, ondate di proiettili a schermo, mid-boss e boss da sconfiggere.
A questo aggiungete ostacoli terreni che mineranno la nostra avanzata in quanto il nostro personaggio avrà i piedi ben saldi in terra e quindi avremo a che fare con rocce, ventilatori giganteschi, ghiaccio e molto altro ancora mentre cerchiamo di schivare lo schivabile e abbattere tutto ciò che si muove a schermo.
Ogni sorella avrà un tratto distintivo e questo peserà sul suo modo di combattere.
Pertanto ogni personaggio godrà di un tipo di attacco melee e ranged differente, come differente sarà la super, o bomba se preferite, da poter scagliare per ripulire momentaneamente lo schermo.
Interessante il metodo di potenziamento: più rischieremo e più guadagneremo power up che ci faranno a loro volta aumentare considerevolmente il punteggio, punteggio che potrà essere inserito in apposite classifiche online in modo da confrontarci con altri prodi videogiocatori di tutto il mondo.
Vale la pena?
Graficamente il titolo è nella media. I modelli, a tema fantasy, sono piuttosto semplici e le aree sono piuttosto approssimative se pur differenziandosi negli asset presenti. Il gameplay è fluido e ben bilanciato e permette di muoversi millemetricamente in modo da districarsi tra le centinaia di oggetti a schermo e scagliare la propria furia distruttiva.
Inoltre è possibile sfruttare un’ apposita modalità training dove settare diversi parametri e affrontare sfide in determinate condizioni al fine di imparare pattern e flussi di nemici e migliorare i propri highscore.
Anche la colonna sonora non è da urlo ma ben s’ incastra all’ interno del contesto.
Peccato non siano stati approfonditi a dovere i background dei vari personaggi selezionabili ( un piccolo lore sarebbe stato gradito, ndr ) e che il tutorial sia abbastanza povero di informazioni.
Tirando le somme, senza andare troppo per le lunghe posso definire Sisters Royale un titolo senza infamia e senza lode. Uno sparatutto a scorrimento che si lascia giocare piacevolmente e che propone un buon livello di sfida se si cerca la perfezione.
Se siete quindi alla ricerca di un bullet-hell con un design e un concept sopra le righe, ma senza chissà quali pregi artistici e con uno stoaria piuttosto frivola, questo è il titolo che fa per voi.
Augh.