Warparty – La nostra recensione
Se venissereo in qualche modo limati i difetti riferiti ai controlli e alla telecamera potrebbe diventare un must degli RTS su console.
Il Belligerante periodo post-Go’n
Oggi parliamo di RTS e nello specifico di Warparty, gioco di Crazy Moneky Studios e Warcave e disponibile per tutte le piattoforme ( PC, PS4, XBox One, Switch ).
Warparty è un classico RTS e incarna tutte le peculiarità del genere. Noi lo abbiamo giocato su PS4 e vi racconteremo come è andata.
Il gioco è ambientato nella preistoria dove alcuni fazioni lottano per il potere dopo la caduta della civiltà Go’n. Potremo scegliere di giocare nei panni di 3 diverse tribù, nello specifico i Wildlanders, i Vithara e i Necromas. Ogni tribù godrà dei propri metodi di espansione e di abilità speciali da utilizzare nelle situazioni più consone. Tutte sono ben caratterizzate e diversificate, mantenedo un buon bilanciamento di base.
Scelta la fazione di gioco e terminato l’ obbligatorio tutorial, che in questo genere di giochi è fondamentale e altamente consigliato, ci troveremo nella situazione più classica che un RTS possa offrire : guidare un piccolo manipolo di unità, compreso il capo che sarà il nostro alter ego, cercando di dare vita ad un villaggio degno, acquisire risore e naturalmente difendere i nostri insediamenti dagli attacchi nemici cercando di predominare su tutto e tutti.
Real Time Preistoric Strategy
Si potranno costruire case, che faranno aumentare la popolazione, caserme militari che produrranno e addestreranno unità militari, infermerie in grado di ripristinare la salute, fattorie che produrranno risorse, silos per stipare le risorse e strutture di ricerca per migliore le abilità del nostro esercito e altro ancora.
Oltre al tutorial potremo scegliere se optare per una modalità schermaglia, dove si affronteranno singoli battaglie, una modalità sopravvivenza che proporrà sfide partendo da un numero di risorse limitato, una modalità campagna e infine una modalità multiplayer online, con sfide classificate e non e possibilità di personalizzazione.
Le mappe di gioco, popolate da numerosi dinosauri da poter addomesticare e controllare, sono piuttosto varie e potremo scorrazzare in lungo e in largo cercando di espandere la nostra comunità e acquisire materiali.
E saranno proprio i sopracitati dinosauri uno dei fulcri chiave del gameplay. Infatti ogni tribù potrà sfruttare quest’ ultimi a proprio vantaggio. Ad esempio i Wildlanders potranno utilizzarli come cavalcature, i Vithara potranno controllarli per rafforzare il proprio potere e i Necromas invece potranno trasformarli in temibili zombie.
Altra importante caratteristica del gameplay sarà il conquistare i templi Go’n, i quali garantiranno potere, una delle tre tipologie di risorse assieme a cibo e cristalli. Naturalmente grazie all’ acquisizione di materiali e potere si potranno effettuare upgrade di varia natura.
Graficamente siamo di fronte ad un gioco molto dettagliato e curato, non c’è che dire. Le animazioni, anche se a volte piuttosto goffe, rendono molto bene i tratti di ogni unità in gioco. Il level design è buono e le varie mappe sono ben caratterizzate.
Un ‘altra caratteristica che è degna nota è l’ IA dei nemici che tende a rendere benissimo il contesto proponendo sessioni sempre serrate con un alto tasso di aggressività, caratteristica che ben calza al periodo storico di riferimento.
L’ audio è nella media. Il gioco è sottotitolato in italiano e tutti i menù sono tradotti nel nostro idioma.
Ma veniamo alle note dolenti
Su console i comandi non sono poi così intuitivi. Troppi e consufusionari da risultare ostici specialmente nelle fasi più concitate. Non parliamo poi della possibilità di creare hotkey, un inferno. A tal pro sarebbe stato gradito l’ inserimento di un pausa tattica al fine di poter selezionare comodamente le unità e determinarne le azioni.
Assente la possibilità di poter muovere la telecamera a nostro piacimento e vi assicuro che se ne sente veramente la mancanza specialmente in zone rigogliose di vegetazione o antiche strutture dove perderemo di vista i nostri senza aver più cognizione di cosa stia accadendo. Inoltre non potremo salvare a nostro piacimento ma sarà possibile soltanto tra uno stage e l’ altro.
Chiudo citando il metodo di selezione che avviene tramite la pressione ripetuta di un tasto ( X su PS4, sistema su cui abbiamo provato il gioco ) creando così un perimetro di selezione sempre più ampio. Scomodo, anzi scomodissimo.
Dunque dunque dunque
Tirando le somme Warparty è un buon RTS old-school contornato da una storia gradevole, curato e con una buonissima longevità di fondo.
A valle dei problemi riscontrati, riferiti poi alla nostra prova su console e sicuramente molto meno invasivi su PC, dimostra di avere carattere e di essere una valida scelta per gli amanti del genere, tenendo anche conto che si tratta di un prodotto indie, e per essere indie il lavoro svolto è encomiabile.
Se venissero in qualche modo limati i difetti riferiti ai controlli e alla telecamera potrebbe diventare un must degli RTS su console.
Augh.