Gloomhaven – Breve punto sull’ edizione italiana
Brava Asmodee! L’ obiettivo da raggiungere era chiaro e tu ci sei riuscita alla grandissima
Una grande sfida.
Lo scorso Febbraio Asmodee Italia ha rilasciato una delle sue opere di localizzazione più importanti per quanto riguarda il panorama ludico analogico: Gloomhaven ( ed. italiana ).
Se non conoscete Gloomhaven vi invitiamo a leggere la nostra review QUI.
Gloomhaven è ancora oggi al primo posto della classifica di BGG, e per quanto se ne possa dire, o questo possa avere valore, è un traguardo non da poco, anzi tende a sottolineare quanto si tratti di un gioco amato e giocato da una grandissima fetta di utenza nel mondo.
Questo sarà un articolo piuttosto breve, atto soprattutto ad evidenziare quanto sia di buona fattura il lavoro svolto da Asmodee.
Partiamo da un assunto: Gloomhaven è un gioco mastodontico, sia per quantità di materiali sia per la quantità di scenari e possibilità che il titolo offre a livello di gameplay.
Di certo non sarà la varietà delle situazioni a renderlo un cult imperdibile ma tralasciando questo aspetto, che poi si riflette in modo più o meno importante sull’ esperienza generale, rimane un prodotto unico, ben realizzato e di grandissimo spessore.
Professionalità… in primis
Il compito di Asmodee non era quindi facile: localizzare un gioco di tale caratura, senza incappare in errori grossolani di traduzione o semplicemente “snaturando” alcune componenti a causa di una lettura non corretta del contenuto.
Non per ultimo il regolamento che, se non tradotto in maniera corretta, può portare a rovinare completamente l’ esperienza di gioco e indurre frustrazione in chi si troverà al tavolo con conseguenze più o meno importanti, come ad esempio il non apprendere bene il modello di gioco o addirittura trovarsi ad abbandonarlo.
Si perchè ricordiamo che non tutti conoscono la lingua di albione e per molti ricorrere alle pezze del regolamento in inglese non sarebbe stato un piano B efficace, specialmente dinanzi ad una complessità di base già abbastanza elevata.
Detto ciò veniamo al dunque… sarà riuscita Asmodee a raggiunegre il risultato atteso?
Colpito e affondato
Si, in pieno. Mi sono dedicato alla lettura del manuale più di una volta, paragonandone la stesura con quello in inglese, focalizzandomi sui punti cruciali del gioco come ad esempio la panoramica dei round, gli effetti, i bonus e i turni dei mostri ( IA ) e posso confermare che il regolamento è tradotto ottimamente ( 52 pagine di regolamento, ndr ).
Non parliamo poi delle carte. Qui siamo su quota 1500 e nonostante non sia riuscito a spulciarle tutte nel minimo dettaglio ( vista anche la natura Legacy del gioco ) tutte quelle su cui mi sono soffermato, e sono veramente molte, non hanno mai portato alla mia attenzione errori.
Venendo al dunque voglio fare un applauso ad Asmodee perchè hanno dimostrato una grande professionalità e attenzione nella localizzazione, con la presa di coscienza che il voler trattare un peso massimo del genere poteva portare a scatenare l ‘ ira “social ” di molti avventori e giocatori.
Si sa, il tema delle localizzazioni è sempre caldo e molto spesso porta a delle verie e proprie ” shitstorms “, spesso a mio modo di vedere anche fin troppo esagerate, verso l’ editore di turno, infangandone all’ interno delle community il nome e l’ operato.
Ripeto, brava Asmodee! L’ obiettivo da raggiungere era chiaro e tu ci sei riuscita alla grandissima.
Concludo consigliandovi assolutamente questo gioco se amate la strategia, la progressione e le meccaniche prettamente RPG, e i viaggi lunghi, lunghissimi che vi porteranno all’ interno di un mondo complesso e intrigato ( da non confondere con un dungeon crawler, ndr )
Perciò armatevi di dedizione e a testa bassa andate su Magic Merchant ad acquistarlo ( il gioco vale ogni singolo euro speso ).
Augh.