Terre Leggendarie vol. I – Il regno lacerato
Saremo dei benefattori? Degli eroi ? Dei reietti ? Spetta solo a noi deciderlo.
Avventure nelle Terre Leggendarie
Durante gli anni 80, primissimi 90, ho letto e giocato tantissimi librogame come Lupo Solitario, Oberon il giovane mago, la collana Scegli la tua avventura e Dimensione avventura, Advanced Dungeons & Dragons e diversi altri titoli.
Poi, come tutti sappiamo, la diffusione dei librogame fu soffocata dal mercato dei videogiochi e quindi piano piano questa tipologia di gioco narrativo per molti è rimasta soltanto un ricordo lontano.
Ma ecco che ai giorni nostri l’ italiana Edizione Librarsi sta portando in Italia la collana Fabled Lands di Dave Morris e Jamie Thomson, ovvero Terre Leggendarie. Pertanto non appena ne sono venuto a conoscenza il ricordo è riaffiorato prepotente e con esso anche la voglia di tornare ad immergermi in un librogame, curioso anche di testare se con il passare degli anni il grado di coinvolgimento poteva in qualche modo essere ormai superato.
Vi parlo quindi di Terre Leggendarie Vol. I : il Regno Lacerato.
Il primo impatto con il libro, per chi ne ha già masticati abbastanza, potrebbe provocare lacrime da nostalgia. Disegni, struttura, mappe, scheda personaggio, tabella numerica … tutto è deliziosamente “in stile” in modo da donare all’ opera il giusto sapore ( personalmente adoro le illustrazioni n.d.r ).
Ma nonostante sulle prime, sfogliando velocemente le pagine, Il Regno Lacerato possa sembrare piuttosto canonico nel genere, subito dopo aver letto la prefazione, ci si rende ben conto che questa saga “inedita” porta con se molte novità.
Open World, o meglio Open Book
In primis è doveroso evidenziare che siamo dinanzi ad una collana Open World. Già, Open World. Ciò significa che non è necessario iniziare dal primo volume per avere una linea narrativa consistente e congruente. Si potrà iniziare da qualsiasi volume perchè tutti i libri sono geograficamente collegati e permettono di passare da un volume all’ altro raggiungendo i confini territoriali, sia di mare che di terra, riportati nelle mappe. Per questo motivo all’ inizio del primo volume, dopo il doveroso e chiarissimo tutorial, non ci sarà alcuna introduzione al mondo di gioco e nessuna indicazione di obiettivi e scopi personali precisi.
Ne Il Regno lacerato ci troveremo catapultati a causa di un naufragio nella regione di Sokara, regione devastata dalla guerra, e da qui partirà la nostra avventura, la nostra crescita. Cosa fare, perchè farlo, dove andare e cosa accettare di fare saranno tutte decisioni molto personali che plasmeranno il nostro cammino. La storia inizerà a modellarsi passo dopo passo a seconda di dove andremo e con chi stringeremo allenza. Saremo dei benefattori? Degli eroi ? Dei reietti ? Spetta solo a noi deciderlo.
Da ciò capite che saranno gli eventi a guidarci nella nostra avventura piuttosto che seguire un percorso preferenziale dettato dal libro. Libertà, libertà assoluta. Non c’è alcuna true-path ( percorsi consigliati/facilitati che erano una features molto presente in altre collane) e questo rende ogni scelta molto importante e sentita.
Ruolando s’ impara
Come ogni buon librogame di stampo fantasy che si rispetti non manca la parte ruolistica, che risulta molto ben bilanciata. Scegliendo la classe di partenza si otterranno punti caratteristica che creeranno l’ ossatura del nostro alter ego e che ci permetteranno, fin dalle primissime battute, di valutare con coscienza ogni nostra mossa. In Terre Leggendarie combattere non è sempre l’ opzione migliore. Non si sa mai cosa ci attenderà sulla cima di un monte, alla fine di una landa desolata oppure nei quartieri delle varie città e cittadine che ci troveremo a visitare.
Spesso si incapperà in situazioni molto pericolose e se non saremo ben equipaggiati e skillati la morte sarà l’ inevitabile conseguenza. In molte circostanze raggirare o truffare potrebbero rivelarsi opzioni vincenti.
Non mancheranno le prove di abilità, anche queste fondamentali per risolvere al meglio le diverse situazioni, per esplorare zone o per scampare a trappole e agguati.
Sia i combattimenti che le prove si risolveranno con il lancio dei dadi ( n.2 D6 max ) oppure utilizzando la tabella numerica a fondo libro. Al risultato ottenuto si sommerà il valore di caratteristica richiesto e se il totale sarà maggiore del punteggio necessario al superamento dell’ incontro/prova si avrà successo.
Oltre ad equipaggiarsi con armi e armature ( con bonus caratteristica vari ) si avrà la possibilità di legarsi ad alcuni culti e divinità che a seconda dei casi ci doneranno delle particolari abilità. Quindi è molto importante ricordarsi che tipo di effetto potremmo guadagnare affiliandoci ad un determinata divinità piuttosto che ad un’ altra in modo da sfruttarne i benefici al momento opportuno.
La natura esplorativa de Il regno Lacerato ci porterà anche ad incontrare diversi mercanti e mercati e guadagnando abbastanza Shards ( moneta di gioco ) avremo anche la possibilità di acquistare una nave, assoldare marinai, caricare merci in quantità, navigare verso mete lontane e mercanteggiare.
Altra carattersitica degna di nota è l’ acquisizione delle parole.
Le parole sono dei tratti distintivi di alcuni passi, sono chiavi che aprono porte narrative. Acquisendo la parola giusta riusciremo quasi sempre a risolvere positivamente un evento oppure ad avere un bonus degno di nota. Inoltre l’ acquisizione delle parole servono a lastricare il nostro percorso, facendoci ben capire quanto siamo vicini al confine con un altro volume.
Fascino senza tempo
Terre Leggendarie : Il regno Lacerato è scritto molto bene. Non è pesante e tutto scorre velocemente, descrivendo sempre in maniera sintetica ma con i giusti dettagli ogni località, nemico, situazione.
Calarsi nella parte e affrontare il proprio cammino è questione di pochi minuti. Il comparto narrativo convince e conquista ed è veramente piacevole immergersi tra le lettere e permettergli di prendere forma nella mente, che siano le fogne di Yellowport o il palazzo del generale Marlock.
Se siete amanti dei librogame non fatevi scappare Terre Leggendarie.
Se non avete mai giocato un librogame e avete intenzione di provarne uno, correte ad acquistare Terre Leggendarie.
In ogni caso non ve ne pentirete assolutamente.
Non è da sottovalutare l’ importanza che questa tipologia di libri hanno sul fronte educativo. Sono uno stimolo alla lettura e possono essere degli ottimi mezzi di trasporto per ragazzi che non sono molto inclini a passare il tempo leggendo e usare in maniera importante fantasia e immaginazione.
Detto ciò mi riposo un attimo alle Sorgenti Benedette prima di incamminarmi verso Baia delle sciagure…
preso!
Ottimo! Poi facci sapere le tue impressioni