Descent – Forte Candric – Kindred Fire #6
La fortuna ci bacia! Con questa chiave avremo accesso alla ricchezza cara la mia elfa!
{ Sesto episodio narrativo basato sulla campagna Kindred Fire di Descent – seconda edizione }
Attenzione : Può contenere spoiler
Il forte sommerso
Sullla via del ritorno verso Tamalir, Grisban nota in lontananza un’ imponente struttura circondata dal fiume Refrya.
Ashrian. Guarda. – indicando con la punta del dito una grande struttura ricoperta di muschio e alghe – Se la memoria non mi inganna quello dovrebbe essere Forte Candric. Si narra che la sua costruzione non fu mai terminata a causa dell’ inarrestabile espansione del fiume che lentamente tende a sommergerlo. I cantori narrano di un grande tesoro ancora intatto al suo interno, un tesoro che viene però stretto nelle umide grinfie dei Merroid.
Quindi vorresti andare a dare un’ occhiata giusto ? mmmm … perchè no. Magari ne varrà la pena e il tesoro, se mai ce ne fosse uno, ci permetterebbe di acquistare del nuovo equipaggiamento al mercato di Tamalir – annuisce Ashrian.
I due giungono quindi sulla riva del fiume. Sembra non ci sia modo d’ entrare nel forte quando Ashrian nota che poco più in alto, al lato del bastione occidentale, c’è una finestra facilmente raggiungibile scalando la parete grazie a degli occhielli per bandiere che sembrano ancora ben saldi.
Le acque del fiume sono calme e pertanto attraversarle a nuoto per raggiunegere la parete del forte non sarà un problema.
L’ intuizione di Ashrian è corretta. Gli occhielli sono integri e resistenti e pertanto raggiunegre la finestra è un gioco da ragazzi.
Entrando però avvertono subito che qualcosa non va. Grisban si ricordava bene: il forte è oggetto di presidio da parte di un gruppo di merroid e dovrebbe essere un gruppo abbastanza grande in quanto a terra sono ben visibili molteplici striscie appiccicose, le classiche strisciate che si lasciano dietro quegli esseri mollicci.
Pochi passi all’ interno del forte ed ecco che Grisban si sente afferrare da qualcosa attraverso la parete. Sono tentatacoli.
Il prode nano non esita un secondo e li attacca falciandoli di netto ma subito ne spuntano di nuovi in altri punti delle pareti. Dal buio della stanza di fronte ecco anche apparire un Merroid.
Si muove lento e minaccioso.
“Adiamo via! C’è qualcosa di maligno. Lo sento” – impera Ashrian.
Ma Grisban non l’ ascolta e si lancia verso il merroid attaccandolo con l’ ascia.
Ashrian corre in suo aiuto e mentre attaccano a testa bassa due cultisti della carne fanno la loro comparsa.
Un merroid, due mutacarne e tentacoli che fuoriscono dalle pareti.
Non c’è più modo di ritirarsi. Bisogna liberare lo spazio.
Tra attacchi corpo a corpo e precisi colpi d’ arco dalla distanza Ashrian e Grisban riescono a farsi largo attraversando l’ unica porta presente.
Ma non appena attraversano la soglia vengono colti da sorpresa da un Ettin.
I tesori di Candric
L’ Ettin è a guardia di numerosi scrigni che sono posti ai lati della stanza adiacente. Non c’è modo di passare in quanto la statuaria creatura blocca il passaggio.
Ma non dovevano esserci solo Merroid ? – domanda Ashrian mentre assesta un calcio diritto al tallone del roccioso compagno.
Grisban non risponde e , in preda all’ ira, attacca impietosamente il mostro a due teste ma subisce ingenti ferite. Ashrian dalla ditanza riesce ad assestare due attacchi che inginocchiano l’ Ettin.
Ora che la via è libera i due scalano il cadavere del mostro e giungono in una sala ben illuminata da numerose feritoie alle pareti.
Tutt’ intorno diversi scrigni sono disposti ordinatamente uno di seguito all’ altro ma sono tutti chiusi a chiave. Gisban prova a forzare le serrature ma senza esito.
Serve qualcosa per aprirli. Potrei fracassarli con la mia ascia ma rischierei di rovinare quello che contengono. Magari se guardiamo bene in giro riusciremo a trovare quello che ci serve. Magari una chiave …
Ashrian guarda di striscio il nano. Dal suo volto si capisce che vorrebe soltanto tornare indietro ma sa bene che il suo compagno non la seguirebbe e perciò, con fare lento e guardingo, si dirige verso l’ unica porta della stanza.
La porta è aperta e conduce in un’ altra stanza dove tutto sembra piuttosto tranquillo. A sinistra c’ è un corridoio.
I nostri eroi si spingono verso il corridoio e quando sono a circa metà strada notano uno strano scintillio sulla parete in fondo.
Giusto il tempo di aguzzare lo sguardo ed ecco che dall’ ombra spuntano altri due mutacarne. Farli fuori non è un problema.
Il corridoio non conduce da nessuna parte. È un vicolo cieco che contiene però quello che Ashrian e Grisban stanno cercando.
Appesa alla parete c’è un chiave di cristallo delle montagne Eversyll, cristallo noto per la sua capacità di plasmarsi.
La fortuna ci bacia! Con questa chiave avremo accesso alla ricchezza cara la mia elfa!
Ma non appena Grisban termina di ciarlare un forte tonfo viene dalla stanza dall’ altro lato del corridoio.
Lo sapevo. Non c’è nulla di buono in questo posto! Maledetto tu e la tua insana voglia di tesori! E maledetta io che ti seguo. Scappiamo. ORA! – Ashrian afferra il tozzo compagno per un braccio e di forza lo trascina lungo il corridoio ma quando stanno per raggiungere la stanza successiva si presenta loro ciò che nessuno vorrebbe trovarsi di fronte.
Grandi tesori, grandi pericoli
Elosyr, signore dei draghi Elite di Khtsura si erge dinanzi a loro. Ha lo sguardo rivolto in basso, il collo teso e gli artigli ben piantati a terra. È pronto a scattare … è pronto a divulgare morte.
Ashrian tenta subito di azzopparlo attaccandolo agli arti anteriori mentre Grisban, arco alla mano, prova a procurargli ferite al torso. Elosyr scatta in avanti e con due rapidi colpi d’ artiglio ferisce gravemente Grisban. Ashrian, senza arretrare porta a segno un possente colpo riuscendo a stordire per un attimo la bestia. Grisban allora attacca con tutta la forza rimasta impugnando l’ascia con due mani. Il colpo è possente e ben assestato. Elosys sembra provato dalla serie di attacchi appena subiti ma non indugia e subito risponde con un colpo di coda provocando altre ferite.
Ashrian pertanto ricorre alle sue abiltà di elfa e grazie ad un preghiera al sole rimargina una piccola parte delle lacerazioni subite. Subito dopo si concentra e infligge un ulteriore colpo al drago che cade a terra privo di sensi.
Forza Griban. Usciamo di qui. – urla Ashrian.
Mentre fuggono, prima che Elosys si riprenda, Grisban fa giusto in tempo ad aprire un paio di scrigni ed arraffare 80 monete d’ oro.
Una volta lontano dal forte, provati dalle numerose ferite subite, che si vanno a sommare a quelle ancora ben evidenti dopo l’ ultimo scontro con Farrow, Ashrian e Grisban si dirigono verso Tamalir.
Sono spompati e visivamente provati ma hanno ancora quella luce negli occhi, la luce di chi d’ avventura si nutre.