Dracula – Vampiri testuali a 8 bit
Sarebbe bastato poco per rendere questo gioco memorabile e imperdibile. Ripeto, non che sia da snobbare e consiglio a tutti di giocarlo ma alcuni problemi ” concettuali ” sono fin troppo evidenti e pesano su l’ esperienza complessiva.
Dal romanzo al monitor
Dracula, l’ avventura testuale rilasciata nel 1986 dalla CRL Group, è uno dei giochi su quali mi sono concentrato ” da grande “. Al tempo non ho mai avuto il piacere di giocarlo e comunque sia non sarei riuscito a cavarmela visto che ho iniziato a leggere e comprendere bene l’ inglese post era 8 bit.
Parliamo di un’ avventura grafica testuale, con alcune schermate grafiche, rilasciata per Commodore 64, Zx Spectrum e Amstrad CPC. Il gioco è basato su Dracula di Bram Stoker e questo è già un grande punto a suo favore, specialmente se parliamo di un gioco di tale tipologia.
Dracula ci metterà inizialmente nei panni di un avvocato inglese che viaggerà nei Carpazi per incontrare il Conte Dracula in modo da discutere un’ apparentemente normalissima operazione immobiliare. Ben presto però i piani del sinistro cliente verranno a galla, mostrando intenzioni non proprio amichevoli.
Alla tastiera …
Avventura testuale classicissima, divisa in 3 capitoli che possono anche essere giocati singolarmente, coscienti però del fatto che ogni episodio sarà comunque legato al precedente.
I 3 tre capitoli sono : First Night, The Arrival, The Hunt.
In First Night arriveremo a destinazione, alloggiando in un Hotel chiamato Golden Krone. Durante il nostro soggiorno inizieremo ad assistere a strani eventi.
In The Arrival ci sposteremo al castello del Conte Dracula e ci troveremo di fronte all’ inevitabile verità, coscienti che la fuga potrebbe rivelarsi l’ unica soluzione plausibile.
In The Hunt avremo a che fare invece con eventi riguardanti l’ imminente arrivo del Conte in terra Inglese, con tanto di casse piene di terra e un paziente di un manicomio che sembra iniziare a soffrire di disturbi piuttosto importanti.
Il bello di questa avventura sta nella sua stesura narrativa, e non poteva essere altrimenti. Giocheremo nei panni di due degli eroi del romanzo originale, Jonathan Harker e il dottor Edward Seward, risolvendo enigmi sparsi in una vasta gamma di contesti.
Tutto è ben caratterizzato e descritto, con tanto di un bel font gotico di colore rosso a rendere tutto più immersivo. Inoltre alcuni dialoghi, valutazioni oggettive, pensieri etc etc vengono resi con altri colori e questo permette di organizzare visivamente il processo deduttivo.
Il parser non è dei migliori mai visti, è rigido e molti enigmi o situazioni risultano indecifrabili e richiederanno molti tentativi per essere superate, spesso anche involontariamente ( ad esempio il dover aspettare in maniera compulsiva senza motivo apparente, ndr ); a volte saranno proprio gli oggetti o le scene che il gioco stesso dichiara come inutili ad essere la chiave di volta del passaggio.
Tra luci e ombre
Se avessi giocato Dracula al tempo, anche conoscendo bene l’ inglese, sarei rimasto bloccato dopo poco in quanto spessissimo a causa di situazioni poco logiche, se non addirittura ingiuste, senza un walkthrough a portata di mano da consultare solo e solamente quando sembra non esserci più una via d’ uscita, il gioco sarebbe finito nel dimenticatoio.
Nonostante ciò la buona stesura del testo riesce a colmare queste lacune e se ci aggiungiamo delle pregevoli schermate in pieno stile ” gore “, che avremo il piacere di visualizzare ogni volta che moriremo, allora il piatto per una bella scarpinata horror è servito.
Nota: Le schermate grafiche costarono a questo gioco una restrizione anagrafica alla vendita. Il gioco infatti riportava un bel bollino " 15 " in bella vista destinandolo ad un pubblico di almeno 15 anni di età.
Non aspettatevi una progressione in stile Zork, per intenderci: Dracula è un’ avventura molto lineare, fedele al romanzo di Stoker, ben ambientata e coinvolgente seppur a tratti snervante.
Sarebbe bastato poco per rendere questo gioco memorabile e imperdibile. Ripeto, non che sia da snobbare e consiglio a tutti di giocarlo ma alcuni problemi ” concettuali ” sono fin troppo evidenti e pesano su l’ esperienza complessiva.
Augh.