Architectura – La nostra recensione
Ci troviamo di fronte ad un piacevole filler che, nonostante il suo aspetto da city-builder, si propone a tutti gli effetti come un gioco di maggioranze, presentando un’ alta dose di interazione diretta.
Architetti compatti
Architectura ( Arcane Wonders / 2-4 giocatori / età 8+ ) è un card game molto semplice ma non per questo banale. Parliamo fondamentalmente di un piazzamento di tessere dove acquisire maggioranza, o influenza se vogliamo, sarà l’ aspetto core del gioco.
Verremo calati nei panni di egregi architetti con lo scopo di realizzare i migliori quartieri della città erigendo edifici che saranno influenzati dalla vicinanza di altre strutture; immaginate ad esempio una mega villa che si trova a ridosso di un’ autostrada oppure accanto ad un mattatoio comunale. Bene, la villa in questi casi subirà una svalutazione economica che ne abbasserà di conseguenza il valore commerciale. Più o meno questo è quanto accade in questo gioco.
Blocchi e strade
Il regolamento è molto snello, come di conseguenza il setup. Basterà disporre in fila le 8 tessere quartiere, o blocchi, in ordine crescente, e scegliere il proprio mazzo ( ce ne sono 4 di colori differenti composti da 12 carte base c.u.).
Una volta mescolato il proprio mazzo bisognerà pescare le prime 3 carte che andranno a comporre la mano iniziale ( 3 è anche il limite di mano che però potrebbe variare a seconda di alcuni effetti ingame ).
Ogni giocatore, a turno, potrà giocare una carta di quelle in mano, posizionandola in precisi spazi, o meglio:
. Alla sinistra di una carta già giocata
. Nel primo spazio vuoto disponibile al di sotto di un blocco, partendo sempre dal primo
. Sopra una carta distrutta
Ogni carta presenta, oltre alla descrizione dell’ edificio o struttura che andremo a realizzare, anche quattro valori ben distinti, uno per lato. Questi valori indicano il punteggio che il singolo edificio ci farà guadagnare a fine partita. Quando si posiziona una carta si potrà liberamente scegliere quale valore attribuirle in base ai 4 riportati. Farà fede il valore nel lato superiore.
Ma attenzione, posizonando una carta alla sinistra di una già giocata precedentemente, sia da noi che da altri, si andranno a modificare i valori della stessa secondo semplici condizioni:
. Se la carta da noi giocata avrà un valore di almeno 2 punti rispetto a quella alla nostra sinistra quest’ ultima verrà distrutta e andrà girata a faccia in giù.
. Se invece avrà un valore maggiore di un punto allora faremo ruotare la carta alla nostra sinistra decrementandone il valore di uno scatto.
. Al contrario, se giocheremo una carta con una valore minore allora faremo aumentare la carta alla nostra sinistra.
Una volta giocata una carta, e applicato l’ impatto sul punteggio, si attiverà l’ azione specifica descritta nella stessa applicando diversi effetti come il poter riposizionare X carte, ripristinare carte distrutte, rimuovere carte permanentemente dal gioco, giocare un turno extra e molto altro.
Concluso il turno di un giocatore si pescherà una nuova carta, rimpolpando la mano di gioco.
Si continuerà così finchè tutti non avranno terminato le proprie carte. Vince naturalmente chi alla fine avrà totalizzato il punteggio maggiore, punteggio che sarà la somma di tutti i valori stampati sul lato superiore più altri bonus che saranno dettati da speciali carte contraddistinte da specifiche icone.
Ogni giocatore avrà inoltre 2 token protezione che potranno essere giocati su due carte a propria scelta in qualsiasi momento, mettendole così al sicuro dai malus che potrebbero ricevere da altri giocatori mentre potranno essere variate o upgradate da chi le possiede.
Questo, omettendo altre regolette di contorno, è quanto il gioco propone.
Architetti si o no?
Ci troviamo di fronte ad un piacevole filler che, nonostante il suo aspetto da city-builder, si propone a tutti gli effetti come un gioco di maggioranze, presentando un’ alta dose di interazione diretta.
Aspettatevi tempi morti in quanto capita molto spesso di trovarsi a ragionare su quale carta giocare in modo da sfruttarne al meglio l’ effetto. Ciò è un bene in quanto utilizzare un pizzico di strategia rende il gioco molto soddisfacente, specialmente da 3 giocatori in su. Comunque anche al minimo dei partecipanti Architectura riesce a convincere, regalando una ventina di piacevoli minuti al tavolo.
L’ artwork è ben realizzato e personalmente adoro i toni pastello che sono stati utilizzati. La carte hanno una buona caratura e l’ iconografia è chiarissima, come chiari sono i testi degli effetti applicabili. La griglia di edifici e colori che si popolerà al tavolo creerà, nella sua semplicità, un mosaico cittadino molto gradevole da guardare.
Il regolamente è stringato e propone anche utili esempi grafici che aiutano a comprendere i passi più delicati, se così vogliamo definirli. E’ prevista anche una modalità avanzata che introduce alcuni edifici boostati.
A conti fatti Architectura ci ha convinto. Un titolo leggero, facilissimo da apprendere come da intavolare e la sua natura “compatta” lo rende perfetto per essere giocato in ogni dove, e questo è sicuramente un plus.
Dategli una chance e mentre ci fate un pensierino fate anche un salto su Magic Merchant.
Augh.