C’era una volta lo spazio infinito – Xia: Legends Of a Drift System
Xia è un acquisto obbligatorio per gli amanti dei board game a sfondo sci-fi.
Alla conquista dell’ universo
Xia: Legends Of a Drift System è un boardgame di avventura spaziale sandbox, da 3-5 giocatori (ora anche da 1-5 con la relativa espansione), felicemente finanziato sulla piattaforma kickstarter nel lontano 2013.
Ideato e prodotto da Cody Miller tramite la sua Far Off Games, Xia è a tutti gli effetti la trasposizione cartonata dei classici simulatori spaziali sandbox, come la serie Wing Commander Privateer (per chi ha qualche anno in più), passando per la serie X, arrivando ai giorni nostri a titoli come Elite Dangerous.
Il giocatore possiede un’astronave, completamente customizzabile, la quale può essere equipaggiata con varie features quali scudi, propulsori, blaster, missili e altre chincaglierie simili, che renderanno il vostro mezzo sempre unico e differente da quello degli altri giocatori.
Lo scopo del gioco è quello di collezionare punti fama al fine di diventare il miglior pilota dell’universo, tutto ciò sarà possibile grazie a un approccio completamente libero al raggiungimento di tale obiettivo, in base allo stile di gioco dei giocatori, i quali potranno orientarsi maggiormente sul commercio, portare a termine missioni di vario genere, andare alla ricerca di materiali e artefatti preziosi, oppure intraprendere la strada criminale diventando spietati pirati spaziali.
Gameplay
Dopo aver effettuato diverse partite, anche con persone diverse per gusti e attitudini ludiche, devo dire che Xia si è sempre dimostrato un gioco solido, scorrevole, estremamente snello sia nel setup che nella spiegazione delle regole.
Quest’ultime sono ottimamente spiegate in un manuale, rigorosamente in inglese, ben scritto, organizzato e pieno di esempi di gioco, cosa questa che personalmente apprezzo molto in un board game.
Giocando a Xia si ha effettivamente la sensazione di trovarsi a bordo di una propria navicella spaziale.
Le possibilità date al giocatore sono veramente molteplici e diversificate tra loro: si dovranno gestire al meglio le risorse per non ritrovarsi alla deriva nello spazio, si potranno esplorare altri settori effettuando scansioni oppure salti nel buio, sarà possibile atterrare sui vari pianeti per effettuare scambi commerciali, si potranno minare asteroidi per estrarne minerali preziosi, scansionare vecchi pianeti morti alla ricerca di antichi artefatti, sfuggire alle pattuglie interplanetarie se avrete una taglia sulla vostra testa, combattere contro gli altri giocatori a suon di missili e blaster, portare a termine le varie missioni che riceverete durante la partita e altro ancora.
Profondità e dinamicità
Tirando le somme, Xia è un acquisto obbligatorio per gli amanti dei board game a sfondo sci-fi.
Non sarà di certo un 4X completo e profondo come può esserlo Twilight Imperium, ma dalla sua ha una semplicità di regole e velocità di setup, una rigiocabilità quasi illimitata anche grazie alla mappa modulare e alle numerose astronavi, peraltro tutte diverse tra loro per caratteristiche, livello ed abilità, che lo rendono facile da piazzare e da giocare senza troppo impegno.
E’ doveroso chiarire una cosa in ogni caso, non aspettatevi di certo scelte tattiche e di gestione stile Agricola o Terra Mystica, qui si tirano dadi a palate!
La scatola indica una durata di 1-3 ore, a parte la prima partita che vi vedrà inevitabilmente mettere mani al regolamento più volte, ma già dalla seconda le cose miglioreranno. Non è certamente un “cinghiale” ma rimane pur sempre un gioco profondo, per cui in 3 o 4 giocatori le sue belle 3-4 ore ve le richiederà, ma saranno ore spese bene ve lo assicuro.
E’ disponible, sempre grazie ad una ulteriore campagna kickstarter, la relativa espansione Embers Of a Forsaken Star, la quale aggiunge ulteriori settori, tre navicelle, una stazione orbitante e tante altre gradite aggiunte al gameplay come la board economica.
Anche in questo caso consiglio l’acquisto perchè questa espansione espande e migliora effettivamente il gioco base notevolmente.
Un costo elevato più che giustificato
Parlando infine del costo, non possiamo dire certo che sia un gioco economico, c’e’ da dire però che in questo caso sono tutti soldi ben spesi, la qualità e la quantità dei materiali è veramente notevole e questa volta, non sempre accade, un prodotto proveniente dal kickstarter ma acquistato dal rivenditore di turno, mantiene una qualità altissima.
Parliamo di navicelle, comete e stazioni spaziali già dipinte, relative plance, una marea di carte, token di ogni genere, cubi colorati in plastica, ma soprattutto le monete in metallo in due colorazioni che in un board game fanno sempre la differenza.
Inoltre, non so se sia voluto a meno, i 4 dadi a corredo (D20, D12, D8 e D6) sono della stessa colorazione di quelli del set base Scatola Rossa di D&D…effetto nostalgia assicurato.
Ultima info doverosa, si è conclusa da poco un’ulteriore campagna kiskstarter per una mini espansione che onestamnente non aggiunge molto altro a un gioco già di per sé ben assortito, parliamo di carte missione e ulteriori carte abilità per le navicelle.
Però questa potrebbe essere l’occasione, grazie al magico pulsante Late Pledge Now!, di poter acquistare il gioco base e le due espansioni ad un prezzo veramente concorrenziale…premesso che abbiate la pazienza richiesta da un kiskstarter, altrimenti rivolgetevi al vostro retailer di fiducia, ma ad un prezzo sicuramente più alto.
Che la forza sia con voi…no no spazio ultima frontiera…no nemmeno…