The Expanse, il gioco da tavolo – La nostra recensione
The Expanse è un buonissimo titolo che riesce a tenere incollati al tavolo per circa 45 minuti a partita
Se fossimo soli nell’ universo, sarebbe un vero spreco di spazio
The Expanse, gioco del designer Geoff Engelstein, edito da WizKids e pubblicato in edizione italiana da Pendagron Game Studio ( 2- 4 giocatori / età 14+ ) , riprende i canoni dell’ omonima serie TV trasportadoli al tavolo.
Siamo di fronte ad un gioco di conquista ed espansione a chiaro tema sci-fi. Un card-driven dove sarà necessario cercare di applicare la maggiore influenza possibile della propria fazione gestendo punti azione, abilità ed eventi.
Detto così sembra tutto piuttosto semplice e scialbo, ma attenzione … The Expanse è un titolo giustamente profondo e strategico.
Il gioco presenta quattro fazioni asimmetriche, ognuna con il proprio carattere e le prorie peculiarità. Potremmo metterci al comando delle Nazioni Unite, inclini alla diplomazia e alla politica, della Repubblica Congressuale Marziana, fazione piuttosto belligerante, dell’ Alleanza dei Pianeti Esterni, rivoluzionari in cerca d’ indipendenza oppure della Protogen, dove scienza ed esperimenti la fanno da padroni. Ogni fazione sarà inoltre votata alla ricerca di determinate tipologie di risorse quali Cibo, Acqua, Minerali e Tecnologia ed avrà una propria “abilità speciale” utilizzabile fin da subito.
Il Tabellone di gioco è diviso in zone, orbite e basi e nel dettaglio 3 zone principali ( pianeti interni, la fascia, pianeti esterni ), 9 orbite e 16 basi in totale che sono incluse in numero variabile all’ interno delle orbite e che posseggono anche una specifica risorsa. Inoltre è presente il tracciato del punteggio lungo tutto il perimetro del tabellone.
Il setup del gioco è molto veloce, basta scegliere la propria fazione e prendere la relativa scheda, suddividere i materiali inerenti le fazioni, preparare il mazzo di carte azione e conteggio, che varierà a seconda del numero di giocatori, posizionare le flotte e l’ influenza iniziale in base a quanto descritto sulla scheda fazione. Tutte le fazioni partiranno con 10 Punti Conteggio ( PC ).
Inoltre i segnalini delle fazioni verrano posizionati su una “griglia iniziativa” che servirà a scandire l’ ordine di determinate decisioni e che determinerà chi entrerà in possesso della Rocinante ad inzio partita ( ne parliamo più avanti ).
Una volta fatto ciò siamo pronti a giocare.
Alla conquista
Il motore di gioco si basa sul mazzo delle carte azione, mazzo che conterrà anche le carte conteggio. Ad inizio partita verranno pescate 5 carte da questo mazzo e verranno posizionate negli appositi spazi al lato del tabellone di gioco. Ogni volta che verrà presa una carta le altre rimanenti scaleranno di posizione e verrà inserita una nuova carta dal mazzo azione.
Parliamo brevemente delle carte azione e conteggio: le carte azione possono essere sfruttate in 3 modi differenti. Si potranno utilizzare i punti azione descritti nell’ angolo in alto a destra di ogni carta, si potrà attivare l’ evento riportato in basso oppure si potrà conservare la carta per poi utilizzarne l’ evento in futuro. Le carte conteggio invece permettono, una volta prese, di andare a conteggiare i punti seguendo uno schema di azioni ben preciso. In tutto le carte conteggio sono 6 e una volta rivelata la sesta carta il gioco terminerà.
Ogni giocatore, a turno, potrà prendere una delle 5 carte. Alcune carte potranno essere prese senza alcun costo, altre invece potranno essere acquisite spendendo da 1 a 2 PC. Se si sfrutteranno i punti azioni si potranno effettuare posizionamenti di flotte, influenza o costruire navi. Le flotte si muoveranno sempre tra orbite adiacenti mentre i cubi influenza potranno essere posizionati sulle basi, a patto che nella relativa orbita sia presente almeno un navicella della propria fazione.
Scegliendo invece l’ evento si applicherà quanto descritto nella carta come ad esempio rimuovere X influenza, rimuovere X flotte, spostarsi tra una zona e l’ altra etc etc. Se invece si riterrà che la carta presa potrebbe essere utile in futuro allora la si potrà “custodire” spendendo 1 PC.
Ma non finisce qui. Se si deciderà di utilizzare i punti azione allora gli altri giocatori potranno contestualmente utilizzare l’ evento della vostra carta gratuitamente, a patto che nella descrizione dello stesso sia presente l’ icona della propria fazione. Occasione ghiottissima… ma come si deciderà chi potrà sfruttare l’ evento in caso di presenza di più papabili fazioni? Semplice, tramite il tracciato iniziativa. Chi si troverà al primo posto sul tracciato iniziativa avrà la precedenza e poi avanti con il successivo. Se un giocatore utilizzerà l’ evento allora i segnalini scaleranno proponendo una nuova scala d’ iniziativa.
Tutto ciò per quanto riguarda le carte azione. Ma le carte Conteggio? Abbiamo già detto che nel mazzo delle carte azione sono presenti anche 6 carte conteggio. Una volta che una di queste carte viene messa in gioco, e successivamente presa da un giocatore, si andrà alla fase di conta dei punti procedendo in questo modo:
Il giocatore che ha preso la carta conteggio sceglierà una delle tre zone principali tramite un apposito segnalino, questo settore darà punti bonus a seconda delle maggioranze presenti sulle basi della zona prescelta. Poi tutti i giocatori potranno giocare eventuali eventi custoditi applicandone gli effetti. Successivamente si conteranno tutte le maggioranze di ogni base su ogni zona assegnando i relativi punteggi.
In questa fase va tenuto conto che si potranno guadagnare punti extra grazie al controllo orbitale ( predominio di flotte sulle orbite ) e alle basi su cui si ha la maggiore influenza e che possiedono una delle risorse care alla nostra fazione.
Alla fine del conteggio ogni fazione guadagnerà una carta tecnologia, per un massimo di tre, che andrà ad attivare diverse abilità comulabili da sfruttare in gioco e potrà anche costruire gratuitamente una nuova navicella, se ne ha disponibili.
Non appena si pescherà l’ ultima carta conteggio il gioco terminerà, si potranno giocare eventuali eventi custoditi e poi si passerà al conteggio delle varie influenze sulle basi, assegnando il punteggio bonus a seconda di chi ha racimolato più punti. Vince infine chi ha totalizzato il punteggio più alto in totale.
Ma la Rocinante che fine ha fatto ?
La Rocinante, che riferendoci alla serie tv potremmo definire come la nave spaziale degli eroi, all’ inizio della partita verrà assegnata all’ ultimo giocatore di turno per poi passare di mano in mano al giocatore con meno punti.
I giocatori la potranno utilizzare come una qualsiasi nave di flotta per determinare la presenza sulle orbite ed inoltre potranno sfruttarne le abilità durante la fase di conteggio.
Il minimalismo che ci piace
The Expanse è un gioco minimale, sia nell’ aspetto che nei materiali. La veste grafica, che a me personalmente piace moltissimo, è ridotta all’ osso ma non per questo poco efficace. In un contesto sci-fi la trovo molto stilosa e ben concepita.
Anche l’ utilizzo di piccoli cubi in legno e di pochi token di cartone trovo che sia ben in linea con il concept del gioco. In questo caso non servono miniature di navi spaziali, il gioco al tavolo è ordinato e visivamente funziona benissimo quasi a voler simulare una qualche plancia strategiaca fantascentifica di pianificazione e tattica ( avete presente quelle mappe olografiche fatte di linee e cubi che spesso si vedono nei film sci-fi ? ecco, quelle intendo , ndr ). Inoltre il tabellone riporta in maniera chiara ogni indicazione, facilitando di non poco il flusso di gioco.
A livello di gameplay il gioco ci ha regalato molta soddisfazione. Il dover stare sempre molto attenti a cosa scegliere, valutando le azioni che potrebbero intraprendere i nostri avversari, rende il tutto molto tattico e anche sadico. È un gioco che non risparmia i giocatori al tavolo. La presenza della Rocinante dona imprevedibilità in quanto, come nave di supporto, potrebbe far recuperare punti preziosi anche a chi è in coda nella scala del punteggio. La lotta per la conquista può sembrare rilassata all’inizio ma poi esplode verso il finale quando le scelte delle zone bonus saranno ridotte all’ osso.
Tempi morti? Si, ce ne sono e sono dovuti all’ analisi delle carte azione disponibili e al poter immaginare cosa accadrebbe in base alla nostre scelte.
Peccato per la scalabilità. Il gioco dà il meglio di se in quattro giocatori dove gli spazi risultano essere tutti giustamete proporzionati. In 3 si gioca molto bene ma risulta forse un pochino largo mentre in due, nonostante alcune basi vengano inibite, il gioco risulta piuttosto largo. Inoltre in due giocatori non si godrà di alcune meccaniche chiave come il controllo orbitale e i punti bonus donati dalle risorse. Questo tende ad appiattire il lato tattico del gioco tenendo anche conto che potrete soltanto vestire i panni di due fazioni predefinite.
Con questo non voglio dire che il gioco non è da approccaire in due ma tenete a mente che sarà soltanto un antipasto rispetto a quello che poi si addenterà in seguito con un gruppo più esteso.
The Expanse è un buonissimo titolo che riesce a tenere incollati al tavolo per circa 45 minuti a partita ( anche 1 ora a seconda di quanto vi spremerete le meningi in pianificazione).
Consigliato? Si, se vi piacciono i giochi dove prevale il controllo di area e si pianificano obiettivi a breve termine che vanno di pari passo con strategie a lungo termine.
Augh