Trials Rising, centro di gravità permanente
Tirando le somme , l’ultimo prodotto confezionato da Ubisoft RedLynx , è un titolo di quelli da avere nella propria collezione
TRIAL and Error
O lo ami o lo odi, senza mezze misure. Trials Rising è così , prendere o lasciare.
Stavolta è tornato , assolutamente non snaturato bensì forte dei capisaldi che lo hanno contraddistinto fino ad oggi.
Una vasta personalizzazione di pilota e moto,una longevità pressochè infinita che non cade mai nella ripetitività ed una cascata di divertimento assicurato , sono ciò che fa di questo titolo qualcosa su cui vale assolutamente la pena spendere il proprio tempo.
3,2,1,…go!
Un breve tutorial e via in sella, si parte dai livelli piu “easy” all’interno di una vera e propria modalità carriera con il titolo che si apre gradualmente col passare delle ore grazie a sfide e contratti da soddisfare per progredire ed un ricambio costante e sempre più coinvolgente di stimoli per il videogiocatore .
Trials è un gioco , per chi non lo conoscesse (credo si possano contare sulle dita di una mano), che crea dipendenza, assuefazione , ve lo dice il sottoscritto , che nonostante abbia un lavoro , una fidanzata , un gatto e la partita di calcetto settimanale è rimasto intrappolato nel gioco , dopo il primo avvio , considerando l’intero arco della giornata , per ben 8 ore totali.
Anche adesso avrei voglia di sfidare la forza di gravità su quei percorsi folli , sorprendenti ma soprattutto geniali in termini di realizzazione e creatività.
Ma torniamo al controller in mano : un approfondimento post tutorial porta il nome di University of Trials, lezioni vere e proprie di difficoltà crescente che faranno di noi i conoscitori delle abilità e delle regole della fisica su una moto : si apprenderà ciò che sta alla base di una guida spericolata fino a conoscere le skills più estreme .
Definirlo user-friendly sarebbe riduttivo, questo è senza dubbio un titolo alla portata di chiunque. La cosa che può sorprendere chi imbocca per la prima volta i “cunettosi” sentieri di Trials è l’incredibile risposta controller alla mano di quello che avviene a schermo.
Le leggi della fisica rispondono alla perfezione ai comandi che imprimiamo in game, gli input arrivano diretti e fluidi attraverso un sistema di gioco semplice ma estremamente ricco di profondità. Abbiamo un mondo intero (e non è un modo di dire) cosparso di tracciati creato a regola d’arte e che mi fa brillare gli occhi in termini di grafica. Ispiratissimo a dir poco, come lo è del resto l’idea di farci gareggiare in ogni pista contro 4 piloti fantasma sorteggiati randomicamente dalla rete.
Menzione extra per la componente Editor dei circuiti di gara , in cui si può dare libero sfogo alle proprie idee o scaricare le piste create dai giocatori di tutto il mondo , aumentando esponenzialmente la longevità del gioco .
Non che Trials avesse bisogno di allungare il suo brodo , forse l’unica cosa di cui aveva bisogno era una navigazione degli eventi e delle competizioni più chiara e individuabile e che si frapponesse ancora meno tra una gara e l’altra .
Spieghiamo meglio nelle righe a seguire qualcosina su cui riflettere e che può essere forse migliorato.
Doppioni
Del tutto personale e giustamente opinabile la gestione delle schermate tra il completamento di un livello e l’inizio di uno nuovo , ci sono decisamente troppe “slides” interattive prima di risalire realmente in sella.
Si passa dalla schermata del podio di fine gara , alle ricompense xp e casse da aprire ricevute , alla navigazione della mappa per la selezione del nuovo tracciato. Forse il podio non è poi così importante se diventa un ostacolo verso la gara successiva (parere mio eh…) .
Tornando al tema delle casse ricompensa, consiglio vivamente di non accumularne in quanto non è contemplata una funzione al controller per aprirle letteralmente tutte insieme ed una animazione di apertura ritardata come quella cui vi troverete di fronte potrebbe farvi disamorare nel caso aveste da aprire ad esempio una quindicina di casse …provare per credere.
Una caratteristica , negativa , impossibile da non percepire è il fatto che le ricompense stesse sono troppo orientate verso gli adesivi ed in rari casi si riesce ad ottenere pezzi di ricambio per le moto , ad aumentare il senso di frustrazione c’è anche la componente “doppioni” che dopo appena 3 ore di gioco mi ha costretto a vendere almeno 5 caschi di stampo medievale tanto per citare una ricompensa a caso.
I più esigenti potrebbero soffrire del celebre popup di caricamento dovuto in buona parte al fatto che si può riavvolgere istantaneamente dopo una caduto l’intero tracciato o ripartire dall’ultimo checkpoint , i più navigati della serie credo che oramai non ci facciano neanche più caso , ma i nuovi potrebbero non gradire questo piccolo fastidioso freeze .
La mappa del mondo si popolerà di nuove gare , sfide e arene che appariranno in maniera massiva e non risulteranno fin da subito individuabili. Tutte impressioni le mie che comunque non vanno ad influenzare il risultato finale , che mi spinge a considerare questo TRIALS come uno dei migliori Arcade presenti ora sulla scena.
Must Have
Nulla da eccepire sul comparto audio che sa dare la carica e spingere alla concentrazione il giocatore. Nel caso non troviate le musiche adatte ai vostri gusti potete sempre utilizzare le vostre, magari sulla traccia di Battiato “Centro di gravità permanente”, rimanendo sempre in termini di leggi della fisica.
La novità a questo giro è sicuramente l’introduzione del Tandem che va ad impreziosire l’esperienza cooperativa-multigiocatore che già annovera le sfide a 4 giocatori presso la stessa console.
Tirando le somme , l’ultimo prodotto confezionato da Ubisoft RedLynx , è un titolo di quelli da avere nella propria collezione presto o tardi … meglio presto .