Descent – La caduta di Ethas – Kindred Fire #4
Stavolta canteranno per secoli le gesta delle nostre imprese cara la mia rossa” biascica il nano mentre sorseggia della birra offerta dal locandiere
{ Quarto episodio narrativo basato sulla campagna Kindred Fire di Descent – seconda edizione }
Attenzione : Può contenere spoiler
Tracce di Drago
Le orme del Drago sono ben evidenti, come evidente è che non sarà facile trovare la belva. Due mutacarne si avvicinano sbavando.
I nostri non faticano ad eliminarli ma proprio mentre l’ ultimo nemico esala l’ ultimo respiro ecco che da lontano arrivano altri mutacarne.
“Muoviamoci “ impera Ashrian.
Le orme a terra costeggiano una vecchia rimessa abbandonata. Sono orme fresche, segno di un recente passaggio. Non rimane che esplorare la zona circostante.
“Vediamo se all’ interno della catapecchia è rimasto qualcosa da razziare “ borbotta Grisban.
” Non abbiamo così tanto tempo da perdere. Il drago potrebbe allontanarsi da un momento all’ altro. Andiamo! ” risponde Ashrian.
Bastano pochi passi e dal retro della rimessa spunta la figura di un elemetale del fuoco.
“Cosa ci fa qui questa creatura?” domanda Ashrian.
“La risposta è semplice. Drago d’ Ombra mia cara, un drago d’ ombra è quello che stiamo cercando. Questa aberrazione è opera sua!.”
Ma non appena i due finiscono per interrogarsi ecco che l’ elementale si fionda all’ attacco. Non c’è modo di schivare e Grisban attacca sfruttando la sua Ira portando a segno un buon colpo. Subito Ashrian supporta il compagno riuscendo ad infliggere ulteriore danno e facendo così “evaporare ” la presenza.
La strada è libera. Nel retro della rimessa c’è un piccolo passaggio creato da qualcosa di molto grande e pesante. Il passaggio porta ad uno spiazzo rigoglioso di vegetazione
Un posto invitante dove riposare, non c’è che dire, ma non è il momento per ammirare la fitta flora circostante.
Un acuto urlo rimbalza tra i tronchi degli alberi.
Ashrian si avvicina lentamente per voi voltarsi verso Grisban e urlare : Un Merroid. Un Merroid sta caricando.
Grisban imbraccia l’ arco e tenta di colpire dalla distanza l’ immane belva ma la manca. Il Merroid, dopo essere avanzato velocemente, allunga le sue braccia tentacolari e riesce a ferire gravemente Grisban che cade a terra svenuto.
Ashrian riesce invece a bloccare l’ attacco, contraccambiando immediatamente il favore e ferendo in maniera importante il nemico, strordendolo con un forte colpo nella zona posteriore della testa.
Sfruttando la situazione Ashrian riesce a rimettere in piedi Grisban che dopo essersi assestato un paio di schiaffi, si lancia urlando ascia alla mano addosso alla viscida creatura infliggendo un colpo mortale.
Ma i due non fanno in tempo a riprendere fiato che ecco spuntare nuovamente i mutacarne.
“Non è il caso di sprecare forze ulteriori. Il Drago è vicino, sento il suo fetido odore.” asserisce Ashrian mentre prende Grisban per mano trascinandolo al di là della boscaglia.
Lo spettacolo che si para dinanzi è truce.
Decine di corpi mutilati e smembrati sono accatastati ai lati della strada che conduce ad un grande ponte. Pochi passi più avanti Grisban riconosce la salma del ranger che li aveva accompagnati.
“Ha fatto la fine che si meritava! Codardo di un ranger.” esclama il barbuto nano.
In men che non si dica un forte vento si alza. Un vortice di polvere pervade tutta l’ area. Poi di colpo silenzio.
Presenza ingombrante
Riaprendo gli occhi ecco che in mezzo al grande ponte si staglia la figura minacciosa di un drago. Non è un drago qualunque. Si tratta di Ethas, lord dell’ oscurità e protagonista di molte canzoni da taverna.
Ashrian è pietrificata dinanzi alla minacciosa figura, mentre Grisban non esita, galvanizzato, e attacca immediatamente portando a segno un colpo di arco ben assestato.
Ma Ethas è furioso e dopo aver puntato le zampe a terra sferra un potente attacco che mette KO Ashrian.
Grisban, con gli occhi iniettati di sangue, si sposta di lato e, imbracciata l’ ascia, recide un pezzo di ala al drago oscuro il quale si piega a terra. Ed è in questo momento che il furente nano riesce a portare a termine l’ attacco decisivo squarciando di netto la parte laterale della pancia delle bestia.
Ethas urla e tenta di fuggire ma la ferita è troppo profonda e il sangue esce a fiumi. Tenta invano di indietreggiare ma non ha più forze. Con lo sguardo rivolto verso Grisban si accascia al suolo.
È finita. Ethas è caduto. Grisban solleva Ashrian e con le poche forze rimaste la trascina via attraversando il ponte.
Fortunatamente poco distante dal luogo dello scontro incontreranno un carovaniere diretto a Tamriel.
Ma dopo due giorni di viaggio, non appena mettono piede nella taverna della città, un uomo in vesti logore, con il volto coperto da una maschera di ferro, li ingaggia raccontando loro di alcuni strani riti nella catena di caverne a nord.
“È sicuramente opera di Farrow e dei suoi accoliti. Stavolta canteranno per secoli le gesta delle nostre imprese cara la mia rossa” biascica il nano mentre sorseggia della birra offerta dal locandiere. “Concediamoci una notte di riposo. E domani partiremo alla volta delle caverne.”