Nodes of Yesod – L’ astronauta, la talpa e il monolite
Un gioco capace di creare la giusta atmosfera e tenere incollati al Joystick nonostante un modello di gameplay semplicissimo.
Segnali alieni rilevati …
Ancora 8bit e stavolta vi voglio raccontare la mia esperienza con uno dei giochi che più mi ha intrippato dell’ era Commodore 64 ( il gioco fu rilasciato anche su ZX Sectrum 48k/128k e Amstrad CPC ).
Sto parlando di Nodes of Yesod, gioco pubblicato da Odin Computer Graphics nel 1985 e che ci permetterà di impersonare un astronauta, al secolo Charlie Fotheringham-Grunes, il quale dovrà trovare 8 pezzi di un manufatto in grado di rivelare un strano monolite che sta emettendo segnali ( una sorta di tributo a 2001 Odissea nello Spazio, ndr ).
Nodes of Yesod prende a piene mani modello e gameplay da Underwurlde ma ne migliora nettamente la giocabilità, bilancia la difficoltà e aumenta anche di molto il level design.
Ci troveremo a balzellare per la superficie lunare, esplorandone il sottosuolo alla ricerca dei tanto agognati manufatti. Il nostro Charlie potrà saltare, usufruire della gravità lunare ed entrare in possesso di un’ utilissima talpa. Già già già … una talpa…
La nostra piccola compagna d’ avventura ci permetterà di accedere a nuove aree e di eliminare alcuni tipi di nemici. Già da questo capite quanto folle e surreale sia questo gioco.
Adoro la grafica di questo titolo. Le animazioni sono fluide, il design dei mostri è delizioso e variegato ( ci troveremo di fronte bizzarrissime creature, ndr ) come anche piuttosto vario è il level design dei livelli sotterranei. Anche la paletta di colori utilizzata, seppur minimale, è molto gradevole e ben utilizzata al fine di creare un contesto piacevole ma allo stesso tempo claustrofobico.
Dungeons lunari
La parte esplorativa è comunque il cuore pulsante di questa produzione. Sono innamorato dei profondi dungeon che vengono proposti, dungeon animati da creature che ci faranno danno, abbassando la nostra energia vitale fino a toglierci una delle tre preziose vite, o che ci faranno rimbalzare in giro per lo schermo rischiando di farci collidere con altri mostri.
Nella nostra avanzata incontreremo anche dei nemici speciali con dei jetpack, etichettabili come pirati spaziali, che se ci toccheranno ci faranno perdere uno dei manufatti di cui siamo entrati in possesso, costringendoci a doverlo cercare nuovamente.
Oltre a ciò ci imbatteremo in delle sorte di vortici che ci catapulteranno in tutt’ altra zona rispetto a quella nella quale ci troviamo.
I controlli sono precisi e reativi e aiutano di non poco ad avanzare per l’ intricato labirinto ( il gioco consta di ben 256 schermate e anche in questo caso un pizzico di cartografia non guasta di certo onde evitare di girare senza senso per molto tempo ).
Una menzione speciale va alle musiche. Non poteva esserci composizione migliore per un gioco di questo tipo. Un mix di elettronica minimal fusa e effetti somiglianti a segnali alieni che si fonde a perfezione con il gameplay. Lodevole.
Nodes of Yesod è veramente un gioiello. Un gioco capace di creare la giusta atmosfera e tenere incollati al Joystick nonostante un modello di gameplay semplicissimo.
Caro Charlie… ti ho nel cuore!
Augh.