Emlyn Hughes International Soccer – Il calcio d’ inizio vero e proprio
Ricordatevi cari giovani gamers: se oggi potete giocare e ammirare le simulazioni calcistiche di EA Sports e Konami è tutto merito del glorioso Emlyn Hughes International Soccer.
Quando Audiogenic creò le simulazioni calcistiche
Sulle pagine digitali di Meniac! abbiamo già parlato di diversi giochi calcistici ” retro” e in particolare di Microprose Soccer, Kick off 2 e Sensible World of Soccer.
Ora è arrivato il momento di parlare di Emlyn Hughes International Soccer, il gioco che posso tranquillamente definire come l’ apripista al genere delle simulazioni calcistiche, in quanto lascia da parte il solo e puro spirito arcade che contraddistingue i giochi di calcio fino al 1988, anno in cui questa perla fa la sua comparsa sui televisori di tutto il mondo ad opera della Audiogenic Software, per inserire una dose massiccia di opzioni e customizzazioni.
Emlyn Hughes International Soccer fu pubblicato inizialmente su Commodore 64 per poi successivamente fare la sua comparsa anche su Amiga, Atari ST, Amstrad CPC e ZX Spectrum.
Io vi parlerò della mia esperienza su C64 e credo che non ci sia sistema migliore per parlarne in quanto è uno dei capisaldi dell’ era ” biscottone”.
Opzioni, opzioni e ancora opzioni.
EHIS fu una vera ventata di aria fresca, qualcosa di mai provato prima. Il gioco si apre con una spartana finestra in stile OS, scarna, scarnissima. Ma questo suo essere minimale cela la più grande forza di questo titolo: la personalizzazione.
Quattro menù a dispozione del giocatore che includevano la possibilità di andare a spulciare, costruire e definire tornei, squadre, campi da calcio. Il solo poter customizzare a proprio piacimento ogni squadra è una meraviglia totale. In pochi minuti si può trasformare la nazionale Inglese nella Lanerossi Vicenza. Inoltre i giocatori possiedono le proprie caratteristiche, tenendo conto anche del loro ruolo in campo, e con l’ avanzare dei campionati verranno simulati anche cali di morale, infortuni e resa in campo.
Tantissime anche le opzioni di personalizzazione come la tipologia di righe del campo, il poter disputare un intero campionato oppure coppe, lega o semplici amichevoli, il tempo di gioco, l’ extra time di gioco, il numero di sostituzioni disponibili e molto altro ancora.
Tutto questo è l’ inizio di quello che oggi un PES o un FIFA sono.
Una volta definiti tutti gli aspetti del gioco, a meno che non si voglia avviare una rapida amichevole, ci troveremo di fronte ad un gioco graficamente non certo eccezionale, anche perchè nel 1988 si poteva fare molto di più. Gli sprite sono piuttosto grezzi, l’ interfaccia di gioco è molto spartana, come spartano è l’ abbozzo di telecronanca. Ma nonostante ciò il gameplay è stra-divertente.
EHIS introduce anche diverse novità come le già sopracitate sostituzioni e la possibilità di effettuare tiri in direzioni differenti da quella in cui si sta portando palla, oltre che allo stratosferico tiro di testa in tuffo. Inoltre con un solo tasto e l’ ausilio delle direzioni del joystick si gestistono passagi, tiri rasoterra e pallonetti, con tanto di gestione della potenza. Immancabili i tackle.
Palla al piede i comadi sono molto reattivi e si avvertono le caratteristiche di ogni singolo membro della squadra. Provate a creare una squadra di veri somari d.o.c. e poi ne riparliamo.
L’ abito non fa il monaco
Negli anni della sua pubblicazione la vera pecca di questo gioco fù proprio la veste grafica. Nell’ era degli 8 bit, con i 16 bit che stavano per prendere piede da lì a poco e un certo Microprose Soccer dietro l’ angolo, il gioco di Audiologic non godeva certo di un bel vestito e i videogiocatori del tempo guardavano molto l’ aspetto grafico… anche troppo, talmente troppo che una buona resa all’ occhio valeva almeno l’ 85% del gioco. Spero vi ricordiate le esclamazioni di ognuno di noi davanti ad un gioco che spaccava lo schermo, con tanto di bocca spalancata e occhi sgranati a corredo ( la bava no eh, quella no , ndr ):
” Madonna che grafica! Ma hai visto che grafica che ha ? Ha una grafica spaziale! “
Questa ossessione per la grafica spesso mandava a benedire tutti gli altri aspeti di un titolo quali giocabilità, longevità e perchè no… innovazione.
Pertanto il riprendere gli asset dal ben più lontano International Soccer non fù proprio una scelta tanto ocultata. Nonostante tutto Emlyn Hughes International Soccer riuscì ad uscire vittorioso dallo scontro “grafica vs design vs concept” imponendosi come il più rivoluzionario e innovativo gioco calcistico di tutti i tempi.
Ricordatevi cari giovani gamers: se oggi potete giocare e ammirare le simulazioni calcistiche di EA Sports e Konami è tutto merito del glorioso Emlyn Hughes International Soccer.
Augh.
Nota : Il gioco venne distribuito in edizione italiana nel 1992 con il nome di Retee! per Commodore 64 e Amiga.