Kodama: gli spiriti degli alberi – La nostra recensione
Grazie ad un artwork di sicuro impatto e a regole snelle ed efficaci Kodama è entrato nel mio cuore.
Spiriti di terre lontane
Ci sono giochi che oltre ad essere ben sviluppati sono anche estremamente deliziosi. Ecco, questo è il caso di Kodama, titolo edito in edizione italiana da Pendragon Game Studio.
In Kodama da 2 a 5 giocatori ( età 14+ ) dovranno impegnarsi per riuscire a dare vita al migliore ecosistema abitabile possibile in modo da rendere felici gli spiriti degli alberi, per l’ appunto i Kodama ( dal giapponese Ko significa albero e Dama significa anima ). Infatti il gioco affonda le sue radici nella cultura orientale dove i Kodama prendono vita e forma. Una sorta di iconografia votata al culto della flora e della fauna.
Ma quando parlo di ecosistema non intendo foreste sconfinate, imponenti montagne oppure profondissimi oceani ma bensì alberi, alberi che dovremo far crescere rigogliosi in modo che siano piacevolmente abitabili dai nostri spiritelli.
Il gioco, un card game, è composto da alcuni mazzi di carte ( nello specifico carte tronco, carte Kodama, carte decreto, carte ramo), token giocatore, segnalino primo giocatore, una plancia segnapunti/avanzamento e segnalino stagioni.
Le 3 stagioni
Il flusso di gioco è molto semplice, come semplice è il setup.
Si piazza la plancia segnapunti, si distribuisce una carta tronco casuale ad ogni giocatore ed in base all’ elemento chiave che sarà presentesull carta si prenderà il rispettivo segnalino giocatore e si piazzerà nel primo spazio del segnapunti, ovvero lo zero.
Si divideranno poi le carte decreto in 3 mazzi separati in base alle stagioni di appertenenza ( primavera, estate, autunno ) e se ne pescherà una per stagione, posizionandole a faccia in giù accanto alla plancia di gioco. Infine si distribuiranno 3 carte ramo e 4 carte Kodama per giocatore e si posizionerà il segnalino stagioni nel primo spazio della prima stagione, la primavera. Vien da se che ogni mazzo di carte dovrà essere ben mescolato.
Il gioco si articola in 3 fasi principali: fase decreto, fase crescita e fase Kodama.
Nella fase decreto si scoprirà la carta decreto della stagione in corso. La carta decreto imporrà una regola che avrà validità per tutta la stagione in corso come ad esempio guadagnare punti in un certo modo oppure proporre eventi di un certo tipo.
Scoperta la carta decreto si passerà alla fase crescita. In questa fase, suddivisa in 4 turni, ogni giocatore dovrà giocare una carta ramo posizionandola su uno dei rami del tronco a sua disposizione, oppure come prolungamento di un ramo già piazzato, simulando così la crescita dell’ albero. Bisognerà però tenere conto di alcune indicazioni di piazzamento come ad esempio non coprire mai elementi chiave dell’ albero, toccare più di una carta contemporaneamente oppure fuoriuscire dal bordo del tavolo.
Una volta piazzato un ramo si conteranno i punti guadagnati seguendo un semplice criterio: ogni elemento presente sul ramo, che siano funghi, lucciole, fiori etc etc, donerà punti solo se presente in modo consecutivo a partire dalla carta appena posizionata.
Conteggiato il bottino si farà avanzare il proprio segnalino sulla traccia segnapunti. Attenzione però che ogni ramo non potrà donare più di 10 punti in totale. Quindi raggiunto il limite dei 10 punti dovremo necessariamente iniziare ad espandere nuovi rami.
Dopo quattro turni di crescita si arriverà alla fine della stagione e qui ogni giocatore potrà giocare una carta Kodama in suo possesso risolvendone gli effetti ( fase Kodama ).
Fatto ciò una nuova stagione avrà inizio, si scoprirà la relativa carta decreto e via dicendo.
Vorrei tanto un giorno vedere un Kodama …
Kodama è un gioco delizioso. A partire dalla confezione fino ad arrivare ai token, passando per le carte, tutto è in misura perfetta. Le illustrazioni di Kwanchai Moriya sono una meraviglia. I testi sono chiari come chiara è l’ iconografia.
Mi sono innamorato del concept di questo gioco. Mi piace intavolarlo, guardare gli alberi espandersi e sentirmi artefice di qualcosa di magico toccando con mano leggende con non mi appartengono ma che in qualche modo sono riuscite a trascinarmi nel loro mondo. E poi c’è quella spensieratezza nel gameplay che ti accompagna per tutti i 30 minuti circa necessari a terminare la partita… favoloso.
Un gioco che si spiega in 5 minuti e tutti sono pronti a giocarlo. Nelle varie partite giocate non abbiamo mai sofferto di tempi morti. I turni scorrono veloci e senza intoppi e vi assicuro che riuscire a creare il giusto equilibrio in modo da guadagnare un bel filotto di punti crea un buon livello di sfida e pianificazione, sempre tenendo conto di cosa avremo in mano. In definitiva è un gioco che ben si presta sia a neofiti sia a giocatori più esperti.
Grazie ad un artwork di sicuro impatto e a regole snelle ed efficaci Kodama è entrato nel mio cuore.
Fossi in voi ci farei un pensierino …
Augh.
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