Zork I: The great underground empire
Un gioco senza tempo
Zork I: The great undergound empire è forse forse uno dei giochi che più ho nel cuore. Zork è direttamente responsabile del mio amore verso rpg e dungeon crawler. Zork è un gioco che tutti dovrebbero conoscere e giocare almeno una volta nella vita.
Potrei chiudere l’ articolo qui ma sento l’ esigenza di raccontarvi ciò che per me è questo gioco. Parliamo di un’ avventura testuale edita dalla Infocom nel 1980, la prima di una trilogia che diventerà immortale.
[curiosità: Inizialmente il gioco era unico. Venne poi diviso in tre capitoli in fase di commercializzazione in quanto era troppo grande per essere contenuto in un unico floppy ]
In quegli anni ero troppo piccolo per poter provare a giocare un titolo così profondo e complesso e oltretutto disponibile solo in Inglese. Solo qualche anno più tardi provai a caricarlo su C64 ma l’ esito fu disatroso in quanto non riuscivo ad andare avanti. Verso la fine degli anni ’80 mi riaffiorò il ricordo e tornai a mettere le mani sul Grande Impero Sotterraneo, stavolta godendo appieno del suo grande valore.
Zork è un gioco che richiede attenzione, pianificazione. In Zork bisogna immaginarsi le situazioni, viverle come se veramente ci trovassimo all’ interno di un intricato labirinto popolato da temibili trolls, ciclopi, meschini figuri e creature piuttosto bizzarre, oltre che a strane presenze che si muovono nelle tenebre e che possono divorarci in un batter d’ occhio, i cosiddetti Grue ( se conoscete D&D il nome Grue vi suonerà familiare in quanto queste creature furono inserite anche nel celebre gioco di ruolo n.d.r. ).
Scopo del gioco è raccogliere diciannove tesori e riportarli in un teca, all’ interno di una casa bianca e disabitata situata ai margini di una foresta, luogo dal quale avrà inizio la nostra discesa nel profondo.
Fino a qui tutto sembra piuttosto facile e lineare ma Zork è un gioco che mette duramente alla prova. Innazitutto è necessario, a mio avviso, dotarsi di carta e penna per poter disegnare le varie stanze e cunicoli, con annessi dettagli, in modo da poter fare backtraking in modo conscio, onde evitare di perdersi e fare una bruttissima fine.
Oggi come oggi basta cercare in internet per poter trovare delle mappe già pronte ma ciò rovinerebbe questo bellissimo banchetto fatto di parole e fantasia.
A domanda risposta. Ad azione reazione.
Una delle peculiarità che mi ha sempre colpito di questo titolo è il parser dei testi che si potevano immettere.
Le possibilità di formulazione sono gestite in maniera perfetta. Con il prompt di Zork si colloquia e si danno istruzioni ben precise che non si limitano soltanto al classico prendi, usa, gira, premi ma permette di costruire frasi ben più complesse come “usa la torcia e raccogli il cesto” oppure “prendi tutto ma lascia lo zaffiro e l’ uovo”. Oltre ciò è possibile concatenare più azioni tramite la virgola. Un meraviglia. Pensate che il gioco era stato scritto da alcune eminenze del MIT per girare su mainframe negli anni ’70.
Il movimento del nostro personaggio è gestito impartendo le direzioni tramite la digitazione dei punti cardinali. In qualsiasi momento si potrà accedere all’ inventario e fare domande per avere approfondimenti sul mondo di gioco o sulle stanza in cui ci troviamo. Una miriade di possibilità racchiuse in pochi k.
Un libro digitale, anzi una sorta di libro game digitale che però racchiude in se la possibilità di aumentare il livello di dettaglio descrittivo fino a farti perdere nelle sue lettere.
A tal proposito vi linko il manuale di gioco tradotto da Old Games Italia. Vi consiglio di leggerlo perchè come da tradizione dei buoni vecchi giochi di una volta, spesso, acquistando un titolo si veniva in possesso di diversa robetta a corredo e Zork con il suo manuale non è da meno in quanto in prefazione racconta tutta la storia del mondo sotterraneo, situazione politica compresa e timeline degli eventi. Spettacolare!
Negli anni sono state rilasciate diverse versioni, alcune anche con illustrazioni ma la vera essenza del gioco la si respira soltanto con la versione originale “solo testo”.
Zork racchiude in se quello che molti altri titoli si sognano. Un gioco che non ha tempo e che non invecchia nonostante la scarna struttura a video.
Potere all’ immaginazione
Immaginare, calarsi nelle situazioni, capire cosa fare e come farlo grazie alla nostra fantasia.
Se pensate che questo sia poco allora vi sbagliate di brutto. Il mondo che vi si prospetterà davanti e le varie situazioni che verranno a crearsi si materializzeranno nella vostra testa e prenderanno vita nei vostri pensieri.
È un’ avventura testuale ma se non fosse per la mancanza di un sistema di progressione del personaggio si potrebbe tranquillamente parlare di una vera trasposizione digitale di un rpg pen & paper.
Un gioco impegnativo e piuttosto difficile che richiederà più di un tentativo per essere portato a termine. Ma ogni singolo passo avanti all’ interno del meraviglioso mondo sotterraneo vi regalerà soddisfazioni indelebili.
Non mi toglierò mai dalla testa l’ immagine della cascata con il suo prepotente frastuono e i raggi di luce che penetrano dalla parete di roccia superiore… spero tanto che anche molti di voi abbiano la mia stessa cartolina ben fissata in mente.
Zork è magico. Se non avete mai avuto modo di giocarlo oppure l’ avete trascurato negli anni a causa della mancata traduzione oggi è possibile giocarlo in italiano sempre sul sito di Old Games Italia a questo link.
Zork è magia.
Lunga vita a Zork. Lunga vita alla fantasia.