Ancestors: The Humankind Odyssey – La nostra recensione [ versione console ]
Consigliamo Ancestors: The Humankind Odyssey a chi sta cercando su console, ma anche su PC, un survival senza tanti fronzoli e punitivo al punto giusto, che sappia coinvolgere il giocatore e porlo in un contesto particolare e ben ricreato
Do the evolution baby!
Ancestors: The Humankind Odyssey è stata una delle new entry più apprezzate nel panorama dei survival. Uscito precedentemente su PC abbiamo voluto testarlo anche su console. A voi le nostre impressioni.
Ancestors è un survival puro, purissimo. Il concept è semplice ma geniale: ci troveremo alla guida di un gruppo di primati dell’ Africa agli albori dell’ evoluzione della specie.
Idea semplice ma che racchiude moltissime sfumature di gameplay calando il modello d’ idea all’ interno di un videogame.
Pure survival
Come detto ci troviamo di fronte ad un survival puro dove dovremo far fronte alle necessità primarie del nostro gruppo di individui mentre cerchiamo di esplorare e conoscere il mondo che ci circonda.
Fame, sete e sonno saranno sempre in agguato, come in agguato saranno le minacce di un mondo in continua evoluzione. Starà a noi cercare di evolvere a nostro pro esplorando e tentando di conoscere cosa si nasconde al di fuori del nostro posto sicuro. Effettuando scoperte evolverà la nostra struttura celebrale la quale sbloccherà nuove abilità, come evolverà la nostra sfera emotiva, la nostra capacità di concentrazione ed intuito e le nostre capacità motorie.
Ad esempio inizialmente avremo una zona piuttosto esigua da esplorare, se pur ricolma di attività da portare a termine, e non potremo spingerci oltre finchè non riusciremo a dominare la nostra paura dell’ ignoto ma più che altro quella paura primordiale che è insita in qualsiasi essere vivente e seziente.
Altro esempio che vi farà ben capire la portata dell’ opera di Panache Digital Games è come evolveranno le nostre capacità motorie: nei primi momenti di gioco potremo afferrare oggetti ma dovremo testarne l’ utilizzo in modo da sviluppare la conoscenza degli stessi e il modo d’ impiego.
A seguire potremo altresì sviluppare la capacità di impugnarli con differenti mani ed utilizzarli differemente. Insomma… siamo agli albori e tutto ciò che per noi adulti è scontato per un primate di milioni di anni fa, o per un neonato se vogliamo usare il paragone, sfocerà in attività piuttosto complesse da mettere in fila.
Il dormire sarà un aspetto fondamentale per la nostra evoluzione in quanto ci sarà sigillare nella mente ciò che abbiamo appreso. Da qui svilupperemo capacità neurali e starà a noi distribuirle nel modo che riteniamo più opportuno.
Da non sottovalutare il fattore mortalità. Il saper resistere e trovare modi sempre più efficaci per far fronte alle situazioni che piano piano ci si prospetteranno dinanzi sarà la chiave per il successo, o almeno per tenere in vita il più possibile i membri del clan divisi in cuccioli, adulti e anziani, di diverso sesso e allineamento. Nel caso in cui il nostro clan venga sterminato non ci sarà appiglio alcuno e dovremo iniziare tutto dall’ inizio.
A questo aggiungiamo un modello comportamentale di gruppo, la necessità di accoppiarsi , ottenendo la fiducia e l’ affetto del partner, il dover socializzare, il saper porre rimedio ad avvelenamenti, intossicazioni, ferite, ossa rotte, infezioni, belve feroci e quant’ altro può capitare all’ interno di un mondo realmente ostile e impietoso.
A tutto ciò sommate anche l’ ssenza di una mappa, e mi sembra più che giusto; per orientarci dovremo far sempre leva sui nostri sensi come udito e olfatto, e la nostra intelligenza. Ciò ci aiuterà nell’ identificazione di luoghi d’ interesse nuovi e vecchi e grazie a questi si riuscirà a districarsi nel mondo di gioco.
Lo scopo è naturalmente quello di riuscire a sopravvivere negli anni, espandendo il clan e diventando la specie dominante.
Non andrò oltre nel raccontare il modello di gioco in quanto è già piuttosot conosciuto ma era doveroso farlo per chi ne sente parlare per la prima volta.
E su console?
Su console – la nostra recensione si basa sulla versione PS4 – il gioco ripropone in maniera fedele quanto già visto sulla versione PC, senza tralasciare nulla. Visivamente il gioco è nella media, nulla di che saltare in aria se contiamo anche diverse texture a bassa risoluzione ed effetti a volte fastidiosi alla vista ( vedi l’ intossicazione, ndr ), ma tutto sommato la veste grafica fa il suo dovere ricreado la giusta atmosfera. Il framerate è stabile e non abbiamo incontrato bug o glitch di alcun tipo.
Pad alla mano il gioco risulta legnoso nei comandi e a volte da l’ impressione di essere poco reattivo o preciso, specialmente nei salti che vi metteranno a dura prova. Inoltre la varietà di ciò che potremo fare a lungo andare risulterà piuttosto esigua, scadendo nella ripetitività. C’è da dire che ogni run si concluderà in alcune decine di ore, sempre che non stermineremo il nostro clan prima, e quindi una routine piuttosto esigua di azioni risulterà a tratti stucchevole.
Detto ciò ci sentiamo di consigliare Ancestors: The Humankind Odyssey a chi sta cercando su console, ma anche su PC, un survival senza tanti fronzoli e punitivo al punto giusto, che sappia coinvolgere il giocatore e porlo in un contesto particolare e ben ricreato, ed in questo Ancestors riesce benissimo.
Le prime ore di gioco vi lascerrano storditi e disorientati ma una volta colto il modello di gioco proposto vi troverete a vostro agio, seduti sul divano con l’ unico scopo di sopravvivere ed evolvere, con non poca soddisfazione.
Promosso.
Augh.