venerdì, Novembre 15, 2024
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Scythe: The Rise of Fenris – La nostra prova

Abbiamo da poco iniziato la campagna di Rise Of Fenris con gli amici del gruppo ludico di Orvieto e da quello che abbiamo visto, si prospetta sicuramente un’esperienza notevole e appagante

L’ ascesa di Fenris

Torniamo ancora una volta nell’universo distopico di Scythe, per parlarvi naturalmente di Rise Of Fenris, terza ed ultima espansione (senza contare la mini espansione Encounters) per questo pezzo da novanta della Stonemaier Games.

Spoiler free!

Esatto spoiler free, perché questa terza espansione si presenta sotto forma di campagna, giocabile tramite diversi scenari concatenati tra loro, trasformando Scythe quasi fosse un gioco legacy, con add on da sbloccare, scatole misteriose da aprire al momento giusto e una storia tutta da scoprire.

Detto questo, non vi preoccupate non andremo a rovinarvi nessuna sorpresa, per cui leggete tranquilli.

Tralasciando la storia, che potrete leggerla al momento opportuno, Rise Of Fenris offre veramente tanto al gioco base, al punto da essere sicuramente un acquisto imprescindibile per chi ha amato Scythe.

Essendo completamente modulare, Rise Of Fenris ci offre diverse implementazioni possibili: le diverse modalità quindi possono essere giocate come vogliamo, ma vediamo in pratica in cosa consistono:

La modalità campagna: come già detto, in questa modalità avremo la possibilità di giocare una serie di scenari concatenati, in cui ogni volta sbloccheremo diversi add on e modifiche da apportare al gioco in modo graduale, seguendo un plot narrativo specifico. In questo modo, ogni partita sarà caratterizzata da una certa varietà data proprio dagli scenari e i relativi obiettivi da conseguire per la vittoria.

Cosa importante, RoF potrà essere giocato naturalmente anche unitamente alle altre  espansioni già uscite, Invaders From A Far e The Wind Gambit.

Moduli singoli: se non voleste invece cimentarvi nella campagna, bensì usufruire immediatamente di tutto quello che ci mette a disposizione RoF, sappiate che potrete implementare i vari moduli come vorrete, “mescolandoli” tra loro, utilizzarli tutti o solo alcuni, utilizzandoli anche con le altre espansioni già uscite. Questo può essere un buon modo per avere una certa varietà nelle partite, che altrimenti possono rischiare di diventare monotone a lungo andare, per giocatori esperti che hanno all’attivo svariate partite a Scythe.

L’ automa multiplayer: ebbene sì, avete capito bene, con RoF è stato ulteriormente sviluppato il sistema, già di per sé ottimo in solitario, dell’Automa. Anche qui avremo la possibilità di utilizzare il mazzo di carte Automa, ma, a differenza del gioco base, potremo decidere noi quanti giocatori umani e quanti automi, potremo far giocare, sempre rispettando il limite massimo consentito.

Vi ritroverete quindi a giocare da soli contro altri automi agguerriti che vi daranno filo da torcere, oppure tutti contro l’automa, o un mix, come volete.

C’e’ da precisare che questa modalità, come avvisato dagli autori, non fa parte delle regole ufficiali perché non testata a fondo, ma non credo rappresenti un grosso problema.

La modalità cooperativa: in ultimo esiste anche un modulo cooperativo, in cui dovrete conseguire obiettivi comuni, ma non vogliamo andare oltre.

Numero di giocatori: una cosa che ho trovato molto utile nonché comoda è la possibilità di aggiungere o togliere giocatori anche a campagna iniziata. Questo è ottimo perché trattandosi di più scenari, tra i vari impegni non tutti potrebbero essere presenti una sera piuttosto che un’altra, oppure qualcuno che si vuole aggiungere anche per una sessione sola potrà farlo. Ottimo direi.

Conclusioni!

Abbiamo da poco iniziato la campagna di Rise Of Fenris con gli amici del gruppo ludico di Orvieto e da quello che abbiamo visto, si prospetta sicuramente un’esperienza notevole e appagante.

I materiali sono come al solito su livelli ottimi, per quello visto finora. Come al solito, tornare a combattere intorno alla Fabbrica ha sempre il suo fascino, c’e’ da dire poi che noi abbiamo giocato al massimo della bellezza possibile, con le miniature dipinte magistralmente da Marco e naturalmente con tutto il materiale “pimpato” a dovere da Giulio, tra meeple personalizzati, strutture stampate, risorse e monete in metallo…insomma, penso che le immagini parlino da sole.

E’ chiaro che giocare RoF prima come campagna risulta fondamentale, perché è in questa modalità che è stata originariamente pensata, oltre che per gustare appieno il background del gioco con tutti i suoi colpi di scena. E’ importante anche per non rovinarvi le sorprese messe in campo dalla Stonemaier Games e per assimilare i vari moduli da applicare poi alle vostre future partite one shot.

Nulla vieta in ogni caso, di utilizzare i vari moduli a vostro piacimento, mixandoli con le altre espansioni già uscite, con i vari Automi multiplayer, con la modalità cooperativa, insomma sarete padroni di modulare il gioco secondo i vostri usi e costumi.

Tra i vari materiali, c’e’ anche un comodo blocco dove annotare la progressione, durante la campagna delle varie fazioni.

Giusto per curiosità di come è andato il primo scenario, questo è il recap della partita:

Khanato di Crimea – Francesco = 98

Nordici – Daniele = 56

Impero di Sassonia – Marco = 44

Repubblica di Polania – Federico = 31

Naturalmente a fine campagna, faremo un resoconto di cosa ci è piaciuto e cosa no di questa terza ed ultima espansione per Scythe che, pur con i suoi inevitabili alti e bassi, si conferma essere ancora un gran gioco, appagante, mai noioso ma soprattutto lungo il giusto.

Sfido a trovare un gioco del genere, che riesce a coniugare semplicità e immediatezza di regole, con materiali da giocone 4x, unitamente a un tempo di gioco assolutamente “rispettabile”.

Potete notare che sono stato proprio una pippa con i miei 31 punti, e come inizio non è proprio il massimo, ma speriamo per il futuro!

E mentre gironzolate tra la Sassonia e la Polania fatevi anche un giro su Magic Merchant.


 

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