Kodachi – La nostra recensione
Kodachi infonde del magnetismo al tavolo e dopo svariate partite l ‘interesse non è affatto scemato, anzi la rigiocabilità è altissima e si riesce a godere delle possibilità offerte anche al minimo dei giocatori.
Assalto al palazzo
Giappone, 12° secolo. La guerra Gempei è volta al termine e tutto sembra regnare in pace. Ti stai godendo il tuo meritato riposo ma si sa, la guerra non cambia mai ( citazione, ndr ) e quindi presto verrai richiamato all’ ordine.
Introduciamo così Kodachi, gioco edito in versione italiana da Fever Games ( prodotto da WizKids ) e che non vedevamo l’ ora di giocare fin dal primissimo annuncio.
Per l’ onore!
Parliamo di un card game ( 2-4 giocatori / età 14+ ) dove il deck building, il drafting e la collezione di set la faranno da padrone.
Setup immediato, basta distribuire i mazzi di base ai giocatori, mescolare i restanti mazzi, palazzo e guardie, e saremo pronti per tuffarci in battaglia.
Ad ogni turno il giocatore dovrà scoprire una carta palazzo e una guardia dai relativi mazzi. Fatto ciò dovrà dichiarare se vuole procedere con la forza bruta oppure muoversi tra le ombre, scelta che influenzerà il proprio modo di agire per tutta la durata del turno.
Lo scopo del gioco è semplice: conquistare palazzi, che poi saranno carte che andremo ad aggiungere al nostro deck, sconfiggendo la guardia di turno. Ogni volta che uccideremo la guardia del palazzo potremo decidere se fermarci o meno. Se decideremo di continuare, urlando con tono deciso e fermo “banzai”, dovremo scoprire una nuova carta palazzo e la rispettiva guardia.
Ma come si sconfiggono le guardie? Facile: giocando le carte in nostro possesso. Se utilizzeremo la forza bruta dovremo superare il valore di forza della guardia mentre se approcceremo stealth dovremo giocare un valore inferiore. Il deck, composto da 12 elementi base iniziali, fornisce 10 carte con valori variabili da 1 a 5, e due carte Dojo base di valore 3, comprensive di un modificatore. Le carte di mano saranno 6.
Ad assalto terminato con successo, secondo quante guardie avremo messo KO, potremo acquisire nuove carte. Come detto in precedenza i palazzi andranno ad arricchire il nostro deck, ma per acquisire palazzi dovremo avere il corretto numero di tesori da spendere, tesori che si guadagneranno sconfiggendo le guardie e che varieranno da palazzo a palazzo.
Le carte palazzo si dividono in 3 tipologie: Dojo, Dicerie e Delegato. Ognuna di queste donerà effetti da poter utilizzare come valori di attacco/furtività, modificatori, pesca aggiuntiva di carte e altro ancora, oltre che donare punti vittoria.
In particolare i Delegati ci permetteranno di guadagnare dei segnalini clan, segnalini che oltre a assegnare punti sigleranno anche il termine della partita.
Attenzione: se non si riuscirà a completare un assalto, e quindi non saremo in grado di battere la guardia di turno, i nostri avversari potranno scegliere una carta ciascuno da quelle da noi scoperte.
Una volta che tutti i segnalini di un singolo clan saranno stati assegnati la partita terminerà e si andrà alla conta dei punti in base alle carte palazzo in nostro possesso, al numero di tesori non spesi (possiamo averne sempre un massimo di 4 ), ai segnali clan.
Kodachi è magnetico
Kodachi è una figata, lo dico papale papale.
Tutto fila via liscio a partire dalla grafica – che a me piace particolarmente in quanto ha quel qualcosa di solenne e importante – che nella sua semplicità riesce a creare la giusta atmosfera fino ad arrivare alle meccaniche che sono piacevolissime e di semplice apprendimento.
Segnalo anche che l’ iconografia di ogni carta è chiara e intellegibile e non vi troverete mai persi nelle vostre scelte. In aiuto c’è anche una comoda carta riassuntiva che da un lato riporta la spiegazione delle varie icone e dall’ altro riassume il turno di gioco.
Il gioco propone sempre una nuova sfida e il saper gestire il proprio mazzo e le proprie opzioni, con tanto di rischio associato alla componente push-your-luck, dona tanto spazio alla strategia e al divertimento, oltre che ha situazioni inaspettate…
Il dover decidere un approccio e saperlo gestire al meglio, coscienti che un fallimento potrebbe garantire il successo di altri, lo trovo veramente intrigante al punto di non riuscire a staccarsi dal tavolo.
Magnetismo? Si, posso affermare che Kodachi infonde del magnetismo al tavolo e dopo svariate partite l ‘interesse non è affatto scemato, anzi la rigiocabilità è altissima e si riesce a godere delle possibilità offerte anche al minimo dei giocatori.
Occhio a non vedere Kodachi come un filler a causa della sua box di dimensioni ridotte: ogni partita vi porterà via un’ oretta abbondante, nonostante sulla scatola sia riportato un timing di 45 min. a partita.
Detto ciò non posso che straconsigliarvi questo gioco e di farvi un giro su Magic Merchant.
Augh