To Hell with Hell – Viaggio di sola andata per l’ inferno
To Hell with Hell ha potenziale, ma il senso di abbandono che permea un po il titolo negli ultimi tempi, in termini di sviluppo, giustifica ad oggi il “passare oltre” dei papabili giocatori.
Highway to hell
Un prodotto solido, divertente in termini di gameplay, con un riconoscibile ed apprezzabile stile artistico, figlio di un “filone” ben preciso che va a collocarsi fianco a fianco ad altri titoli come Enter the Gungeon e Nuclear Throne tanto per citarne un paio.
Oggi, andiamo a fare le pulci a To Hell with Hell (da ora in poi THWT) gioco sviluppato da Lazurite Games, rilasciato nel Luglio del 2018 e tuttora in stato di accesso anticipato sul negozio di Steam.
13 e 99 sono gli euro richiesti per il gioco, ma noi di MENIAC!, dopo aver reso grazie per la key gratuita fornitaci , imbracciamo spada o fucile a pompa e ci gettiamo a muso duro nelle viscere degli inferi ad affettare e spappolare demoni a destra e a manca per raccontarvene quattro su questa produzione aimè dal futuro avvolto da una fitta coltre di nebbia (il perché lo vedremo più avanti).
Concept semplice: vai all’inferno e uccidi tutto quello che ti si para davanti. Il perché ed il per come, come altre nozioni sulla trama, non sono assolutamente necessarie a parer mio e toglierebbero quel pizzico di sano appeal che preferisco farvi scoprire in prima persona di questo indie –Rogue like – Bullet Hell.
Giù la maschera
Due armi a disposizione , una da “fuoco” ed una da “mischia” e maschere intrise di poteri speciali saranno i nostri compagni fidati di viaggio in quella che non è allo stato attuale delle cose una “full-release” del titolo.
Già, perche ad oggi, To Hell with Hell è disponibile in status di accesso anticipato. Si percepisce del potenziale che potrebbe far risultare il gioco ultra-intrattenente e divertente piu di quanto già non sia, ma allo stato attuale di distribuzione, la risicata diponibilità di armi fruibili e le sopracitate maschere, sono un motivo di riflessione che matura proprio durante l’esperienza gamepad o tastiera alla mano.
Restare senza alcuna abilità, considerata la vulnerabilità delle maschere stesse e dei poteri in loro custodite, ci faranno presto ritrovare in game ad affrontare orde sconfinate di demoni muniti soltanto di un arma corpo a corpo, tramuntando quello che risulta essere divertente e stimolante ai primi approcci in qualcosa che alla lunga potrebbe annoiare e sicuramente non divertire tutti.
Gli amanti dei titoli realizzati in pixel-art adoreranno THWH, lo stile “finto 8-bit” è sempre ricolmo di un fascino intramontabile. Nel mio piccolo, per quanto detto poc’anzi, mi sento di dire che ad oggi su THWH c’è estremo bisogno di una caratteristica specifica: l’equilibrio della sfida e nuovi, ulteriori rilasci da parte dei developers.
In fondo andrebbe forse aggiustato un pelino il tiro perché grazie a minuscole modifiche ed accorgimenti al gameplay questo gioco potrebbe tendere un po più la mano verso un maggiore numero di videogiocatori, partendo magari dalla semplice implementazione dell’inventario da 2 a 3 armi disponibili.
Die Hard
Il gioco è molto bello, anche se molto molto difficile ed è doveroso dirlo.
In soldoni si parla di pulire le aree, ottenere la ricompensa ed eliminare il boss di turno per poi ripetere il procedimento dal principio. Il tutto accompagnato da un comparto audio che non esalta ma allo stesso tempo non guasta neanche un po’ l’esperienza di gioco facendo la sua discfreta figura.
Certo, qualche calibrazione andrebbe fatta anche sul sonoro che “sporca”, se cosi vogliamo definire le musiche di sottofondo in piu occasioni . Altro piccolo “nasino” storto potrebbe risultare per qualcuno il ∫ di elementi a video durante gli assalti dei nemici, dove i proiettili ed i colpi sferrati in generale vanno spesso a riempire completamente l’HUD.
A volte saremo anche costretti a ricominciare la partita, restart derivante della poca capienza dell’ inventario, come già accennato in precedenza. Dopo ogni morte, e ce ne saranno di certo, il dungeon si modificherà, rendendo quindi inutile imparare a memoria il pattern dei nemici e delle stanze ( roba non consigliata a chi non possiede nervi ben saldi, ndr ).
Anche il dover pushare il pulsante per raccogliere gli items potrebbe risultare un po fastidioso, se non antipatico, quando si è circondati da nemici nel bel mezzo di una battaglia. Magari basterebbe passare sopra ai drops per raccoglierli e rendere ancor piu fluida la già comunque ultra-scorrevole esperienza di gioco.
Ad esempio immaginate se in The Binding of Isaac dovessimo spingere il bottone per raccogliere gli oggetti… ecco, credo di aver colto l’ essenza. In breve, a molti sarà di gradimento il “caos” di tutto quello che ho citato finora, ad altri indubbiamente NO. A voi tirare le somme.
Arrested Development
Purtroppo, sembra che gli sviluppatori abbiano interrotto il rilascio degli aggiornamenti da un po di tempo, lasciando però invariato il prezzo di acquisto sui 13 euro.
Niente di ufficiale, ma a questo punto, nonostante il gioco sia decisamente giocabile ed offra un livello di sfida più che notevole, una rivisitazione del prezzo, troppo alto secondo me, sarebbe auspicabile oltre che corretta eticamente.
In una ipotetica classifica, anche se odio fare classifiche, non mi sento di raccomandare al 100% il titolo a voi lettori; titolo che in graduatoria, si piazzerebbe nettamente nei bassifondi in confronto ai suoi parenti stretti Enter the Gungeon,Tesla vs Lovecraft ecc..ecc…
THWH ha potenziale, ma il senso di abbandono che permea un po il titolo negli ultimi tempi, in termini di sviluppo, giustifica ad oggi il “passare oltre” dei papabili giocatori.
Considerata comunque la possibilità di smadonnarci sopra e di goderne, nonostante le features dette nelle righe precedenti, To Hell With Hell è comunque un prodotto capace di offrire un altissimo livello di sfida congiunto ad un notevole tasso di divertimento assicurato.
Raccomandiamo di non sottovalutarlo se lo giocherete o ne pagherete le conseguenze in termini di controllers e tastiere distrutte….