giovedì, Novembre 21, 2024
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60 Seconds! Reatomized – La nostra recensione

Un gioco che gira meravigliosamente anche su Pc poco aggiornati , che offre un’ esperienza longeva e dal basso costo, forte anche di uno stile grafico delizioso.

Toh… chi si rivede

Dopo un successo meritato , sottolineato dalle 2 milioni di copie vendute nel 2015, rieccoci oggi a spendere qualche parola sul graditissimo ritorno di 60 Seconds! , questa volta ri-Atomizzato ( 60 Seconds! Reatomized ), tirato a lucido ed arricchito di qualche nuovo contenuto giocabile , rispetto alla prima release, a dir poco stimolante.

Per quei pochissimi che non conoscessero il brand , 60 Seconds non è altro che un simulatore survival che vi calerà nei panni di una famiglia che si ritrova a  dover fronteggiare una catastrofe nucleare improvvisa.

Quando usci’ , circa 4 anni or sono, anche io spesi molte ore su questo titolo, vuoi per la facile dipendenza che crea di partita in partita , vuoi per lo svolgimento imprevedibile degli eventi che si sviluppano durante la clausura all’interno del nostro bunker anti-atomico , ma quello che mi intrattenne davanti al pc al tempo credo siano state soprattutto le meccaniche semplici e di facilissima comprensione che il gioco possedeva e mantiene tuttora in questo re-styling.

Una caratteristica che mi colpì all’epoca fu certamente la fase 1 del gioco , ovvero prendere in mano il gamepad ed in 60 secondi raccogliere piu provviste e membri della famiglia possibili e calarsi nel bunker per poi gestire il tutto switchando al mouse e cercare di sopravvivere al passare dei giorni intrefacciandosi a colpi di puro “punta e clicca” sul diaro di bordo degli eventi.

60 Seconds Reatomized meniac recensione

Prendimi l’anima ma… ridammi la radio

Come nella prima edizione del titolo ho notato che la radio risulta elemento fondamentale alla sopravvivenza; senza di essa non avremo notizie sul mondo esterno al bunker e dovremo usare il nostro intuito oltre che possedere una buona dose di fortuna per capire cosa sta succedendo oltre la porta blindata del nostro rifugio.

Personalmente vi confesso che in questo gioco l’intuito non mi ha mai premiato, così come la dea bendata. Prendete quindi quella dannata radio, fidatevi.

In alternativa anche la mappa non è da disdegnare per “vedere la luce” alla fine del tunnel… anzi alla fine del fungo atomico.

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Cosa e come

Senza allungare il brodo, considerata la notorietà del gioco, e riassumendo sinteticamente l’obiettivo è sopravvivere per un tempo non stimabile, contando solo su ciò che abbiamo scelto di portare con noi nel rifugio sotto casa nostra e su alcuni eventi  randomici, che dovremo decidere come gestire.

Ogni giorno nel bunker dovremo decidere se nutrire o dare da bere ai nostri familiari, facendo sempre  molta attenzione alle provviste, oltre che , in seguito all’esaurimento di queste ultime , scegliere di far uscire qualcuno all’esterno per recuperare informazioni o oggetti sempre utili per continuare a sopravvivere. Scontato dire che anche qui una buona dose di fortuna sarà determinante.

Capiterà anche che qualcuno bussi alla nostra porta blindata col passare dei giorni; lascio a voi capire e scoprire cosa potrebbe succedere aprendo o meno il chiavistello.
Forse il motivo per cui si è spinti ad avviare partite su partite è riconducibile al fatto che ogni gameplay è diverso dal precedente, caratteristica che si è mantenuta dalla prima edizione del gioco a questa versione REATOMIZED, con l’aggiunta di una nuova modalità di gioco : Le Sfide.

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Queste altro non sono che short-stories che includono però nuovi risvolti e scenari possibili tra le interazioni che si hanno con i membri della famiglia durante la sopravvivenza nel bunker e che aggiungono non poca profondità ad un titolo che già ne possiede a iosa.

Come il gioco ci aveva abituato , sono presenti comunque le vecchie “conoscenze”  per quanto concerne l’avvio di una nuova partita : il tutorial , noto come modalità Esercitazione , la pura Sopravvivenza dove si è catapultati direttamente nel bunker con provviste scelte a caso dall’IA  , e la celeberrima modalità Apocalisse  con i vari livelli di difficoltà selezionabili che offre l’esperienza survival completa (raccolta provviste in casa + sopravvivenza giù nel bunker).

Per i perfezionisti del caso , cito infine che è stata mantenuta la modalità Raccolta , dove è possibile allenarsi nel raccogliere le provviste velocemente  ma senza poi finire nel rifugio anti-atomico; confesso che non ho mai trovato questa esperienza di gioco interessante ad essere onesti , ma puo essere un buon viatico per affinare la propria tecnica di raccolta provviste.

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Per chi c’e adesso e per chi c’era prima

Per concludere le considerazioni su 60 Seconds!Reatomized posso dire a chi non lo ha mai provato di non perdere altro tempo ed installarlo considerato anche il supporto 4K e la totale assenza di magagne tecniche.

Un gioco che gira meravigliosamente anche su Pc poco aggiornati , che offre un’ esperienza longeva e dal basso costo, forte anche di uno stile grafico delizioso. Unico motivo per non farci sopra un “try” potrebbe essere la vostra vena di giocatori action in quanto su questo titolo, esclusi i 60 frenetici secondi nella casa in cui si raccolgono provviste, mogli e figli, i seguenti giorni nel bunker saranno all’insegna della staticità e del punta e clicca sul diario degli eventi. Anche se noi abbiamo giocato in lingua inglese il titolo è completamente in italiano.

Per quelli che invece possiedono già il gioco dal 2015 un buon motivo per riaprirlo è semplicemente il fatto che per loro è GRATUITO!

Anche se noi abbiamo giocato in lingua inglese il titolo è completamente in italiano.

Buona sopravvivenza!

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