Apex Legends – La nostra impressione
Graficamente appagante, fluido e con un buon matchmaking, nonostante l’ affollamento dei server di questi giorni, il gioco di Respawn mi ha convinto.
Le leggende di Titanfall
L’ annuncio di un battle royale basato sul brand Titanfall, senza titans, ha scaturito subito molta agitazione e disapprovazione sul web.
Ma sappiamo bene che Respawn Entertainment sa fare bene il suo lavoro ed infatti Apex Legends si è dimostrato un prodotto molto valido.
Non voglio spendere troppe parole sul gioco in se in quanto questo è un articolo di impressioni dettate da un provato di circa 6 ore ed inoltre non sono un amante di questa tipologia di giochi.
Ma nonostante io non nutra una passione per i battle royale, giochi che dopo poche ore pad alla mano trovo noiosi e ripetitivi come pochi altri giochi al mondo, questo Apex Legends mi è piaciuto.
Ci sono sempre i soliti canoni triti e ritriti come il lancio dall’ alto, l’ area di gioco che si restringe e il looting sfrenato ma diverse introduzioni intelligenti rendono il prodotto in qualche modo fresco.
Decisamente interessante è il sistema della scelta delle classi, che non possono ripetersi all’ interno della stessa squadra e che sarà determinato dalle scelte degli altri componenti del team. Altra caratteristica degna di menzione è la gestione del respawn una volta che verremo uccisi : un altro membro del team potrà recuperare il nostro banner nel punto in cui siamo caduti ( una sorta di piastrina grande come un cellulare ) e riportandolo ad un’ apposita stazione ci farà tornare in partita.
Tutti gli otto personaggi disponibili godono di caratteristiche e abilità peculiari. Questo vi fan ben capire quanto sia importante il coordinamento di squadra in modo da sfruttare al meglio le possibilità offerte da ogni membro ( non siamo di fronte al classico BR dove tutti i personaggi sono uguali, ndr ).
Poi ci sono le zipline, ovvero delle corde grazie alle quali potrete letteralmente lanciarvi velocemente in altre zone della mappa di gioco. Altra interessante novità, che denota ancor di più la forte componente di gioco di squadra, è come è gestito il lancio iniziale. Verrà scelto un Jumpmaster e sarà lui a decidere verso dove la squadra si lancerà. È comunque offerta la possibilità di lasciare il compito ad un altro membro del team oppure di lanciarsi in solitaria, scelta poco oculata e che porterà a pochi risultati una volta atterrati.
Concludo citando l’ ottima gestione della comunicazione. Non serviranno chat vocali ma potremo pingare i nostri compagni segnando posizioni di nemici, oggetti e destinazioni da raggiungere. Ad ogni nostro marker piazzato gli altri riceveranno un avviso. Questa è veramente un’ ottima scelta di gameplay.
Graficamente appagante, fluido e con un buon matchmaking, nonostante l’ affollamento dei server di questi giorni, il gioco di Respawn mi ha convinto.
Ed ora godetevi questo intermezzo mutigiocatore in attesa di Titanfall 3.
Augh.