Darwinning, poker di evoluzione
Il tema dell’ evoluzione si sente, come si avverte la voglia dell’ autore di affrontare un tema a carattere educativo immergendolo in un contesto family.
Scala reale alimentare
I giochi a tema evolutivo sono molto intriganti, almeno per noi è così. Pertanto abbiamo avuto l’ occasione di ricevere Darwinning e non ce la siamo lasciata scappare e ora ve ne parliamo.
Darwinning è un gioco prodotto da Dragon Dawn Productions ( vi dice nulla Perdition’s Mouth? ) e più nella specifico è stato creato dal designer Timo Multamäki insieme a tutti i membri della sua famiglia.
In definitiva si tratta di un trick-taking game da 2 a 6 giocatori ( età 9+ ).
Darwinning mescola il modello di gioco del poker a meccaniche di draft di carte e collezione di set. Il setup è immediato. Si distribuisce una plancia giocatore in maniera casuale ad ogni participante, si posiziona il proprio segnalino su un’ apposta plancia denominata “catena alimentare” in base a quanto descritto sulla plancia di ogni giocatore e si prendono X segnalini popolazione sempre in base a quanto descritto sulle plance giocatore. Per ogni era verranno pescate e scoperte delle carte “ambiente” casuali di numero variabile. Ogni giocatore pescherà poi 10 carte tratto che andranno a costituire la mano iniziale.
Siamo pronti per la sopravvivenza.
Pronti a sopravvivere?
Il gameplay si snoda su 3 ere suddivise ognuna in due fasi: gioco delle carte e sopravvivenza.
Durante la fase di gioco delle carte, partendo dal primo giocatore e nelle successive mani iniziando dal vincitore della mano precedente, si giocheranno combinazioni di carte specifiche al fine di aggiudicarsi la mano di turno. Le combinazioni sono praticamente prese in prestito dal poker e nello specifico parliamo combinazioni riassumibili come coppia, tris, colore, scala, poker. I giocatori potranno anche rispondere giocando una sola carta ( in definitiva scartandola ).
Vincere le mani ci permetterà di scegliere una carta tra quelle giocate, andandola così ad utilizzare per ottenere diverse migliorie e bonus. Infatti le carte tratto ci permetteranno di poter avanzare nella catena alimentare, acquisire altri habitat oltre a quelli iniziali, ottenere caratteristiche e bonus di attacco o difesa oppure aumentare la popolazione della nostra specie. Tutte le carte giocate verranno sempre scartate.
Un’ era finirà quando uno dei giocatori avrà terminato le carte in suo possesso. Attenzione però che durante l’ ultima mano chi avrà la combinazione di carte migliore non vincerà nulla e saranno gli altri a poter utilizzare una loro carta al fine di evolvere. Inoltre 2 delle eventuali carte rimaste in mano agli altri giocatori potranno essere conservate per l’ era successiva.
A questo punto avrà inizio la fase di sopravvivenza, fase nella quale ogni giocatore si occuperà del mantenimento e della progressione o della regressione della specie che controlla.
Partendo dal giocatore più in basso sulla catena alimentare si andrà a verificare se si riuscirà a sfamare la propria popolazione in base alla correlazione e al proprio adattamento verso gli habitat scoperti ad inizio era, valutando i propri ambienti di base più gli altri eventualmente guadagnati durante la fase di gioco precedente. Inoltre, secondo la legge del più forte e del più debole, si potranno mangiare specie che si trovano più in basso sul tracciato della catena alimentare. In questo caso si assegneranno dei “segnalini morso” facendo poi perdere popolazione una volta collezionati un numero ben definito di morsi.
A conti fatti, se il cibo sarà abbondante, si guadagnerà un +1 di popolazione e in caso contrario un -1 mentre in caso di precisa quantità di cibo non si applicheranno cambiamenti. In ogni fase sopravvivenza non si potrà guadagnare più di 1 elemento e non si potranno perdere più di 2.
Alla fine della terza era si decreterà il vincitore in base ai punteggi raggiunti, punteggi che si calcoleranno tenendo conto della posizione sulla catena alimentare, al numero della nostra popolazione, agli habitat e alle carte tratto.
Questo è a grandi linee il modello di gameplay proposto.
Light Evolution
Darwinning è un gioco molto intrigante. Un titolo a sfondo evolutivo leggero e facilmente assimilabile.
I materiali di gioco non sono il massimo. Più che altro le plance e le carte sono molto ” leggere” e quindi richiedono attenzione per evitare strappi, pieghe e nel tempo inevitabile usura.
Il regolamento, in inglese, è chiaro e ben spiegato ed è sufficiente una conoscenza base della lingua ( il regolamento è disponibile anche in tedesco, ndr ). Forse l’ unica cosa che mi ha lasciato un pò interdetto all’ inizio sono le numerose icone presenti sulle carte. Tenete conto che il gioco non ha testo, in modo da renderlo indipendente da ogni idioma una volta metabolizzate le regole, e tutto sarà demandato alle icone. Perciò durante le prime partite sarà sempre necessario avere il manuale a portata di mano in modo da decifrare effetti, bonus e malus. A tal pro voglio menzionare l’ artwork, a tratti sognante e a tratti molto più stilizzato. Una commistione che a me non dispiace affatto e al tavolo rende molto bene. Molto carini i segnalini giocatori in legno che non sono altro che le lettere che compongono il nome Darwin.
Il cuore del gioco risiede nella prima fase. Un poker adattato alla sopravvivenza rende il gameplay fin da subito immediato, piacevole e molto strategico in quanto bisognerà sempre ragionare bene su quale combinazione giocare in modo da guadagnare la carta giusta che ci permetterà di non soccombere sotto i colpi impietosi dell’ evoluzione. Inoltre una mossa ben studiata potrà tramutarci da inermi prede a spietati predatori, ribaltando gli equilibri.
Scelte e conseguenze
Cerco di aggiudicarmi la mano oppure lascio stare? Se ci provo e non ci riesco perdendo queste carte a cosa potrei andare incontro successivamente? Salgo nella catena alimentare? Acquisisco un habitat oppure aumento la popolazione?
Ogni scelta avrà una diretta conseguenza e andrà sempre valutato bene ogni impatto per cercare di avere la meglio. Detto ciò capite che è un titolo che dona ampio spazio a tempi morti in quanto spesso ci si troverà ad analizzare la situazione prima di decidere se e quale combinazione di carte giocare.
Mi piace molto la regola dell’ ultima mano, che non favoreggia il vincitore ma bensì i perdenti, in quanto mette molto pepe al gioco e spesso crea situazioni inaspettate. La trovo molto molto ben studiata e implementata.
Non siamo di certo di fronte ad un gioco innovativo o che rivoluziona il genere ma a conti fatti risulta essere molto piacevole da giocare, tenendo anche conto dell’ altissimo fattore rigiocabilità dettato dalle molte variabili che vengono offerte.
Anche sul fronte scalabilità si comporta molto bene, almeno da 2 a 4 giocatori ( al momento di questa recensione non non siamo ancora riusciti a giocarlo in 6 ).
Darwinning riesce benissimo nel suo intento: il tema dell’ evoluzione si sente, come si avverte la voglia dell’ autore di affrontare un tema a carattere educativo immergendolo in un contesto family.
Augh.