Ghost Recon Breakpoint Closed Beta – Le nostre impressioni
Quello che mi ha lasciato l’ amaro in bocca è che manca quel guizzo che potrebbe differenziare questo titolo da altri dello stesso filone.
Fantasmi in versione Beta
Abbiamo messo mano alla Closed Beta di Ghost Recon Breakpoint che si è tenuta dal 5 all’ 8 Settembre. Questo sarà un articolo d’ impressioni, giusto una manciata, e non ci focalizzeremo troppo sull’ aspetto tecnico, tralasciando bug e compagnia bella, ma piuttosto parleremo del feeling che il titolo di Ubisoft ci ha trasmesso, pur tenendo sempre conto che di una beta si tratta.
Partiamo subito con il dire che Breakpoint non si discosta molto da Wildlands; il modello di gameplay è il medesimo. Siamo sempre sul terreno del TPS cooperativo con componente open e dosi massicce di looting.
La beta ci ha permesso di assaggiare 2 missioni della campagna principale, 10 missioni secondarie, 8 missioni fazione e 3 aree Drone ( che in tutta sincerità non abbiamo provato ) e inoltre è stato possibile addentraci all’ interno dell’ HUB principale di gioco.
Nonostante si tratti di una beta, la qualità grafica è risultata buona ( la nostra prova è avvenuta su PS4 ). Gli ambienti sono piuttosto dettagliati e i modelli dei personaggi credibili. L’ isola di Auroa presentava diverse zone esplorabili per il puro piacere di “cazzeggiare” alla ricerca di insediamenti e loot vario.
Lo shooting è risultato appagante e i diversi modelli di difficoltà presenti aumentano di non poco il livello di sfida : a livelli di difficoltà più bassi, Arcade e Normale, il gioco risulta molto divertente e scorrevole, forse fin troppo, mentre se si opta per livelli di difficoltà più alti, tipo Estremo, soltanto un passo sbagliato sancirà la nostra sconfitta.
L’ IA dei nemici sembra abbastanza buona anche se continuo a notare troppi comportamenti “berserker” e attività corali non proprio convincenti. Avremo a disposizione un massimo di 3 armi e una pletora di gadget a corredo da utilizzare in giusta dose nelle situazioni più complicate.
Molto interessante l’ albero delle abilità, condito da tratti principali di classe, che potranno anche essere variati in corsa, e una dose massiccia di perk e abilità attive e passive molto ben distribuite.
Come la serie ci ha abituato potremo accedere ad ogni tipo di veicolo presente sull’ isola spaziando dalle moto fino ad arrivare a camionette blindate con mitragliatore in bundle, elicotteri e molto altro ancora. Lo stile di guida è assolutamente di stampo arcade e trovo che questo sia un bene, permettendo spostamenti rapidi e molto devoti al sano cazzeggio di cui sopra. Ci tengo a precisare che quando parlo di cazzeggio non mi riferisco a titoli quali GTA oppure Just Cause, sia chiaro.
Presente anche una componente steath che non brilla ma che se utilizzata strategicamente in squadra, specialmente a difficoltà più alte, può regalare soddisfazione.
L’ arsenale sembra piuttosto vasto e variegato con possibilità di modificare le armi, ma sinceramente non abbiamo approfondito più di tanto questo aspetto. Il looting è presente in dose massiccia e ci siamo trovati a rovistare ovunque in ogni momento come fossimo topi da appartamento. Encomiabile l’ autoloot, features che amo in modo in questo genere di giochi.
Sul fronte audio tutto sembra essere al posto giusto, anche se nella beta non era presente il doppiaggio in italiano e quindi non possiamo valutarne la bontà.
Interessante il cambio di rotta narrativo che questa volta ci metterà nei panni della preda piuttosto che del predatore. In questo caso per non so dirvi di più visto che il tuffo nella story-line principale è durato veramente troppo poco.
Veniamo al dunque
In definitiva, senza andare troppo oltre, ho trovato che Ghost Recon Breakpoint potrebbe essere un titolo capace di far trascorrere svariate ore al pad, specialmente in multiplayer dove l’ esperienza di gioco potrebbe raggiungere vette di divertimento e coinvolgimento molto più alte rispetto all’ esperienza in single player.
Ho trovato molti punti di contatto con The Division 2, vuoi per la tipologia di animazioni e per il dettaglio grafico, vuoi per il modello di gioco improntato sul ” vai alla prossima missione e sblocca arsenale e possibilità sempre migliori “, vista anche la presenza di nemici molto diversificati di cui alcuni che, senza il giusto livello di equipaggiamento, risultano a volte troppo ardui da buttare giù.
Quello che mi ha lasciato l’ amaro in bocca è che manca quel guizzo che potrebbe differenziare questo titolo da altri dello stesso filone. Risulta essere la solita minestra, con ingredienti diversi ma sempre di minestra si tratta.
Ripeto, parliamo di una beta con tutti i suoi pregi e suoi difetti, ma non è scattata quella scintilla capace di lasciarmi con la scimmia sulla spalla. Inoltre ci sono diversi aspetti da limare e codice da sistemare e spero proprio che Ubisoft riesca nell’ impresa di proporre fin dal day one un titolo solido e appetibile, forte di una componente narrativa stimolante e ore di sano gameplay.
Attendiamo quindi la versione definitiva prevista per il 4 Ottobre p.v. con la speranza che Ghost Recon Breakpoint possa in qualche modo colmare il mio personale ” NI ” su questo titolo.
Augh.