Le Case Della Follia 2nd edition – Orrore e follia ci attendono
Giocando si ha sempre una sensazione di mistero che aleggia nell’aria.
Il Fascino eterno della follia Lovecraftiana
Mansion Of Madness, o anche meglio conosciuto nella versione in italiano come Le Case Della Follia, è un cooperative horror adventure game da 1-5 giocatori edito dalla Fantasy Flight Games, ambientato nell’universo di Cthulhu creato da H.P. Lovecraft.
Negli ultimi anni di giochi ispirati al mondo di Cthulhu ne sono usciti moltissimi, Arkham Horror, Elder Sign, Eldritch Horror, Arkham Horror: The Card Game, giusto per citarne alcuni, i quali condividono proprio quell’universo fantasy horror, fatto di cultisti invasati, creature provenienti dalle profondità marine fino ad arrivare a entità extradimensionali pronte a divorare non solo voi ma anche il vostro mondo.
Tra questi, un posto d’onore credo lo meriti proprio Le Case Della Follia.
Prima di iniziare …
La prima edizione uscì nel 2011 grazie alla Giochi Uniti, seguita poi da molteplici espansioni. Questa prima incarnazione riscosse un discreto successo, anche se all’epoca diverse furono le critiche mosse al gioco, in primis il fatto che un giocatore era “sacrificato” nel ruolo del Custode (il master nei giochi di ruolo), il quale preparava l’avventura, muoveva i mostri e raccontava agli altri giocatori il proseguo della storia e il suo sviluppo.
Un altro punto a sfavore era poi sicuramente un setup lunghissimo e complicato il quale, se non eseguito correttamente dal Custode, rischiava di rendere l’avventura ingiocabile e impossibile da portare a termine.
A fronte di ciò, grazie anche ad una evoluzione delle meccaniche e dinamiche di gioco, nel 2016 è uscita la seconda edizione distribuita da Asterion, in cui il Custode è stato completamente sostituito da una app, scaricabile gratuitamente per tutte le piattaforme, iOS, Android, MAC e PC.
Il gioco in breve
Una volta scaricata l’app, la prima cosa da fare sarà selezionare i prodotti in vostro possesso. Naturalmente dovrete avere necessariamente la scatola base della seconda edizione, ma potete inserire, oltre alle nuove espansioni, anche la scatola base della prima edizione e le relative vecchie espansioni, in questo modo vi vedrete sbloccati nuovi scenari, investigatori e mostri che andrete ad utilizzare nelle vostre avventure.
Ambientato nella classica cittadina di Arkham nel Massachusetts, i giocatori, anzi investigatori, sono portati a scoprire le varie sventure e calamità che da sempre attanagliano le povere anime di questa sfortunata cittadina.
Ogni giocatore controllerà un’ investigatore, il quale dovrà, utilizzando le proprie abilità, gli oggetti recuperati nello scenario e incantesimi vari, risolvere puzzle, uccidere mostri, rovistare tra rifiuti, casse, credenze, esplorare la cittadina di Arkham, cercando di non impazzire o rimanere vittima di qualche maniaco cultista.
Non staremo qui a spiegarvi le regole dettagliate e tutte le meccaniche del gioco perchè non è la nostra mission, per quello ci sono i manuali e regole, ma di fatto questo è tutto.
App sì, App no
Onestamente devo dire che questa seconda edizione era necessaria, in quanto il mercato dei boardgames in stile dungeon crawler et simili negli ultimi tempi si sta spostando sempre più verso una gestione automatica delle meccaniche di gioco,
In questi giochi full cooperative i giocatori non si devono preoccupare di cosa succede o di muovere i mostri, perchè questo è ora demandato a meccaniche specifiche tramite delle carte che regolano le azioni dei villain, come ad esempio per Sword & Sorcery, oppure ad app a cui è demandato tutto il lavoro “sporco”.
In questo la FFG ha investito molto per supportare i propri giochi con tali applicativi, il primo che ne ha usufruito è stato Descent Second Edition, seguito da XCOM, fino ad arrivare a Imperial Assault, fresco fresco di uscita.
Si sta dibattendo molto sull’uso di app in game, secondo alcuni estranee al gioco da tavolo in quanto con l’introduzione della tecnologia, viene snaturata proprio l’essenza stessa del boardgame, fatta di dadi, tokens, plance, miniature, biglie e meeples in legno,
Personalmente ritengo invece che per alcuni tipi di giochi sia addirittura necessaria. Essendo appassionato di dungeon crawler, per me l’acquisto di un nuovo gioco in questo momento è vincolato proprio all’assenza di un master/custode. È necessario che sia possibile giocare da solo o in cooperativa e vi spiego anche il perché.
Per quanto mi riguarda è sempre più difficile riuscire ad organizzare serate con il nostro gruppo di gioco, per ovvi motivi, lavoro, figli, mogli, mariti, cani e gatti nonché la fatidica “cotozzata” da divano delle ore 21:00. Quindi quelle poche volte che ci si vede non esiste proprio che un player debba sacrificarsi per muovere quei quattro sfigati di mostri.
Quindi in sostanza un’app che ti permette di giocare anche velocemente, magari da solo o con tua moglie, per dire, senza dover organizzare un intero cantiere, direi che è un motivo più che valido.
Anzi molto spesso ti aiuta anche ad immergerti ancora meglio nell’ambientazione, essendo corredata da musiche ed effetti sonori evocativi, proprio come accade nei videogames.
Impressioni di Cthulhu
Detto quanto sopra, Le Case Della Follia seconda edizione è proprio un bel gioco.
Finora gli scenari che abbiamo giocato (con mia moglie e i miei figli n.d.r.), sono tutti ben scritti ed estremamente difficili direi. Il primo scenario che poi è introduttivo, ripetuto due volte, il secondo, giocato tre volte e siamo sempre deceduti rovinosamente, per cui la sfida è assicurata.
In certi casi il gioco richiede anche una certa dose di tattica, nel decidere, ad esempio, se barrare una porta per evitare l’accesso ai cultisti e fare il giro dell’isolato altrove, incendiare un caseggiato per rallentare o indebolire un gruppo di fanatici o rischiare la tua sanità mentale per scovare un indizio.
Insomma le situazioni sono sempre varie, ben strutturate e anche le numerose descrizioni che seguono le prove di abilità o attacco dei mostri sono sempre dettagliate e coerenti con l’ambientazione.
Giocando si ha sempre una sensazione di mistero che aleggia nell’aria e la precarietà per la vostra salute fisica e mentale è sempre palpabile e dietro l’angolo. Facendo un paragone con il mondo videoludico mi ha ricordato molto Shadow Of The Comet, un’avventura grafica ambientata proprio nel mondo di Cthulhu, sviluppata dalla Infogrames nel lontano 1993 per MS-DOS ( già che ci siete recuperatela che merita parecchio n.d.r. ).
Consigliarlo sì, no e a chi
Il gioco è sicuramente ben strutturato e in condizioni normali ne consiglierei sicuramente l’acquisto senza remore.
Però c’è un però.
Personalmente l’ho acquistato perchè già possedevo la prima edizione con una corposa espansione e questo mi ha permesso di sbloccare in app due o tre scenari nuovi, che non sono poi molti in verità. Se prenderete la scatola base ne avrete solamente quattro, dico solamente non perchè siano pochi , ma perchè il gioco non costa pochissimo e onestamente, per il prezzo a cui è venduto, ne avrei sviluppati almeno un minimo di sei.
Quindi, per sbloccarne ulteriori, dovrete acquistare anche le espansioni. Ce ne sono già diverse al momento e altre sono previste per il futuro, ma anche qui stiamo parlando di costi sopra la media, non tanto in senso assoluto, ma per il fatto che sbloccano magari un solo scenario o al massimo due, il tutto si traduce in un rapporto quantità/prezzo direi alquanto basso.
Per quanto riguarda invece la qualità dei materiali nulla da eccepire.
Le illustrazioni sono sempre in linea con l’ambientazione, comunque sono tutte mutuate dagli altri giochi della serie Cthulhu. Le carte sono molte così come anche i vari tokens, le tessere della mappa di gioco sono in cartone spesso, non tendono ad imbarcarsi e sono sempre molto dettagliate e ben disegnate.
Gli unici componenti che invece sono peggiorati rispetto alla passata edizione sono sicuramente le miniature, sotto la media direi. C’è da dire che comunque non stiamo parlando certo di un wargame, ma avrei in ogni caso fatto di meglio per il suo prezzo.
Se invece il costo per voi non è un problema, prendetelo pure ad occhi chiusi e con tutte le espansioni uscite finora, comprese quelle delle passate edizioni, che si trovano a buon prezzo, anche usate, nei vari mercatini online o tramite i molti gruppi che ci sono su facebook.
Consiglio ” Pimp my games “
Consiglio vivamente, prima di incollare i vari mostri alle basette originali, di sostituirle con basette in plexiglass trasparente acquistabili per pochi spiccioli online. Le basette in dotazione sono troppo grandi, quando avrete due o tre mostri insieme diventa una bolgia.
Tenetevi solamente le relative tessere in cartone, giusto per l’ utilizzo in alcune prove di “orrore” in gioco.
Le basette trasparenti, oltre ad essere più discrete vi faranno vedere sempre le tiles sottostanti, e, considerando che sono sempre ben disegnate e dettagliate, sarebbe un peccato coprirle del tutto.
Alla prossima, adesso ho una Figlia del Capro da smitragliare…