venerdì, Novembre 15, 2024
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Liberated – La nostra recensione

… la lista dei difetti supera abbondantemente quella dei pregi…

Dolce stile noire

Se guardate le immagini presenti in questa recensione converrete con me che Liberated, il nuovo gioco degli sviluppatori Atomic Wolf uscito su PC e Switch, ha stile da vendere.

Un videogame inserito in un comic book in bianco e nero non si vede tutti i giorni e, sinceramente, speravo di trovarmi di fronte a qualcosa di originale e di coinvolgente.

Ma come disse qualcuno, non di solo stile vive il videogioco e ora vi spiego perchè Liberated presenta più difetti che pregi.

liberated meniac recensione 3

Distopia portami via

Stiamo sempre lì, in quel futuro prossimo anticipato da Orwell e riproposto in tutte le salse al cinema, in cui il governo controlla tutti i cittadini con ogni mezzo possibile.

In Liberated la causa scatenante è un attentato terroristico in una scuola, che porta allo sviluppo di un “cervellone elettronico” e di un algoritmo in grado di monitorare ogni minima infrazione delle persone e quindi prevenire futuri crimini (dove l’ho già sentita questa? Mmh…).

A questa limitazione della libertà e al crescente autoritarismo, si oppone un gruppo organizzato chiamato Liberated: maschera in volto, formidabili hacker, cercano di far aprire gli occhi alla popolazione e spingerli a ribellarsi.

Insomma niente di originale e il tutto sa di già visto. Non dico altro né su come verremo a contatto con questi ribelli né sugli altri personaggi che incontreremo ma non aspettatevi grossi colpi di scena.

liberated meniac recensione 1

Gameplay cercasi

Liberated è diviso in quattro album (con altri due “numeri” resi disponibili gratis) che presentano due tipi di vignette: quelle statiche disegnate proprio come un fumetto e quelle “3D” in cui controlleremo direttamente i vari personaggi in sezioni action platform, condite da piccoli minigiochi e sezioni con quick time event.

E sono proprio queste sezioni che mi hanno fatto storcere più di un naso: le azioni da fare sono sempre le stesse con lunghi corridoi dove dovremo sparare a nemici umani o droni (si può usare anche l’approccio stealth ma fatta la prima uccisione meglio avanzare ad armi spianate tanto è uguale), tirare leve che aprono porte e risolvere uno dei due minigiochi con i circuiti elettrici. Tutto qui.

Le sezioni platform poi, soffrono di animazioni legnose che le rendono spesso frustranti, così come la vista da cecchino dei nemici, i quali riescono ad ucciderci con due colpi anche da molto lontano.

Insomma la parte “giocosa” di Liberated è da dimenticare, banale e per niente divertente.

Forse sarebbe stato meglio inserire bivi narrativi come nei libri game ma il gioco è totalmente lineare con una durata per di più davvero bassa di appena quattro ore se nel conto mettiamo anche i due fumetti aggiuntivi.

Il doppiaggio in inglese risulta abbastanza mediocre con alcune voci inespressive e poco adatte ad alcuni personaggi.

Come ho già detto all’inizio, tirando le somme, la lista dei difetti supera abbondantemente quella dei pregi, peccato perchè il lato “fumettistico” di Liberated non è niente male, il resto però poteva essere gestito molto meglio.


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