Wacky Races: la corsa più pazza d’America! – La nostra recensione
“Muttley, fa qualcosa!” oppure “Accidenti, doppio e triplo accidenti!”, ancora oggi sono espressioni indelebili, marchiate a fuoco nei nostri cuori, figlie di cartoni animati pomeridiani e merende a suon di pane, burro e marmellata.
Muttley, fa qualcosa!
Ed è così che tutti ci ricordiamo ancora oggi di Wacky Races, uno dei tantissimi e fortunatissimi cartoni animati prodotti da Hanna & Barbera, negli anni 70 e 80. Nello specifico, Wacky Races venne trasmesso tra il ‘68 e il 69’ negli Stati Uniti, e solamente dal 1980 per quanto riguarda l’Italia.
La CMON, nota casa produttrice, ne ha fatto un bel board game per famiglie grazie ad Andrea Chiarvesio e Fabio Tola, riprendendo naturalmente tutti i personaggi della serie, cercando di riproporre quel feeling tipico del cartone animato, dove auto strampalate guidate da altrettanto piloti svalvolati, cercano di guadagnare la vittoria.
Vediamo com’è andata.
Fast & Furious
Il gioco è da 2 a 6 giocatori per una durata di circa 20’: nel caso fossimo in meno di 6 a giocare, verranno utilizzati personaggi neutrali, guidati dall’AI del gioco.
Ogni giocatore potrà scegliere tra i 10 personaggi iconici della serie animata, prendendone anche la relativa plancia e le 4 carte dei poteri speciali, diversi per ogni autovettura.
L’auto di Dick Dastardly e Muttley invece, si muoverà in automatico secondo regole specifiche alla fine del turno di ogni giocatore e avrà il compito di ostacolare la nostra gara, disseminando di ostacoli e trappole il percorso.
Il percorso, diviso in due parti separate dalla tessera speciale “stazione di rifornimento”, sarà composto da caselle terreno standard e da alcune tessere speciali piazzate casualmente.
Le tessere terreno disponibili sono diverse, si va dal deserto alla prateria, passando dalle fattorie alle foreste, mentre ce ne sono altre di speciali, come la stazione di rifornimento, l’incrocio, la palude, il laboratorio A.C.M.E e il passaggio a livello, ognuna con i suoi effetti specifici.
All’inizio del turno, ogni giocatore pescherà tre carte terreno, che consentiranno il movimento dell’autovettura di uno spazio in avanti, sempre che si abbiano carte corrispondenti al terreno in cui ci si trova. Ogni tessera terreno ha due posti disponibili dove i giocatori si potranno insediare e se questi fossero già occupati, il giocatore che si sta muovendo andrà avanti fino alla prossima libera.
Durante il proprio turno si potranno giocare anche tutte e tre le carte oltre a qualsiasi potere speciale utile all’occasione, si dovranno pescare carte terreno fino adaverne in mano sempre 3, mentre le carte potere utilizzate saranno girate a faccia in giù perché esaurite.
Alla fine del proprio turno, la vettura 00 di Dick Dustardly e Muttley, si sposterà in avanti sulla prossima casella terreno indicata dalla carta in cima alla pila degli scarti, piazzando una carta trappola solo se sarà in testa al gruppo, per poi tornare subito in coda a tutti. Proseguirà invece la sua corsa senza piazzare trappole se non sarà in testa ma in mezzo agli avversari o in ultima posizione.
Da parte loro i giocatori non avranno molte scelte per poter vincere la gara tranne utilizzare al momento giusto i propri poteri speciali, i quali spazieranno dal poter schivare le trappole disseminate sul percorso, pescare altre carte da poter giocare, oppure far indietreggiare di tot caselle gli altri giocatori e altre cattiverie più o meno utili.
Inutile dire che a vincere sarà il primo a tagliare il traguardo.
Oltre al gioco normale esiste anche una modalità campionato con punti assegnati per ogni vittoria: ce ne sono in particolare 4, ognuna con regole speciali.
Conclusioni
Siamo subito chiari, Wacky Races è un gioco leggero che più leggero non si può; scordatevi quindi chissà quale anche pur minima profondità strategica, regole semplici e gameplay ridotto all’osso. Se state cercando quindi un gioco di corse con un gameplay profondo e variegato, potete anche far rifornimento altrove.
Ma allora com’è questo benedetto gioco?
Devo dire in tutta onestà…molto divertente. Ebbene sì, è divertente, ma non solo. Dopo averlo provato a Lucca quest’anno, molto velocemente, giusto un paio di turni, mi aveva lasciato un pò perplesso. Sicuramente questa mia perplessita era dovuta alla semplicità delle meccaniche e del gameplay.
Ho acquistato in ogni caso il gioco ad occhi chiusi, sarò sincero, solamente per le miniature, peraltro in versione deluxe, sicuro di tralasciare quasi completamente la parte ludica del prodotto, se così vogliamo dire.
Invece, giocando, sono state sì confermate le prime impressioni avute, ma il titolo è risultato estremamente divertente, veloce, senza mai tempi morti.
Proprio la semplicità del gameplay, contribuisce al suo successo. Giocando si ha veramente la sensazione di trovarsi in un episodio della serie animata, con continui cambi di posizione, sorpassi all’ultimo secondo, Dastardly e Muttley che piazzano trappole di ogni tipo, finti tunnel, pozze d’olio, mentre gli altri giocatori vi ostacoleranno con i loro poteri speciali e unici per ogni personaggio.
Inutile dirvi naturalmente quanto si sono divertiti i miei figli (sempre 10 e 6 anni), che sono, a mio avviso il vero target del gioco. Il testo in game è relegato solo alle quattro carte poteri speciali, quindi il gioco fluisce spedito verso il traguardo!
Detto quanto sopra, a me il gioco è piaciuto, si è capito. Inutile nascondersi però dietro un dito, il 99% dell’appeal del gioco lo fanno le miniature, che nel caso dell’edizione deluxe sono anche ben dipinte tanto da essere veramente uguali al cartone animato originale (lasciamo perdere il reboot più recente, n.d.r.).
Ritroveremo tutti i personaggi tanto cari quali Penelope Pitstop, L’insetto Scoppiettante, Il Diabolico Coupè, Peter Perfect e tutti gli altri.
La versione deluxe inoltre, rispetto a quella standard, ha le plance dei personaggi rivisitate, con una breve descrizione della macchina e, cosa molto carina, la frase “tormentone” detta dai vari strampalati, durante le varie puntate della serie tv.
Alla fine, anche nel gameplay non cambierei una virgola perché assolve alla perfezione al suo compito.
Se siete fan della serie (come me del resto, n.d.r.), non potete lasciarvi sfuggire Wacky Races, anche perché la versione standard, per quello che offre, tutto sommato è venduta ad un prezzo “standard” diciamo. Se poi siete anche dei pittori di miniature (non servono chissà quali abilità in questo caso, n.d.r.), andate pure tranquilli.
Altra storia è l’edizione deluxe, che al netto di quanto detto sopra, è venduta ad un costo veramente importante, che se si va a guardare puramente il rapporto qualità prezzo, siamo proprio fuori dal mercato se rapportata anche ad altri titoli e a quello che offrono per questa fascia di prezzo, quindi destinata veramente ai fan, fan, fan della serie.
Il gioco va preso quindi per quello che è: una bella collezione di miniature dei nostri eroi d’infanzia che, in questo caso, hanno anche un gioco dietro a supporto, adatto sia ai bambini anche più piccoli (il gioco dice da 8+ ma vi assicuro che anche da 6 ci stiamo alla grande, n.d.r.) che soprattutto ai più grandi che hanno riempito le proprie giornate con il Wacky Races e i suoi personaggi.
Unica nota veramente negativa, devo dirlo, è il fatto che non si può giocare con Dick Dastardly, Muttley e la vettura 00. Pa perché dico io?
Non si poteva utilizzare come personaggio sfruttando suuoi poteri speciali per sabotare gli altri concorrenti o piazzare trappole? Magari sarà oggetto di qualche house rules, chissà.
“Muttley, fa qualcosa!”, “La medaglia, la medaglia!”…
… ed ora fatevi una folle corsa su Magic Merchant !