Naenia Cantor – Fantasiosa narrazione
Se cercate un gioco che possa saper intrattenere tutti al tavolo, dai grandi ai più piccoli, e che sappia regalarvi 40 minuti di felicità e creatività allora Naenia Cantor è il gioco che fa per voi.
Benvenuti nei mondi di Naenia Cantor
Adoro i giochi dove si raccontano storie e in particolare quelli dove sono proprio i giocatori ad inventarsi fantasiosi voli pindarici.
Questo è il caso di Naenia Cantor, gioco edito dall’ indipendente Little Rocket Games ( 2- 4 giocatori, età 8+ ). In Naenia Cantor i giocatori, tramite l’ ausilio di carte, dovranno costruire storie e narrarle in modo da guadagnare punti.
Il setup del gioco è immediato come immediate sono le regole.
Si distribuiscono le carte, divise tra carte narrazione e carte missione, si sceglie il proprio alter ego tra dei deliziosi animali in legno e lo si posiziona all’ inizio del tracciato segnapunti, suddiviso in due piccole plance.
Ogni giocatiore inizialmente avrà 6 carte narrazione ( per una massimo di 10 in mano ), con possibilità di mullingan, e tre carte missione delle quali dovrà tenerne almeno una. Le carte narrazione saranno suddivise in carte personaggio, luogo, evento, bonus ed epilogo. Inoltre ogni carta avrà un proprio filone narrativo rappresentato da precise icone posizionate in alto a sinistra. Le carte missione invece proporranno determinate condizioni da soddisfare nella propria storia come ad esempio includere almeno due filoni narrativi.
Carte alla mano, voce alle storie
Il gioco si svolge a turni. Ogni giocatore avrà tre azioni a disposizione: pescare una carta o pescare 3 carte missione ( anche in questo caso bisognerà sempre tenerne almeno una ) oppure raccontare una storia. Per raccontare una storia sarà necessario che siano incluse almeno una carta personaggio, una carta luogo, una carta evento e una carta epilogo. Importante tenere a mente che le storie potranno essere costituite da un minimo di 4 carte fino ad una massimo di 10 e potranno contenere più carte di diverse tipologie ma soltanto una carta epilogo.
Vien da se che più le storie saranno corpose e più punti si otterranno. Inserendo le carte bonus si avranno punti aggiuntivi e riuscendo a soddisfare la carta missione si avranno ulteriori punti da sommare. Se si raggiungerà il limite di 10 carte in mano allora si dovrà scartare l’ eventuale eccesso posizionandolo a faccia in su nella pila degli scarti. La carta scartata potrà essere presa dagli altri giocatori durante i rispettivi turni.
Quello che ci tengo però a spiegare è come funziona il meccanismo del racconto, anche perchè il pescare carte mi sembra abbastanza ovvio.
Quando si decide di raccontare una storia si deve prima dichiarare da quante carte sarà formata e se si intende giocare in combo una carta missione. Poi si lancerà un dado a sei facce che ha valori che vanno dall’ 1 al 3. Il valore ottenuto dal dado detterà quanti secondi avrà il narratore per riuscire a raccontare in maniera convincente la propria storia. Ogni unità varrà 20 secondi pertanto facendo un 1 si avranno 20 secondi di tempo, con un 2 si avranno 40 secondi e con un 3 ben 60 secondi. Il tempo sarà scandito da una clessidera.
Se il narratore sarà convincente e riuscirà a raccontare nei secondi previsti allora guadagnerà punti e farà avanzare il proprio personaggio sul tabellone di tante caselle quanti sono punti ottenuti. Se invece non ce la farà o se gli altri giocatori valuteranno inconsistente la storia allora non guadagnerà nulla ma nel caso abbia giocato una carta missione allora avrà un malus, descritto sulla carta missione stessa, che lo priverà di alcuni punti.
Una volta giocata una storia le carte saranno scartate definitivamente dal gioco. Naturalmente all’ interno della narrazione potranno essere usati altri piccoli elementi in modo da far legare insieme tutti i vari attori.
Vince il giocatore che riesce a raccogliere per primo 50 punti. Nel caso nessuno raggiungesse 50 punti e finisse il mazzo delle carte narrazione allora vincerà il giocatore che è più avanti nel tracciato.
Questi sono i miei racconti
Naenia Cantor è una meraviglia. Le illustrazioni sono strepitose e riescono a stimolare il giocatore nel racconto grazie a piccoli dettagli inclusi negli artwork. Il dover tenere conto del tempo è molto stimolante e sfidante in quanto molto spesso avremo tra le mani storie complesse che ci permetteranno di guadagnare tanti punti ma il risultato del dado potrebbe minare l’esito del racconto.
Un gioco che fa sorridere, eh già. Ho avuto modo di provare altri giochi di narrazione ma spesso ci si trova a battibeccare come delle aquile isteriche dopo le prime battute. In questo caso invece tutto scorre con spensieratezza e divertimento. Le carte propongono situazioni e personaggi a volte surreali ( vogliamo parlare dell’ uomo tonno ? , ndr ) ma che se ben inseriti nel contesto del racconto riusciranno a creare delle piccole meraviglie di narrativa.
Nel corso delle partite giocate ho raccontato diverse storie e voglio condividerne alcune con voi per farvi capire quanto il gioco stimoli l’ immaginazione, e non c’è cosa migliore che far viaggare la propria testa, specialmente quando si cresce e si perde la bellissima abitudine del lasciarsi andare usando la fantasia :
Ho raccontato la storia di un pescatore che avrebbe voluto tanto fare l’ attore di teatro e che, assistendo ad uno spettacolo conosce un’ attrice che lo invita a fare una gita in barca per spiegargli i segreti del mestiere. E mentre navigano dolcemente sul fiume, con un sottofondo di musica anni 80, il pescatore si convince che la sua strada era ormai chiara e decide di dedicarsi al teatro seguendo il suo desiderio più grande.
Un’ altra storia vede un’ allevatrice di Yak che, lavorando in un circo, odiava profondamente il clown. L’ odio era reciproco. Durante la notte di halloween decidono di sfidarsi in un vero duello, vicino ad un fienile rosso alla destra del tendone, mascherati da cowboy. Ma un colpo di pistola parte accidentalmente colpendo le macchine nel parcheggio adiacente provocando così un’ esplosione gigantesca. Fù una catastrofe.
Concludo con la storia di un pagliaccio che era solito far sorridere le persone ma tolto il trucco, nella vita di tutti i giorni, era una persona arrogante ed egoista e veniva perciò scansato da tutti. Il clown però non capiva perchè tutti lo rifiutassero tanto era grande il suo ego. Decise così d’ intraprendere un viaggio, viaggio consigliato da una chiromante alla quale si era rivolto. Attraversò il deserto fino ad arrivare ad una grotta buia ed umida e lì rimase per diverso tempo a meditare cercando risposte, che però non trovò mai a causa del suo essere troppo pieno di sè. Morale: Chi è causa del suo mal pianga se stesso.
Spero di avervi fatto capire quante possibilità vengono proposte e non c’è limite a quello che si può creare. Di certo il consiglio è quello di non azzardare mai troppo in quanto il tempo non potrebbe permettervi di riuscire nell’ impresa… ma poi alla fin fine il bello è anche questo e vedere i giocatori nel panico che cercano di chiudere la storia mentre il tempo nella piccola clessidera scorre inesorabile non potrà che strapparvi delle belle risate.
Se cercate un gioco che possa saper intrattenere tutti al tavolo, dai grandi ai più piccoli, e che sappia regalarvi 40 minuti di felicità e creatività allora Naenia Cantor è il gioco che fa per voi.
E come sottolinea Little Rocket games, Naenia Cantor è un gioco per intrepidi narratori.
Augh.