La nostra intervista a Little Rocket Games
Abbiamo intervistato Little Rocket Games, interessantissima casa editrice italiana di boardgames completamente indipendente.
MENIAC : Ciao, rompiamo subito il ghiaccio con una domanda di rito: chi e cosa è Little Rocket Games?
LRG : Innanzitutto volevamo ringraziarvi per l’opportunità che ci avete dato. Siamo una casa indipendente al 100%, composta da un team di persone che mettono passione e dedizione completa al proprio lavoro cercando di creare prodotti che si distinguono per creatività e alto profilo artistico.
MENIAC : Altra domanda di rito : cosa vi ha spinto nel dedicarvi all’ editoria di giochi da tavolo ?
LRG : Viviamo a stretto contatto con il mondo ludico, la nostra azienda è impegnata da quasi 30 anni nella vendita al dettaglio e questo ci permette di confrontarci quotidianamente con chi davvero gioca ai giochi da tavolo. Certamente il viverli così a 360 gradi ci ha fornito il trampolino di lancio per misurarci con la nostra creatività e voglia di fare. E’ un mondo vastissimo e popolatissimo in cui spesso è difficile trovare spazio, ma avevamo il desiderio di essere attivi, proporre il nostro modo di giocare, di vivere appunto il gioco da tavolo. Così abbiamo iniziato la nostra avventura con Dream e poi via via con gli altri titoli… il difficile ora è fermarci!
MENIAC : Siete una casa editrice indipendente che si occupa di tutta la filiera partendo dall’ idea embrionale di un gioco fino alla sua distribuzione, curando tutti gli aspetti legati naturalmente alla realizzazione. Da cosa nasce questa scelta di essere slegati dalla grande catena di produzione/distribuzione?
LRG : Sicuramente il desiderio di poter scegliere in libertà sia l’aspetto creativo che quello tecnico, giusti o sbagliati, e poter seguire in maniera quasi maniacale tutta la produzione. Ci piace poter affermare che i materiali e le stampe utilizzate siano esclusivamente prodotti in Italia, cosa che per noi è un vanto.
MENIAC : Parlateci del vostro modello di creatività. Come nasce un gioco made in Little Rocket Games?
LRG : Individuare dove nasce un’idea non è semplice, a volte tutto parte da un’immagine che ci ha colpito, altre ad un’equazione matematica che ci è frullata in testa, altre ancora dal ricordo di un grande classico che abbiamo ritirato fuori oppure semplicemente dal desiderio di giocare a qualcosa a cui nessuno ha ancora pensato. In ogni caso il primo step è sempre quello di buttar giù l’idea su un pezzo di carta, illustrarla a tutti i componenti dello staff (vi assicuro che non sono pochi) e vedere le prime reazioni, poi ognuno aggiunge un pezzettino di ciò che vorrebbero trovare nel gioco, cerchiamo di non rendere tutto scontato e il gioco è fatto!
MENIAC : Abbiamo notato, e correggeteci se sbagliamo, che non vi siete mai affidati a campagne di crowdfunding per produrre i vostri giochi. Cosa vi tiene lontani da questo approccio?
LRG : Abbiamo in effetti valutato l’idea di affidarci a questo tipo di meccanismo, per il momento abbiamo accantonato questa possibilità, il nostro processo produttivo è molto rapido e cerchiamo di sfruttare l’onda emozionale nei nostri progetti, il crowfunding potrebbe rallentare quest’onda. Non escludiamo però, per progetti ben più ambiziosi, di rivalutare questa possibilità.
MENIAC : Abbiamo provato e recensito due vostri giochi, Dream e Naenia Cantor, e in entrambe i casi siamo rimasti piacevolmente colpiti dal concept semplice ma allo stesso tempo efficace dei vostri prodotti, oltre che dai meravigliosi ed evocativi artwork. Si potrebbe definire un vostro marchio di fabbrica?
LRG : Certamente. Come già detto, una caratteristica che ci contraddistingue è la massima cura di quello che è l’impatto visivo nei nostri giochi, curato con opere originali di artisti di grande talento che si sono messi alla prova stimolando la propria creatività in ambiti a loro nuovi e al tempo stesso stimolanti. Anche per i progetti futuri stiamo coinvolgendo tanti altri artisti che hanno passione, interesse e voglia di misurarsi con dinamiche nuove uscendo spesso anche dai loro schemi.
MENIAC : Giocando ai vostri titoli abbiamo notato che tendete sempre a stimolare la fantasia del giocatore, quasi a volerlo portare per breve tempo in altri luoghi pur sedendo ad un tavolo. Quanto credete sia importante utilizzare l’ immaginazione, specialmente per voi che vi rivolgete ad un pubblico di tutte le età?
LRG : La fantasia è certamente la chiave fondamentale per il successo di un gioco da tavolo. Sia dal punto di vista creativo, ma anche da un punto di vista meccanico e funzionale. Troviamo che sia assolutamente importante per bambini ma anche adulti sedersi ad un tavolo con un buon gioco e isolarsi completamente dalla confusione, in particolar modo quella tecnologica che ci rapisce ogni giorno attraverso i social e la televisione che blocca la nostra mente, impedendoci di immaginare sognare e dare vita ai nostri pensieri
MENIAC : Giochiamo con voi. Avete 10 carte in mano e grazie ai loro soggetti dovete raccontarci una storia, in pieno stile Naenia Cantor. Le carte sono : un orso sonnecchiante, un cacciatore di farfalle, un albero di mele, un lettore mp3 contenente brani di Paolo Conte, un cielo stellato estivo, un fiume dalle acque cristalline, un terreno arido e argilloso, un prato di margherite, una vecchia casa abbandonata e infine un epilogo ” chi dorme non piglia pesci”.
LRG : C’era una volta un anziano e triste orso sonnecchiante che viveva in una vecchia casa abbandonata costruita su una terra arida e argillosa, il suo unico amico era un cacciatore di farfalle che viveva su un rigoglioso albero di mele rosse. Un giorno il cacciatore andò a trovare il suo amico e, citando il maestro Paolo Conte gli disse: “ vieni, vieni, vieni via con me, niente più ti lega a questo luogo” qui non c’è più miele da mangiare e non ci sono più lucciole da inseguire. Ho trovato un meraviglioso fiume con acque cristalline dove potremmo passare gli ultimi istanti della nostra vita insieme. L’orso commosso lo seguì, durante il viaggio trovarono un incantevole prato di margherite blu, li si sdraiarono e rimasero a guardare uno strabiliante cielo stellato estivo, abbracciandosi per l’eternità. La felicità è un dipinto astratto, non sempre chi dorme non piglia pesci…
MENIAC: Dai, sputate il rospo…. quali sono i vostri boardgames preferiti ?
LRG : Questa è decisamente una domanda complicata! Partiamo col dire che abbiamo una collezione di più di 300 titoli sempre a disposizione con la quale giocare, ognuno di noi ha i suoi titoli preferiti, ma la realtà è che i grandi classici degli anni 80 e 90 sono sempre quelli che ci emozionano di più e dai quali traiamo ispirazione.
MENIAC : Progetti futuri?
LRG : Siamo in fibrillazione per l’uscita di Child Wood – Il mistero della Strega Bambina, un progetto molto ambizioso che parte con un primo libro game e sarà seguito poi da altri due volumi e da un gioco da tavolo RPCG. Un progetto che ci terrà impegnati per i prossimi 2 anni almeno e che vedrà la sua prima presentazione nell’arco della manifestazione Play Modena il prossimo aprile. Stiamo lavorando anche su ETEREA, un gioco da tavolo ispirato alle dimensioni parallele in cui si modificherà Tempo, Spazio e…. Infinito!
Ringraziamo Little Rocket Games per l' intervista concessaci. Vi ricordiamo che abbiamo recensito Dream ( QUI ) e Naenia Cantor ( QUI ), due titoli molto intriganti di LRG che vi consigliamo di tenere in considerazione.