Fell Seal: Arbiter’s Mark, rpg tattico che lascia il segno.
Solido nel suo essere tattico e profondo e questo basta per consigliarlo, sempre che siate amanti del genere.
Il marchio…
Avete amato, o amate, Final Fantasy Tactics? Siete dei nostalgici degli rpg tattici a turni con contorno di caselle? Adorate venire sommersi da possibilità di evoluzione e personalizzazione del party?
Allora Fell Seal: Arbiter’s Mark è il gioco che fa assolutamente al caso vostro.
Il titolo, sviluppato da 6 Eyes Studio e pubblicato da 1C Entertainment, abbraccia e tiene stretto il genere degli rpg tattici a turni. Ma non immaginatevi di stare a giocare un mero clone dei capisaldi del genere; Fell Seal: Arbiter’s Mark riesce a ricavarsi una bella nicchia e a mostrare i muscoli in più di un’ occasione, specialemte per quanto riguarda l’ evoluzione del party e la gestione dello stesso.
La storia è lineare e non verremo mai sopraffatti da miliardi di personaggi secondari che non fanno altro che allungare il brodo e non aggiungere spessore. Si racconta la nascita degli Immortali, sette eroi che salvarono il mondo sconfiggendo le forse di un antico e crudele demone. Dopodichè regnò la pace, pace che veniva sorvegliata da un gruppo di persone denominate Arbiter. Ma come è lecito aspettarsi, con il passare del tempo, corruzione e giochi di potere iniziarono a prendere forma ed ecco che entreremo in campo noi guidando Kyre, Anadine e Reiner con lo scopo di trovare il modo di riportare la pace e fermare il potenziale ritorno della malvagità.
Ecco, a grandi linee l’ incipit iniziale è questo, semplice, diretto e lineare.
Da casella in casella
Parliamo di un gioco a tinte fantasy dove si potrà arrivare a gestire una trentina di classi differenti. Inizialmente avremo a disposizone le classiche classi come guerriero, mago, farabutto, chierico e via discorrendo ma salendo di esperienza e sbloccando diversi rami di abilità tra cui uno principale, appartenente alla classe madre, e altri rami accessori , faremo evolvere le classi a nostra disposizione arrivando a poter gestire anche personaggi molto particolari come ad esempio i templari, i vampiri oppure il venditore ambulante.
A questo aggiungete una buona quantità di equip e oggetti ed ecco che la personalizzazione è servita. Da non sottovalutare la possibilità di cambiare classe ad ogni nostro mercenario, permettendo così di adattarli ad ogni necessità di schieramento.
Ci muoveremo all’ interno di una discreta mappa di gioco, raggiungendo punti prefissati e incappando inesorabilmente in combattimenti. La visuale è isometrica con uno sviluppo delle aree in verticale. La gestione del party in battaglia è molto canonica: si seleziona l’ unità, la si muove su una griglia che sarà più o meno estesa in base al valore di movimento del personaggio e conseguentemente si sceglierà una seconda azione che potrà essere attaccare o effettuare azioni di supporto come cura, buff etc etc.
I turni saranno scanditi da una barra posta in alto che mostrerà l’ ordine di attivazione. Quando verranno sconfitti uno o più personaggi del party attivo, selezionabili tramite schieramento iniziale prima di ogni scontro a meno di condizioni specifiche, questi non saranno persi per sempre ma subiranno delle ferite che ne limiteranno le caratteristiche di offesa/difesa.
Sarà quindi utile reclutare un nutrito numero di mercenari dalle apposite gilde presenti nelle varie cittadine in modo da poterli utilizare al posto chi chi ha subito ferite, permettendone il recupero. Il gioco quindi sprona il videogiocatore a utilizzare svariati personaggi e a livellarli a dovere. Backtracking direte voi? No, non proprio e scordatevi eventuali scontri casuali. Per livellare si potranno sfruttare determinati eventi attivabili nelle zone già battute come ad esempio effettuare delle pattuglie.
Graficamente siamo di fronte ad un gioco degno ma nulla di esaltante. Tutte le aree sono disegnate a mano e sono veramente evocative. Purtroppo le animazioni dei personaggi risultano piuttosto scarne e poco fluide. Inoltre non aspettatevi una chissà quale diversità dei nemici.
I menù sono abbastanza comodi e semplici da navigare. Peccato non sia stata prevista la possibilità di zoomare o ruotare la telecamera durante i combattimenti.
Con calma, senza fretta
Fell Seal: Arbiter’s Mark richiede pianificazione e una buonissima dose di strategia. Un gioco che rende omaggio ai grandi classici del genere e che riesce a tenere incollati al pad complice l’ elevata personalizzazione e un buon livello di sfida. Tenete conto che anche al livello di difficoltà più basso avrete il vostro da fare se non starete attenti a chi recluterete e come intenderete evolverlo.
Sarebbe stata gradita una maggiore varietà di nemici e di situazioni e magari anche una più moderna gestione dei personaggi sul campo di battaglia ma tutto sommato, una volta che vi sarete abituati al modello di gioco proposto, tutto scorrerà via liscio senza troppi intoppi. Da segnalare anche le varie opzioni disponibili grazie alle quali plasmare l’ esperienza offerta. Potremo attivare il permadeath dei personaggi, variare il livello di difficoltà in qualsiasi momento, modificare la velocità di movimento e quella delle animazioni, il numero dei nemici e altro ancora.
Un gioco dal ritmo lento, da giocare rilassati magari con una bella bevanda pronta da essere sorseggiata.
Solido nel suo essere tattico e profondo e questo basta per consigliarlo, sempre che siate amanti del genere.
Augh