Anomaly – La nostra recensione
Anomaly è un gioco che si padroneggia dopo pochi turni e che riesce a coinvolgere immediatamente data la sua natura ” stealth ” che è assolutamente intrigante
Su di una stazione spaziale lontana lontana
Anomaly ( Starling Games / 2-4 giocatori / età 14+ ) è stato una piacevole sorpresa.
Parliamo di un gioco che basa il suo fulcro di gameplay su movimenti nascosti, strategia a breve termine e combattimento. Ma andiamo al dunque…
Il gioco ci cala nei panni di alcuni cadetti di un polo di addestramento spaziale sopravvisuti all’ arrivo di una minaccia aliena, l’ anomalia per l’ appunto, dove per aliena intendiamo un qualcosa che è al di fuori dell’ umana conoscenza ( potrebbe essere una creatura, una IA evoluta, un forma seziente dimensionale …).
Starà quindi a noi riuscire nell’ ardua impresa di debellare la presenza malevola dove ogni fronte sarà cacciatore e al contempo preda.
Anomalia non ti temo
Il setup del gioco è veloce. Si piazza il tabellone circolare al centro del tavolo, tabellone che ricrea l’ interno della stazione spaziale. Al centro dello stesso vanno piazzati impilati, avendoli prima mescolati, i token radiazione.
A fianco del tabellone si posiziona il tracker dei punti vita dell’ anomalia, e degli studenti, con i relativi segnalini e il mazzo della carte azione opportunamente mescolato e gli standee in plastica trasparente di studenti e anomalia che fungeranno da marker nel corso della partita oltre ad altri token utilizzabili per segnalare trappole varie. Si distribuisce poi ad ogni giocatore un deck “settori”, uno schermo, una mini plancia che sintetizza in tutto e per tutto quella centrale e lo standee raffigurante lo studente ( che serviranno per tracciare la propria posizione segreta ), i token azione.
Ah dimenticavo… uno dei giocatori sarà l’ Anomalia. Anche per il cattivo di turno verrà distribuito uno schermo, una mini plancia e i rispettivi token azione, ma niente deck per lui ( vedremo in seguito perchè ). In ultimo verrano presi i segnalini che indicano come si propagheranno le radiazioni, e inseriti nell’ apposito sacchetto.
Una volta che i giocatori avranno mescolato il proprio deck di carte azione, avranno approvviggionato la propria mano iniziale e avranno deciso da quale settore della mappa iniziare, senza naturalmente svelarlo, si potranno aprire le danze.
A turno ogni giocatore nei panni degli studenti farà le proprie mosse. Si potrà scegliere tra una delle seguenti azioni:
– Muoversi di un settore.
– Tentare di tracciare l’ anomalia.
– Giocare una carta azione.
Muoversi di un settore ci permetterà naturalmente di spostraci all’ interno della struttura. I nostri movimenti andranno segnati sull’ apposita mini-plancia, tenendoli naturalmente celati.
Ogni settore è identificato da 3 simboli distintivi che ne delineano la natura di utilizzo. In totale i simboli sono 9. Ogni volta che ci sposteremo dovremo giocare una carta del deck “settori”, visibile a tutti, che contiene uno dei 3 simboli del settore di destinazione. Nel caso decidessimo di muoverci, rimanendo invece fermi sul posto, dovremo sempre giocare una carta simbolo. Al massimo potranno esserci al massimo due carte visibili che indicheranno in linea di massima la possibile location attuale e quella precedente.
Tentando di tracciare l’ anomalia si potrà domandare se la stessa si trova in un settore che contiene uno dei simboli che abbiamo in gioco. Starà al giocatore scegliere di quale simbolo domandare.
Giocando invece una carta azione potremo compiere per l’ appunto azioni speciali come sparare, colpire corpo a corpo, piazzare trappole, segnali acustici e altro ancora.
Ed è proprio grazie a quest’ ultima azione che l’ anomalia guadagnerà a sua volta carte azione. Mi spiego: ogni carta azione contiene sia peculiarità utili sia agli studenti che all’ anomalia. Giocandone una, sfruttandone la propria peculiarità, saremo costretti a passarla all’ anomalia, che a sua volta potrà giocarla quando più ritiene opportuno. Inoltre alcune carte specifiche permetteranno all’ anomalia di evolversi, diventando così sempre più letale.
A questo aggiungiamo le azioni di base dell’ oscura e temibile figura come muoversi oppure colpire/curarsi. Ma come si cura un’ anomalia aliena? Non di certo con il paracetamolo bensì che le cisterne di carburante, ovvio no? Sparse per la mappa di gioco verranno piazzate delle cisterne di carburante che potranno essere sfruttate sia dall’ anomalia per curarsi, ma dall’ altro lato potranno essere fatte esplodere.
Ogni volta che penseremo di aver capito dove si trova l’ anomalia, e viceversa, potremo piazzare sulla plancia centrale uno standee che fungerà da segnaposto, aiutandoci nell’ identificazione degli spostamenti.
Alla fine di ogni round di gioco bisognerà girare un segnalino ” radiazione che avanza “. Questi, in modo molto minimalista hanno raffigurata la struttura della plancia e in ogni settore ci sarà un numero. Secondo una semplice regola la radiazione andrà piazzata in uno specifico settore partendo sempre da quelli adiacenti al centro. Attraversare una zona radioattiva causerà danni ad entrambe le parti.
Vince il gioco chi per primo farà fuori l’ avversario/i.
Ho cercato di sintetizzare al massimo il flusso di gioco, sperando di essere stato abbastanza chiaro e di non aver creato confusione. Vien da se che ci sono altre regole di cui tenere conto ma non voglio dilungarmi più di tanto.
Commentiamo
Parlando dei materiali non posso che confermarne la bontà. Ogni segnalino o token che sia è realizzato in cartone bello spesso, come del resto la plancia, le mini-plance e il tracking dei punti vita. Anche le carte sono di buona caratura. Molto carina l’ idea di realizzare degli standee in plastica colorata trasparente, sagomati a mo di persone. Di certo bisogna però prestare attenzione a come si ripongono in quanto danno l’ idea di esser piuttosto fragili.
L’ artwork è gradevole e ricrea molto bene l’ idea di una stazione spaziale sotto minaccia, con toni scuri e colori al neon ( passatemi il termine ). L’ iconografia è chiara e ogni schermo del giocatore riporta una sintesi esplicativa di ogni azione ed effetto possibile.
La scalabilità è buona e anche in 2 il gioco non risulta troppo largo ma ben bilanciato. Certo è che in più giocatori tutto sarà più concitato e serrato, sia dal lato degli studenti sia dal lato dell’ anomalia e di conseguenza ogni mossa andrà ben ponderata onde evitare di finire malamente in balia di una o dell’ altra fazione. Personalmente trovo che 3 giocatori sia il numero perfetto perchè si ha abbastanza margine di manovra lasciando il giusto spazio al dubbio.
Anomaly è un gioco che si padroneggia dopo pochi turni e che riesce a coinvolgere immediatamente data la sua natura ” stealth ” che è assolutamente intrigante.
Ci è piacuto, non c’è che dire, e lo intavoliamo molto volentieri quando abbiamo voglia di un gioco che sappia coinvolgere senza perdersi in troppi voli pindarici e pagine e pagine di regole.
E mentre cercate di sfuggire all’ anomalia fatevi un giro su Magic Merchant.
Augh.