giovedì, Novembre 21, 2024
PCPS4 / PS5VIDEOGAMESXBOX One / Series S|X

Eternity: The Last Unicorn – La nostra recensione

Eternity the last unicorn meniacEternity: The Last Unicorn è un prodotto mediocre. Stiamo parlando di un gioco che non avrebbe eccelso nemmeno nella generazione PS2.

 

C’ erano una volta quattro unicorni

Quando ho letto per la prima volta di Eternity: The Last Unicorn sono rimasto subito incuriosito. Mi stuzzicava l’ idea di mettere le mani su un action-rpg vecchia scuola. Pertanto mi sono buttato anima e corpo all’ interno di questa avventura ( giocato su Ps4 ).

La mia cuorosità sarà stata ripagata dal titolo sviluppato da Void Studios ed edito da 1C Entertainment su Ps4,Xbox One e PC?

Il gioco è immerso all’ interno della mitologia norrena con tanto fantasy di stampo classico a contorno. Il prologo narra di un potere perduto che dona immortalità. Tre dei quattro unicorni sacri, portatori del potere, sono scomparsi e il quarto, al quale è stato anche spezzato il corno, è stato maledetto.

Eternity the last unicorn meniacPertanto il potere è svanito e toccherà a noi, nei panni di Aurehen, un’ elfa, cercare di eliminare la minaccia e riportare l’ immortalità al suo popolo. Oltre ad Aurehen ci troveremo a guidare un secondo personaggio, un guerriero vichingo di nome Bior.

Eternity ha veramente una impostazione old school. Ci troveremo a scorrazzare per la terra di Alfheim con tanto di telecamera fissa. Un mondo di gioco contenuto dove faremo avanti e indietro per le varie zone in cerca di materiali e oggetti atti alla progressione della storia e combattendo nemici su nemici.

Anche graficamente siamo di fronte ad un gioco old in tutti i sensi. Modelli poligonali approssimativi e spigolosi, con animazioni ridotte al minimo. Texture di bassa qualità e in generale un modeling poligonale molto grezzo. Ci sono trovate interessanti come l’ applicazione di alcuni filtri che rendono i dungeon dall’ aspetto polveroso e tetro ma rimane tutto molto spartano. Nonostante ciò qualche piccolo scorcio o dettaglio risulterà piacevole e ben inserito all’ interno del mondo di gioco.

A livello di narrazione siamo sempre su livelli molto bassi. Oltre l’ incipt iniziale avremo poche righe di testo a corredo degli eventi e quindi non si avrà mai quel senso di immersione che può regalare un canovaccio narrativo ben sviluppato. Le aree di gioco durante i caricamenti sono sempre introdotte da una descrizione che in maniera sommaria introduce alla mitologia norrena ma che alla fine non riescono a regalare profondità.

Eternity the last unicorn meniac Eternity the last unicorn meniac

Passiamo al gameplay

I combattimenti sono monotoni. I nostri eroi, che guideremo in fasi ben distinte del gioco, se pur con caratteristiche peculiari, avranno lo stesso identico stile di combattimento. Cinque tasti in tutto per effettuare combo, parate e attacco speciale.L’ esigua quantità di “bottoni” a nostra disposizione non sarebbe un problema, anzi, ma purtroppo ogni combattimento si risolverà utilizzando soltanto due tasti ovvero l’ attacco pesante e la schivata. Tutte le altre combinazioni risulteranno superflue e presto vi scorderete di utilizzarle.

La componente gdr è ridotta all’ osso. Non aspettatevi equip vari e rami di abilità dove poter sviluppare una build di qualche tipo.

Salendo di livello, e si livella in maniera vorticosa, le statistiche dei personaggi saliranno in maniera graduale automaticamente. Potremo sviluppare autonomamente  le nostri armi, o meglio potremo upgradarle aumentandone le caratteristiche come poter di attacco o difesa. Tenete a mente che ogni personaggio avrà due sole tipologie di armi e quando dico due intendo prorio due; ad esempio l’ elfa avrà una spada e un arco, sempre gli stessi. Inoltre si potrà incrementare la nostra barra degli HP trovando degli appositi medaglioni e si potranno utilizzare alcuni oggetti che doneranno maggiore bonus temporanei ma nulla di più.

Eternity the last unicorn meniac

Nel gioco è anche presente una componente di crafting. Raccogliendo i loot dai nemici sconfitti o dagli scrigni dei tesori disseminati nel mondo di gioco, oppure acquistandoli dai mercanti, potremo creare oggetti curativi e di supporto, oltre che item necessari al proseguo dell’ avventura. Il crafiting si potrà effettuare soltanto in un punto ben preciso e percìò, vista l’ assenza di viaggi rapidi, ci si troverà a fare avanti e indietro dalle varie zone continuamente.

Il backtraking è ossessivo e sfiancante e spesso prima di ottenere l’ oggetto necessario dovremo combattere lo stesso nemico svariate volte. A questo aggiungete che i nemici in ogni area saranno sempre gli stessi, dislocati sempre nello stesso identico modo. Perciò una volta ripulita una zona sarà necessario uscire per poi rientrare, permettendo così il respawn e iniziando nuovamente l’ operazione di pulizia al fine di ottenere quello che cerchiamo.

L’ IA a volte è imbarazzante. Tutti gli opponenti si getteranno a testa bassa verso di noi, senza un minimo di strategia corale, con tanto di comportamenti inspiegabili e vistosi trigger. Non parliamo poi delle hitbox … lasciamo proprio perdere.

Immancabili i boss e anche qui nulla di memorabile. Non ci sarà bisogno di chissà quali stategie per sconfiggerli e ci affideremo alla solita combinazione “attacco pesante-schivata”.

Sul fronte audio una sola base ci accompagnerà per tutta la durata dell’ avventura, per carità… è anche piacevole e rilassante ma si poteva almeno creare un tema per zona. Gli effetti sonori sono pessimi.

Eternity the last unicorn meniac Eternity the last unicorn meniac

Poveri unicorni…

Eternity: The Last Unicorn è un prodotto mediocre. Stiamo parlando di un gioco che non avrebbe eccelso nemmeno nella generazione PS2. Modelli scialbi, una parte narrativa troppo approssimativa come approssimativa è la componente action e gdr, quest’ ultima iniesistente. Non aprliamo poi del crafting, odioso nel suo assillante backtracking.

Nonostante ciò non sono riuscito a staccarmi dal pad e l’ ho finito tutto di un fiato impiegando cira 11 ore per terminare l’ avventura. Tenete a mente che sono anche morto svariate volte perchè basta una distrazione per trovarsi a terra esanimi.

Masochismo? Forse si. Tra tutti i problemi sopra menzionati sono comunque riuscito a trarre divertimento da questo titolo. Vuoi per la formula semplice proposta, vuoi in qualche modo per l’ ambietazione, vuoi per quell’ aspetto “old” che tuto sommato non mi è dispiaciuto.

Con questo non voglio dire che questo gioco sia meritevole di attenzione, anzi, non ve lo consiglio assolutamente tenendo anche in considerazione il prezzo di 19,99 euro.

Augh.

Eternity the last unicorn meniac

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *