Devil May Cry 5, azione in pompa magna – recensione
Devil May Cry è tornato in grande in stile, anzi direi in Smokin’ Sexy Style.
Il diavolo veste Capcom
Non nascondo che Devil May Cry è uno dei miei videogames preferiti. Amo il suo essere esageratamente sfrontato. Amo il suo essere sfacciatamente stiloso. Amo il suo essere. Punto.
Negli anni però non tutti i capitoli di questa iconica saga hanno centrato completamente l’ obiettivo ( ne parliamo QUI ). Dopo un indimenticabile, in senso positivo, Dante’s Awekening e il sottotono Devil May Cry 4 abbiamo assistito ad un ottimo reboot della serie, DMC, da tanti bistrattato e da tanti adorato, me compreso.
Si sono poi susseguite remaster su remaster fino ad arrivare all’ annuncio che tutti stavano aspettando: Devil May Cry 5 uscirà durante la primavera del 2019.
Dopo diversi mesi di attesa, trailer, demo e informazioni varie eccomi pad alla mano su l’ ultima avventura di Dante & Co. Diamo quindi via alle danze.
Let’s Rock Baby
L’ impatto iniziale è strepitoso. Il RE Engine si comporta in maniera eccelsa, e su questo non avevo assolutamente dubbi. Ambienti curatissimi, il modelling dei personaggi e di tutto ciò che gli ruota intorno è strepitoso. Fluido come non mai e tamarro all’ ennesima potenza.
Fin dalle primissime battute si intuisce che Devil May Cry è tornato in grande stile, pronto a riprendersi il trono degli action di stampo Hack ‘N’ Slash.
La novità più grande consiste nel manipolo di personaggi principali che avremo il piacere di controllare. Vestiremo i panni di Nero, Dante e del nuovissimo V. Ognuno avrà le proprie caratteristiche che varieranno di non poco il modello di gameplay e combo durante gli esaltanti scontri.
Nero, privato del suo braccio demoniaco, si avvarrà di un braccio meccanico, braccio disponibile in diverse versioni e con caratteristiche differenti. Ad occuparsi di ciò ci penserà la comprimaria Nico, altra nuova figura che irrompe nell’ universo di Devil May Cry, che produrrà queste nuove protesi dal nome di Devil Breaker. L’ equipaggiamento di Nero si avvarrà anche della spada Red Queen, la quale potrà essere caricata grazie all’ ausilio di un accelleratore stile moto che ricorda molto l’Engine Blade di Noctis su FFXV ma stavolta funzionante e non solo scenografico, e del revolver Blue Rose, oltre che di un rampino. Ultima nota è la possibilità di distruggere il Devil Breaker come Ultimate in caso di difficoltà.
Dante è il personaggio più complesso. Oltre alle solite combo spada/pistola si potranno concatenare quattro stili di combattimento differenti ( Trickster, Swordmaster, Gunslinger e Royal Guard ) oltre a nuove abilità come ad esempio il poter richiamare una moto demoniaca da usare per calpestare e sgommare in faccia ai nostri opponenti oppure sdoppiare per poterla utilizzare come doppia lama. In sintesi si tratta dell’ apoteosi dell’ assurdo, adorabile! Pertanto Dante vi permetterà di eseguire combo molto complesse, come complesso sarà riuscire ad arrivare a rank di stile elevati.
V invece, vestendo i panni di una stregone evocatore, non combatterà in prima persona ma bensì si avvarrà di tre fidati famigli, se così li possiamo definire : Shadow, una pantera nera capace di danneggiare gli avversari tramite la possibilità mutare il suo corpo in lame o lance, Griffon, un rapace piuttosto loquace e ironico utile per gli attacchi a distanza e Nightmare, un enoerme golem che funge da vero e proprio tank in stato berserker. Fichissima la possibilità di concatenare gli attacchi di Shadow e Griffon. V dal canto suo si fionderà sul nemico per infliggere il colpo di grazia. Capite bene che il gameplay di V è molto più ragionato ma non meno soddisfacente.
Spendo due righe anche per introdurre la precedentemente citata Nico, o meglio Nicoletta Goldstein. Si tratta dell’ asssitente di Nero e ci accompagnerà con il suo fidato furgone per tutta la durata dell ‘avventura ( parliamo di circa 15 ore ). Un personaggio che risulterà carismatico e ben inserito nell’ universo di gioco e che regalerà più di una soddisfazione anche se non farà parte dell’ azione vera e propria.
A grandi linee, anzi a grandissime linee, questo è quanto offrono i tre protagonisti. Ci sono moltissime altre peculiarità ma lascio a voi il piacere e il gusto di approfondirle se metterete le mani su queste titolo. Chi ha giocato i capitoli precedenti, in particolare il 3 e il 4, si troverà subito a suo agio in quanto moltissime combo e situazioni sono pescate a piene mani dai precedenti episodi. A queste però si aggiunge un nuovo rooster di mosse che potenzia di molto il motore di combo a disposizione. Utilissima la modalità denominata ” il vuoto ” dove potremo fare pratica e prendere confidenza con tutte le soluzioni di offesa/difesa proposte.
Questo è Devil May Cry!
A livello di storia siamo di fronte ai soliti canoni che contraddistinguono la serie. Nulla di trascendentale ma basta e avanza per creare la giusta atmosfera e spronare ad andare avanti. Inoltre ci saranno molti riferimenti ai capitoli precedenti. Con questo non voglio dire che sarà necessario aver giocato tutta la saga per comprendere a pieno ciò che accade. Devil May Cry 5 può essere tranquillamente goduto anche dai neofiti del brand. Certo è che per chi ha una conoscenza approfondita degli eventi passati tutto risulterà più completo e godibile.
Sul fronte grafica e audio nulla di dire. Tecnicamente siamo di fronte ad un gioco solido, con ottime musiche incalzanti, anche se non siamo di fronte alla migliore OST della serie. Tutto è fatto con amore, si vede e si sente. Molte le trovate che vi strapperanno più di un sorriso e molto spesso rimarrete sbalorditi tanto è esagerato e fuori di testa il concept di questo titolo. Non posso che non menzionare la strabordante intro con protagonisti Nero e Nico, forse una delle migliori scene introduttive degli ultimi 20 anni.
Anche il level design delle varie aree, se pur non eccellendo per complessità ed estensione, è di buona fattura, con tanto delle immancabili missioni segrete. Non tutte le missioni però brillano di originalità, giusto un paio su venti principali, ma nel complesso siamo di fronte ad un gioco che non si trattiene mai e cerca continuamente di dilagare inondando l’ anima dei gamer. Forse la paletta cromatica poteva essere gestita in maniera più briosa ma alla fine ogni scenario risulta molto ben realizzato e piacevole da vedere.
Inoltre la cosa che più mi ha appagato, come deve essere d’altronde, è la commistione dei vari combat system. Se da un lato Nero riserva un approccio aggressivo fatto di proiezioni e combo misurate, dall’ altro lato guideremo un dante pompatissimo capace di far godere anche i più incalliti hardcore gamers. Non parliamo poi di V, vero fiore all’ occhiello dei questo gioco. V dona varietà alla routine di gioco proponendo una formula inedita e molto appagante. Unica nota di demerito per questo personaggio è la possibilità di raggiungere troppo facilmente rank di alto livello e nello specifico il lussuosissimo tripla S, Smokin’ Sexy Style.
Azione, azione e ancora azione. In questo devil May Cry non porrete mai troppa attenzione alla difesa piuttosto vi concentrerete su come schivare e su come rilanciarvi imemdiatamemte verso il nemico. Si attacca a testa bassa cercando di raggiungere punteggi sempre più elevati, cercando di non farsi colpire e scatenando tutta la furia possibile a suon di pad.
A caccia di demoni
Il gioco presenta inizialmente due livelli di difficoltà: Umano e Cacciatore di demoni. Il primo è adatto ai neofiti mentre il secondo è pensato per chi ha già familiarità con il modello di gioco. Dal canto mio, neofiti o meno, vi consiglio di snobbare il livello Umano e di buttarvi nell’ azione come cacciatori di demoni altrimenti non godrete di un livello di sfida adeguato, ma mai troppo frustrante. Inoltre è stata inserita la possibilità di eseguire combo tramite la pressione di un solo tasto, modalità che sconsiglio visto che castra il gioco delle sua principale caratteristica. Una volta terminato il gioco si sbloccherà il livello di difficoltà “Son of Sparda” e successivamente “Dante Must Die” e allora si che la vera sfida avrà inizio e riuscire a guadagnarsi rank molto alti diventerà una vera impresa, visto che anche il numero dei nemici varierà.
Nel gioco è presente anche una sorta di modalità multiplayer, se così vogliamo definirla. Capcom l’ ha battezzata con il nome di Cameo System. Non aspettatevi di giocare insieme agli amici per interi livelli. Il gioco in alcuni punti ben precisi, e più precisamente dove saremo accompagnati nella storia da altri personaggi principali, vi butterà in sessione altri giocatori permettendogli di controllare il personaggio secondario e se, a fine sessione, verrete votati con uno Stylish dagli altri players sarete premiati con un prezioso Gold Orb. In altri casi assisteremo ai fantasmi di altri giocatori. Tenete a mente che non sarà necessario per forza ospitare involontariamente altri giocatori in quanto potrete decidere di gustrarvi tutto il gioco in single player, esperienza sulla quale il gioco è stato concepito in tutto e per tutto.
Se proprio vogliamo andare a cercare il pelo nell’ uovo posso dirvi che non mi ha molto convinto l’ utilizzo dei vari Devil Breaker di Nero. Mi spiego. Nero avrà diversi Devil Breaker da poter utilizzare ma non potrà farlo a nostro piacimento ma bensì secondo un ordine prestabilito di equipaggiamento. Più che un difetto o un problema si tratta di una scelta di game design votata nell’ inserire una piccola pianificazione a monte dei combattimenti ma che a mio avviso poteva essere meno rigida e lasciare spazio all’ inventiva del giocatore permettendogli sfruttare a proprio piacimento l’ utilizzo di questi preziosissimi arti meccanici durante le fasi di combattimento visto che nel caso di Nero la croce direzionale del pad non è utilizzata.
Capcom ha fatto un lavoro egregio, ( ma d’ altronde nell’ ultimo periodo non è che si sia risparmaiata eh, ndr ).
Devil May Cry è tornato in grande in stile, anzi direi in Smokin’ Sexy Style.
Augh.
Nota: Dal primo di Aprile, e non si tratta di uno scherzo, sarà disponibile come aggiornamento gratuito Bloody Palace, ovvero una modalità da sempre presente nel brand ( tranne sul primissimo capitolo, ndr) dove dovremo trucidare orde di mostri e boss su molteplici livelli in stile arena con difficoltà crescente.