Maziacs, prendi il tesoro e scappa
Quello che colpisce di questo gioco è la sua giocabilità che, se commistionata ad un approccio molto semplice di gameplay ma sorprendentemente coinvolgente, lo rende un gioco da non sottovalutare.
Strane creature ci attendono…
Maziacs è un gioco che mi ha sempre stuzzicato. Probabilmente questo viene dal mio innato amore per avventure all’ interno di dungeon popolati da strani mostri e creature di ogni tipo.
Giocai Maziacs la prima volta su ZX Spectrum per poi possederlo successivamente su Commodore 64, sistema sul quale l’ ho letteralmente divorato ( il gioco fu rilasciato anche per MSX ).
Parliamo di un gioco del 1983, sviluppato da Dk’ Troniks. Un action-adventure che strizza fortemente l’ occhio ai dungeon crawler nella loro forma più semplice. Il nostro avventuriero dovrà gettarsi a capofitto in una intrigata rete di cunicoli alla ricerca del tanto agognato tesoro e poi riuscire a fuggire tenendo stretto il bottino.
A complicarci la vita, oltre al labirintico percorso, saranno presenti i temutissimi Maziacs, creature simili ad enormi cavallette/formiche, pronti a tutto per di arrestare la nostra avanzata.
Il gameplay è molto semplice. Muoveremo il nostro baldo eroe all’ interno del dungeon stando ben attenti a non farci sopraffare dai Maziacs e cercando la strada per raggiungere il tesoro per poi tornare indietro fino al punto di partenza.
Facile vero? Non proprio.
Il pericolo è la linfa dell’ avventuriero
Avremo a disposizione una barra della salute che diminuirà ad ogni nostro passo, tranne che a livello di difficoltà easy ma che sinceramente sconsiglio per godere in pieno dell’ esperienza di gioco.
Il dungeon è piuttosto esteso e trovare la giusta strada non sarà impresa semplice. In nostro aiuto verranno tre item principali: spade, cibo, prigionieri. Le spade potranno essere raccolte e utilizzate per sconfiggere più agevolmente i Maziacs ma la regola sarà una spada-un Maziacs. Perciò una volta utilizzata ne dovremo recuperare un’ altra. Il cibo ci permetterà di recuperare un piccolo quantitativo di energia mentre i prigionieri ci indicheranno la strada verso il tesoro.
Saper gestire bene le possibilità celate all’ interno del dungeon sarà la chiave di vittoria, oltre che cercare di liberare la strada dai Maziacs il più possibile in modo da aver via libera durante il ritorno.
Graficamente siamo di fronte ad un gioco primitivo con visuale top-down ma che offre delle animazioni del personaggio gustose seppur molto scattose, ma per scelta non per cali di frame.
La proceduralità di creazione del dungeon rende ogni sfida differente, sfida che potrà essere resa ancor più ardua scegliendo tra quattro livelli di difficoltà i quali andranno a modificare le condizioni di comportamento di energia, prigionieri e indicazioni.
Non ultima la presenza di una mappa che ci mostrerà tutto il labirinto completo di posizione di mostri, oggetti, prigionieri e mostri, ma non la posizione del tesoro.
A livello sonoro siamo a minimi termini e quindi non c’ è molto da dire.
Promosso? Si !
Quello che colpisce di questo gioco è la sua giocabilità che, se commistionata ad un approccio molto semplice di gameplay ma sorprendentemente coinvolgente, lo rende un gioco da non sottovalutare e che a mio avviso merita assolutamente di essere recuperato e giocato.
Per carità, non stiamo parlando di Dungeon Master, sia chiaro, ma Maziacs riesce benissimo nel suo intento. Se poi pensiamo che è stato rilasciato nel 1983, anche su C64 arrivò nel 1988 per poi arrivare nel 2010 su Plus/4, siamo di fronte ad un ottimo dungeon crawler.
Cari Maziacs il tesoro sarà nostro!
Augh.