Dream – Sogni e incubi a portata di tavolo
Sognatori cercasi
“Molto spesso la beltà risiede nelle piccole cose, basta solo saperle trovare.”
Detto ciò, che serve da incipit a quanto seguirà nell’ articolo, vi parlerò di Dream, gioco edito da Little Rocket Games, casa editrice italiana di giochi da tavolo e di società indipendente.
Dream è un gioco semplice, anzi semplicissimo. Parliamo di un gioco di carte puro, senza token o meccaniche aggiuntive prese in prestito da altri generi. Dream, da 1 a 4 giocatori ( età 8+ ) è un titolo che porta al tavolo il classico modello di “pesco una carta, gioco una carta” aggiungendo in sottofondo tutta la parte strategica dovuta alla natura competitiva del gioco.
Nella confezione troveremo il mazzo di carte ( 54 carte in tutto divise in carte sogno, carte incubo, carte rem, carte converti in sogno, carte converti in incubo ) e un regolamento multilingua ( ita – fra – ted- eng ).
Dream si spiega in due minuti e in due minuti si è pronti a giocare. Giusto il tempo di mescolare il mazzo, distribuire 4 carte per giocatore e porre le restanti a faccia in giù al centro del tavolo. Ad ogni turno si potrà o giocare un carta o pescare una carta ( max 10 carte in mano x giocatore ).
Al tavolo
Le carte sogno e le carte incubo sono numerate da 1 a 6. Vince chi riesce a creare una fila di carte sogno in ordine crescente senza avere più carte in mano. Ma non dimentichiamoci delle carte incubo le quali potranno essere giocate ai danni di un altro “sognatore” al fine di poter prelevare la corrispettiva carta sogno.
Aggiungiamo al tutto alcune carte speciali che possono convertire i sogni in incubo e viceversa, senza dover rispettare la corrispondenza numerica, e le carte rem che in definitiva fungono da jolly e che possono essere giocate per riempire spazi vuoti nella propria fila o per coprire una carta incubo.
Ogni volta che una nostra carta sogno verrà sopraffatta da un incubo avremo sempre la possibilità di poter scacciare la mera incombenza posizionandoci sopra una carta sogno dello stesso valore, oltre alle carte converti in sogno o rem.
Se nessun giocatore riesce a completare un sogno il vincitore sarà colui che avrà più carte sogno nella propria mano e in caso di pareggio si andrà a conteggiare chi avrà più carte sogno consecutive.
Senza andare troppo oltre questo è il modello di gioco di Dream.
Impressioni di un sognatore
Dream è un prodotto delicato e molto ben contestualizzato. Le illustrazioni, ad opera di Giampaolo Razzino ( che poi è anche l’ autore del gioco, ndr ) sono una meraviglia. Non nascondo che ne sono innamorato.
I sogni hanno toni pastello e raffigurano situazioni eteree, spensierate, che donano tranquillità e serenità mentre le carte incubo, dai toni cupi e dai tratti nervosi e spigolosi mettono in scena momenti di profonda e tenebrosa introspezione. È come se Dream voglia scavare nella mente dei giocatori, portandoli verso l’ interpretazione e la ricerca di momenti realmente vissuti in sogno, o semplicemente far riaffiorare attimi di vita vissuta e desideri nascosti in remoti cassetti.
Non sto esagerando. Questo è quello che mi ha trasmesso e non posso esularmi dal raccontarvelo. Ancora oggi, mentre sto scrivendo l’ articolo, mi interrogo sul significato di una carta incubo che raffigura una sagoma che cammina per un’ arida distesa con dinanzi, sospesi nel cielo, due occhi rossi, in cui uno è raffigurato un albero morente. Da brividi.
A tutto ciò aggiungiamo un gameplay diretto e senza tranti fronzoli, strategico quanto basta, e il piatto è servito pronto da essere gustato.
Forse forse il regolamento, per quanto sia chiaro, poteva riportare qualche piccola informazione in più in modo da non doversi interrogare su qualche meccanica. Ma rimane comunque un piccolo cavillo che non toglie di certo valore a questo prodotto.
Dream è un gioco che potete portarvi ovunque, in ogni situazione, sia che siate al mare sotto l’ ombrellone, sia in montagna davanti ad una tazza di cioccolata calda, sia in treno che in aereo o al parco mentre vi godete un pò di relax all’ aria aperta. Può essere servito anche come aperitivo prima di una cena a base di polverosi dungeon o di conquiste galattiche.
Inoltre è una validissima alternativa a giochi come UNO, e già questo la dice lunga.
Consigliato? Si, senza pensarci troppo.
Chiudo con una piccola nota all’ autore : se mai ci dovesse essere una seconda edizione sarebbe meraviglioso se ogni carta sogno e incubo avesse un’ illustrazione unica. In questo modo si andrebbero a comporre sogni e incubi personalizzati, da poter poi cercare d’ interpretare a fine partita… una figata.
Augh.