Mayhem In Monsterland, draghi, polvere magica, stelle e felicità
Alla ricerca della felicità
Era il 1993 quando Apex Computer ( vi dice nulla Creatures ? ) rilasciò Mayhem In Monsterland. Erano gli anni del tramonto del C64, gli anni del 16bit ma nonostante ciò i fratelli John e Steve Rowlands diedero vita a quello che reputo essere una delle meraviglie del caro biscottone.
Mayhem In Monsterland, come ogni canto del cigno che si rispetti, sembra appartenere ad un’ altra generazione. Addirittura si narra che gli sviluppatori riuscirono ad utilizzare 68K di ram sfruttando 4K di memoria nascosta in determinate aree di ROM del buon C64.
Parliamo di un gioco visivamente e tecnicamente accattivante. Mayhem, questo il nome del protagonista, è un draghetto che dovrà correre ai ripari per rimediare al pasticcio provocato dall’ esperimento di un suo amico il quale ha fatto perdere la felicità al mondo in cui vivono. Per riuscire nell’ impresa Mayhem dovrà recuperare dei sacchi di polvere magica e diverse stelle dai 5 livelli di gioco.
Platform ricco, mi ci ficco
Il modello di gameplay si basa su canoni classici e consolidati. Guideremo il nostro eroe per i vari stage saltellando a destra e a sinistra, schiacciando i nemici che ci si porranno dinanzi oppure incornandoli grazie alla possibilità di caricare in corsa, rilasciando i tanto agognati sacchi di polvere magica
Ogni zona si dividerà in due stage. Nel primo, dall’ aspetto grigio con tanto di tuoni e fulmini, sarà nostro compito recuperare la polvere per riportare la felicità nella zona ripristinando l’ aspetto originale pieno di colore, nel secondo invece, dove i nemici si faranno più ostici, sarà nostro compito recuperare le stelle e concludere così il livello. Un continuo muoversi tra ombre e colori, il tutto condito da sprite ben disegnati e parallasse di ottima fattura.
Il gioco è dannatamente fluido come fluido è lo scrolling del mondo di gioco. Sia i salti che la corsa saranno dinamici e quindi gestiti dalla pressione più o meno prolungata delle direzioni del joystick. I nemici sono molto vari ed alcuni anche rognosi da eliminare in quanto bisognerà individuarne i punti deboli. Immancabili i vari power up e moltiplicatori di punti, oltre che ad alcune zone segrete dove guadagnare extra. Tiranno sarà sempre il timer di ogni stage a scandire il nostro avanzare e metterci ” il pepe nella coda “.
Si… può… fareeeeeee
Tecnicamente siamo di fronte ad un piccolo miracolo. Il gioco è curatissimo in ogni dettaglio, partendo dall’ intro iniziale fino ad arrivare alle schermate di caricamento e alle piccole intro prima di ogni nuovo livello, per non parlare del meritevole level design.
Le animazioni sono deliziose e personalmente adoro in particolare le esplosioni o lo sgretolamento dei mostri ogni volta che vengono abbattuti, come delizioso è lo stile “cartoonoso” applicato ad ogni sprite.
Sul fronte audio sono siamo su buoni livelli. Musiche ed effetti sono ben inseriti nel genere e non disturbano affatto, anzi tendono ad infiocchettare ben bene il mood arcade che pervade perennemente il gioco ( sarebbe stato un must in sala giochi, ci scommetto un braccio, ndr ).
Non credo ci sia altro da dire su Mayhem In Monsterland se non di recuperarlo se non lo conoscete oppure di tornare a vestire i panni dell’ indomito draghetto perchè giocandoci non sembra di stare a smanettare su un prodotto per Commodore 64.
Speciale!